(18) Voglio che sia mia.

1.9K 88 87
                                    

<<Tu sei il grande amore della
mia vita, ma io non sono il tuo, e questo fa dannatamente male.>>

Quando riesco a tornare alla realtà, guardo il telefono e vedo che sono le 11 e mezza, quindi potrei benissimo incamminarmi verso scuola.
Mi alzo dalla panchina e vedo qualcosa sopra essa: un bracciale. Non è mio, e credo di averlo visto in passato al polso di Dafne. Lo prendo e lo osservo meglio: è una nastrino turchese con appesa una piccola stellina, inutile dire che mi faccia tornare alla mente il segnalibro che le ho regalato.
Me lo metto in tasca e so già cosa farci, ma ci penserò più avanti. Scatto una foto al luogo che è ancora pieno delle parole pronunciate da me e dalla mia amata e mi incammino verso scuola.

Controllo le notifiche ed oltre a quelle di tiktok ed instagram, ci sono due messaggi di Ada:

"Ho saputo che anche la Signorelli si è allontanata da scuola."
"C'entri qualcosa amo?"

Sorrido guardando i messaggi e le rispondo che non le voglio anticipare nulla, tranne il fatto che sia il giorno più bello della mia vita.

È incredibile come da Dafne possa dipendere in tale modo il mio stato d'animo. Le basta poco per rendermi la persona più felice del mondo ed altrettanto poco per distruggermi. E, nonostante tutto, io voglio solo lei per me.

*11:50*

Entro a scuola e saluto i collaboratori all'ingresso che mi chiedono come io stia. Rispondo che sono ancora un po' scossa, ma che per fortuna c'è stata la mia salvatrice con me ed ora sto bene. Loro mi sorridono dolcemente e mi dicono che la Signorelli ha fatto di tutto per far espellere il ragazzo, ora bisogna vedere cosa deciderà la preside. Sono felice che si sia preoccupata in tale maniera per me.

Mentre la aspetto all'ingresso arriva la mia meravigliosa complice, nonché mia prof di scienze, la quale mi viene subito incontro con le braccia aperte per abbracciarmi. Io la stringo forte a me e sento tutto l'affetto che provo per lei uscirmi fuori dal cuoricino per arrivare al suo. Ovviamente non è minimamente paragonabile a ciò che provo per la Signorelli, io voglio "solo" tanto bene alla Ferrante, con la mia amata è tutta un'altra storia.
La prof mi stringe a sé e mi mette una mano sulla testa chiedendomi come io stia: la risposta è la stessa che ho dato ai collaboratori. Mentre sciogliamo lentamente l'abbraccio la Ferrante mi lancia uno sguardo che conosco bene: ha visto la Signorelli. Ed ho ragione, ovviamente: mi giro e la vedo ferma allo stipite della grande porta dell'ingresso luminoso alle sue spalle e non mi sembra per nulla felice, anzi. Lancia uno sguardo tagliente come una lama alla prof accanto a me mentre ci viene incontro e a me scappa un sorrisino. Il mio cuore è già impazzito e mi sento onorata da tali attenzioni.
Saluta con noncuranza la sua collega e mi porta con sé tirandomi dal polso stringendolo leggermente. Il piccolo dolore che mi provoca, al posto di disturbarmi, mi eccita ed il calore del suo corpo mi stordisce facendomi abbassare ogni difesa.

Ci avviciniamo al bagno e lei mi ci infila dentro, entrando subito dopo di me. Chiude la porta alle sue spalle e mi chiede:

<<com'è che ti trovo sempre con la professoressa Ferrante?>>

Io avevo il piccolo sospetto che fosse in qualche modo gelosa di lei, ma non pensavo che sarebbe mai arrivata ad essere così esplicita. Sono accecata dall'eccitazione e sorvolo la sua domanda, al momento in testa ho tutt'altro. Riduco a zero le distanze fra di noi e mi getto sulle sue labbra morbide. Lei non si contrae, bensì mi sospinge verso la parete facendomi aderire alla parete.

Ma davvero sono nel bagno delle insegnanti con la donna che mi ha fatto perdere la testa?

Appena mi blocca con le sue braccia, non capisco più nulla e voglio di più.
Purtroppo, però, nel luogo in cui siamo non possiamo permetterci di andare oltre, per quanto a me piacerebbe farlo. È lei che si stacca da me. Ci guardiamo intensamente negli occhi e vedo la mia eccitazione riflettersi nelle sue pupille.
Un'onda calda esce da me e mi fa sentire bagnata.

Mentre ci guardiamo negli occhi con il respiro agitato riconosco nei suoi occhi un'ombra di paura; lei si tocca le labbra e sussurra:

<<che c-cosa abbiamo appena fatto, Charlotte?>>

Il suo tono di voce mi spaventa, sembra... pentita? No, più che altro mi sembra colpevole.
Ma di cosa?
Io sono totalmente consenziente e, se fosse per me, potrebbe farmi ciò che desidera.
In più sono stata io a baciarla.

Lei si gira, apre la porta e sparisce in una frazione di secondo oltre l'angolo del corridoio.
Io mi sposto nei bagni delle studentesse con le gambe tremanti e mi chiudo dentro uno di essi. Sto letteralmente bruciando dentro e fuori e non posso credere che la me di pochi minuti fa sia stata talmente coraggiosa da baciarla in modo così sfrontato. Ma ciò che mi sorprende ancora di più è che lei non si sia scostata, a me è pure sembrato che volesse andare oltre con me.

Ad un certo punto, però, le sarà tornato alla mentre il suo attuale stile di vita: è una donna di trent'anni con due bambini ed un marito del cazzo.

Io chi sono?

Un'alunna che ci crede troppo in ciò che potremmo essere, ecco chi.

Non sono triste, come potrei esserlo? I nostri cuori sono diventati uno solo durante il nostro passionale contatto.

Per la sua reazione, beh... Non posso negare che ci sia rimasta male, ma c'era da aspettarselo, dopotutto ha una vita al di fuori della scuola. Spero solo che un giorno possa essere mia come io sono sua... Ciò che la mia mente non riesce a dimenticare, però, è il suo linguaggio del corpo. Mi ha spinta sulla parete facendo aderire il suo corpo bollente al mio, mi è quasi sembrato che i suoi seni spingessero su di me. Il suo respiro è diventato più veloce e anche lei per un attimo, un breve attimo, è riuscita a dimenticarsi dei nostri ruoli e a prendersi ciò che sono disposta a darle.

Mille riflessioni ruotano nella mia mente di continuo, e mi domando a cosa stia pensando lei.

Arriva il momento nel quale io, la Signorelli, quello schifoso studente ed il collaboratore che è stato chiamato dalla mia donna, ci presentiamo dalla preside. Quando entro sono già tutti seduti: manco solo io. Mi metto accanto alla Signorelli, alla mia sinistra ho il collaboratore e di fronte ci sono la preside e quel verme che mi fa venire il voltastomaco alla sola vista. Io voglio rimanere qui il meno possibile e lo faccio presente alla preside, la quale mi comprende e mi fa giusto due domande. Io cerco con lo sguardo quello della Signorelli, ma lei guarda fisso quel ragazzo senza degnarmi di attenzioni, fattore che mi ferisce, visto ciò che abbiamo appena condiviso in bagno.

L'esito è il seguente: il ragazzo è stato espulso sotto consiglio della mia amatissima professoressa di italiano, la quale ha anche denunciato questo verme al posto mio.
La amo.
La campanella è già suonata da dieci minuti e la scuola è quasi del tutto vuota, ma pursempre piena della passione e della tensione presente fra me e la Signorelli.

Miriam mi ha inviato un messaggio nel quale ci invita a casa sua oggi pomeriggio ed ovviamente io ci sarò: come potrebbe mai mancare l'amica che intrattiene tutti con la sua impossibile storia d'amore?

Vado alla ricerca della professoressa, ma nulla: non c'è da nessuna parte. Se n'è andata davvero, senza nemmeno salutarmi dopo tutto ciò che è successo?

Con il broncio esco da scuola e ciò che vedo mi sorprende enormemente: c'è Dafne che tiene quel verme di prima stretto per i capelli in un angolino un po' nascosto e vedo che gli sussurra qualcosa all'orecchio.
Lui ha in volto una smorfia di dolore, evidentemente gli sta stringendo con molta forza quel ciuffo floscio che ha. Quando lo lascia dalla testa lui ha gli occhi pieni di paura e cerca di andarsene, solo che lei lo anticipa dandogli un calcio dove non batte il sole, facendolo cadere a terra piegato in due dal dolore.

Questa è la mia donna.

Mi avvicino a lei con passi incerti e, quando entro nel suo campo visivo, si avvicina a me a sua volta. Ci stringiamo in un forte abbraccio che vale più di mille parole ed io vengo stregata per l'ennesima volta dal suo buonissimo profumo. Le persone attorno a noi sembrano scomparire ed i nostri cuori diventano un tutt'uno.
























---------------------------------------------------------
• ✒️✍️💜
Ciao belli, vi sta piacendo il continuo della storia? Io spero tanto di sì, voi fatemi sapere e lasciate una stellina, se vi va. 💜

Professoressa, è vero ciò che sentiamo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora