(10) Guai in paradiso.

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Ciao cari lettori, in questo capitolo parlerò di due argomenti molto importanti: la privacy e l'amicizia finta. Ovviamente continuerò il racconto da dove è stato interrotto, ma non troverete molto sulla nostra amata professoressa. Ciò perché vorrei narrare una vicenda che mi è realmente accaduta per condividere consapevolezza ed invitarvi a fare attenzione alle vostre scelte... Spero che vi piaccia ugualmente. Fatemi sapere cosa ne pensate.
Buona lettura. 💜

<<La volpe che non arrivando all'uva diceva di non volerla perché acerba.>>

Mentre io e le ragazze siamo sul treno per andare a casa mia, rivivo mentalmente ciò che è successo con la professoressa Signorelli e sorrido, sorrido tutto il tempo. Fra di noi è come se fosse scattata una scintilla, che brilla ogni volta che guardo negli occhi della mia amata. Amo come mi fa sentire e mi chiedo dove ciò mi porterà.

Circa un mese ho conosciuto una ragazza online, si chiama Julia ed abbiamo stretto molto rapidamente amicizia. Le ho raccontato molte cose su di me sotto sua richiesta, visto che a suo avviso conduco una vita molto interessante. Ci sentiamo tutti i giorni e mi ascolta sempre parlare di scuola e della Signorelli, cosa che apprezzo molto, visto che potrei parlarne letteralmente per ore. Lei c'è sempre per me, le voglio un bene dell'anima. Le ho parlato di ogni amica che ho trovato a scuola e le piacciono tutte, o quasi... Mi ha ripetuto diverse volte che le sembra che Alice non sia del tutto sincera con me e che non sia una brava amica, ma io non le ho mai dato troppo conto. Non perché io non l'ascolti, anzi, è solo che le conosco da poco e magari Julia deve solo ricredersi.

Alice ha gli occhi azzurri ed i capelli castani e lisci, porta gli occhiali, è abbastanza robusta e a scuola se la cava benino, avrà la media del 7. Mi fa spaccare in due dalle risate ogni volta che siamo insieme, l'unica cosa che potrebbe risultare una "red flag", è che fa commenti un po' cattivi. Su quanto una persona mangi, sul perché indossi una determinata cosa o sul perché abbia sulle unghia un determinato smalto. Ed è pure insistente. Ma io non ho mai dato tanto peso a queste frecciatine, le avrà dette tutte in modo ironico. Per il resto, Julia ama il mio rapporto con Eda ed adora Miriam, il che mi rende molto felice. Sono le amiche più importanti che ho e sono felice che anche dall'esterno si capisca quanto siano delle persone meravigliose.

Abbandonando questi pensieri, apro la porta di casa mia e faccio entrare le mie amiche. Ci avvolge un profumino di pomodoro: mamma ha fatto la pasta alla norma, nonché la mia preferita.

Le ragazze mi fanno i complimenti per come io abbia arredato bene la mia camera, sono affascinate dalla mia libreria colma di libri, che, a proposito, è piena di volumi solo grazie alla Signorelli.

Prima di iniziare le superiori leggevo, è vero, ma non quanto leggo adesso. Da quando quella meravigliosa donna ci ha fatto acquistare un libro chiamato "L'isola di Arturo", non faccio altro che divorare un libro dietro l'altro.

Se la mia camera dovesse essere riassunta in una parola, quella sarebbe "lilla"; tutto, qui dentro, è viola. L'armadio, le tende, i quadri, il copriletto, il tappeto. Si capisce quanto ami questo colore?
Mi sa di sì.
Quando mamma ci comunica che la pasta è pronta andiamo tutte in bagno per lavarci le mani e, quando mi dirigo verso la cucina, noto che la porta di camera mia è socchiusa... Dentro c'è Alice che sta usando il... mio telefono? So che sa la password, perché gliel'ho detta mentre eravamo sul treno, ma perché lo sta usando ora? Spalanco la porta e glielo chiedo, lei lo fa sparire dietro la sua schiena e mi scansa dicendo di star morendo di fame. Quando mi giro, è già sparita oltre la porta della cucina. Magari si stava solamente scattando una foto divertente che avrei trovato più avanti, Miranda e Miriam lo fanno sempre...

Io e le mie amiche pranziamo e chiacchieriamo in cucina, poi ci spostiamo in salotto a guardare la TV. Abbiamo fatto il rewatch di episodi casuali di serie che abbiamo visto tutte; siamo partite dalla "Casa di carta", poi un episodio o due di "Lucifer", che non può mai mancare. Abbiamo iniziato insieme "Gossip girl", ma io ed Alice abbiamo preferito ascoltare la musica in camera mia, visto che ci stavamo annoiando.
Lei, come sempre, mi fa ridere a crepapelle parlando di una figuraccia fatta con i suoi genitori un mese fa. Poi, però, fa una cosa che mi dà davvero fastidio: inizia a fare commenti crudeli su ognuna delle nostre amiche... Dice che Miriam si veste male e che Miranda mangia troppo. Quando nomina Eda io la fermo all'istante.

Ma come si permette? Insulta le mie amiche? Mentre loro sono nella stanza accanto, a casa mia? Che si vedesse lei allo specchio prima di giudicare gli altri.

Lei smette di ridere quando si rende conto che la sto guardando con uno sguardo deluso ed arrabbiato e si alza dal letto come ho fatto io poco prima. Mi dice che sta scherzando, ma non l'ascolto nemmeno: ha superato il limite. Fino a quando fa commentini scomodi su di me mi va anche bene, ma sulle mie amiche non deve dire nulla. Sto per farle un bel discorsetto quando sento la porta di camera mia aprirsi: è Miriam. Mi giro verso di lei ed avvicinandosi a me mi dice:

<<lo sai che esteticamente assomigli proprio tanto alla Signorelli?>>

La rabbia si dissolve in due secondi per lasciare spazio allo stupore e alla gioia. Abbraccio forte forte Miriam e la ringrazio ripetutamente. È il complimento più bello che qualcuno mi abbia mai fatto.

Le mie amiche se ne vanno verso le sette ed io metto in ordine la mia stanza. Vado da mia madre e la ringrazio per aver cucinato per tutte.
Adesso dovrei studiare, ma ho bisogno di raccontare a Julia ciò che è successo con Alice.
La sua risposta arriva poco dopo: è un audio.

"Visto? Io che ti avevo detto su questa Alice? Intanto cambia la password del tuo telefono, non si sa mai cosa potrebbe fare in futuro. Io non mi sono mai fidata di lei. E poi vedi che è una stupida tredicenne frustrata ed invidiosa? Tu sei la prima che le fa provare invidia. Cerca di eliminare queste presenze negative dalla tua vita, Charlotte, lo dico per te. Detto ciò, vedi che ho sempre ragione?"

Sì, vedo che ha sempre ragione, ma non le darò la soddisfazione di ammetterlo. Le rispondo con un audio a mia volta e corro a studiare.

Professoressa, è vero ciò che sentiamo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora