(49) Dalle stalle, alle stelle.

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Questo capitolo sarà narrato dal punto di vista di Dafne, buona lettura.💜


<<Eri un errore così
bello che non farlo
era lo sbaglio più
grande della mia vita.>>

Dopo aver trovato la via d'uscita da questa relazione che non voglio e che, forse, non ho mai voluto, devo solo percorrerla. E per farlo, ho bisogno che Charlotte mi tenga la mano. Stamattina ci siamo viste in caffetteria; le ho finalmente dato il mio numero a patto di non lasciare nulla di compromettente su internet, e le ho promesso che l'avrei chiamata subito dopo aver parlato con Alberto.

Lui mi sta aspettando dietro la porta di casa nostra, ignaro di ciò che gli devo dire.

Armata di tanto coraggio e di tanta voglia di intraprendere la vita che sogno con la mia piccola Charlotte, abbasso la maniglia, faccio un grande respiro, ed incontro il suo sguardo.

<<Alla buon'ora, Dafne!>>

<<Accogliente come sempre, mio caro.>>

<<Apprezza che abbia rimandato una riunione di lavoro per te e dimmi perché avevi tutta questa urgenza di parlarmi mentre i bambini sono a scuola.>>

Già, i nostri bambini...

<<So quello che hai fatto.>>

<<Ho fatto tante cose, sii più specifica.>>

<<Liberati di quest'aria da uomo spocchioso il quale non sei. So che mi hai tradita.>>

Alberto traballa, creando delle crepe nella sua armatura da uomo invincibile.

<<Non mi sembra di essere stato l'unico.>>

<<Infatti io volevo il divorzio, idiota.>>

<<Volevi, appunto, ma io no.>>

<<Spiegami, cos'è che ti fa insistere così tanto su questo matrimonio ormai marcio?>>

Accavallo le gambe e bevo un bicchiere d'acqua senza mai distogliere lo sguardo dai suoi occhi, i quali mi fanno la radiografia.

<<Ma ti vedi? Sei la donna più bella del mondo, sei una mamma magnifica, hai un ottimo lavoro... Accanto ad un uomo come me c'è bisogno di una donna come te. Guarda ...>>

Con la testa fa un cenno alla foto che ritrae noi due di circa due anni fa.

<<Vedi che siamo perfetti insieme?>>

<<No, Alberto, no che non lo vedo. Vedo che per te tutto ciò che conta è l'immagine, l'apparenza... Allora perché sei andato a letto con un'altra donna?>>

<<Sei forse gelosa?>>

<<Decisamente no, non ti amo da un bel pezzo, e questo dovresti saperlo.>>

I suoi tratti facciali si induriscono, lasciano trapelare rabbia, ma io non mi lascio intimorire.

<<Ancora con queste sciocchezze... Non ci pensi a Giulietto e a Thomas?>>

Professoressa, è vero ciò che sentiamo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora