(14) La gelosia è una brutta bestia.

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<<Il desiderio si nutre
di speranza.>>


È passata una settimana da quando ho scritto la lettera e credo che le cose con la Signorelli stiano prendendo una piega migliore; la complicità fra me e lei è tornata, solo che sento come un muro fra me e lei. Devo riuscire a scalfirlo fino a buttarlo giù, il problema è che ho solamente quattro ore di lezione con lei a settimana ed avrei bisogno di passarci più tempo.
Ormai è diventata la mia dipendenza questa donna.

Mentre entro a scuola incontro la prof di scienze, che mi dice:

<<buongiorno cara, come sei bella oggi. Ti devo dare una notizia in anteprima: oggi arriverà una nuova compagna nella vostra classe.>>

Ah.

<<Cooome? Intanto grazie e pure lei. Ma come si chiama questa ragazza? Da che scuola viene? Perché proprio nella nostra classe?>>

A me non sono mai piaciuti i cambiamenti, ed ho un brutto presentimento nei confronti di questa ragazza, nonostante non sappia nemmeno il suo nome. La Ferrante mi illumina dicendomi che si chiama Veronica e che viene da un liceo delle scienze umane. Ci auguriamo entrambe una buona giornata e ci salutiamo quando io sono arrivata di fronte alla mia classe.
In cinque minuti quest'ultima si riempie ed ecco che arriva un volto nuovo: è una ragazza bassina che sembra più piccola di me, porta gli occhiali, ha i capelli a caschetto castani e gli occhi marroni. È carina, ma sembra ancora una bambina, di viso e di altezza. Mi presento cordialmente come fanno gli altri miei compagni, ma appena suona la campana ci sediamo tutti interrompendo il nostro momento di accoglienza.

Abbiamo francese per le prime due ore e vorrei spararmi: odio questa lingua con tutta me stessa.
So che sono in un linguistico e che ho avuto libera scelta su che lingua fare, ma le altre opzioni erano il cinese o il tedesco, quindi direi che questa era la più conveniente. L'unico aspetto positivo è che la prof di francese, la Romano, mi adora, letteralmente. Studio francese il minimo indispensabile e mi mette voti alti; mi lascia mangiare durante le sue ore, ma riprende gli altri se fanno lo stesso; mi sorride sempre ed usa nomignoli dolci solo con me. Okay, potrà essere carina, ma l'aggettivo che le si addice di più è: inquietante, visto che da parte mia non è ricambiato questo affetto e visto che è leggermente anziana.

Le due ore passano ed io ringrazio il cielo, pur non essendo credente, perché finalmente ho un'ora con la Signorelli.

Eccola che entra in classe e a me manca il respiro: è bellissima. Com'è possibile che ogni giorno lo sia sempre di più?
Ci saluta tutti e riserva solo a me uno sguardo che io e lei soltanto possiamo capire.
Con mio grande fastidio, si avvicina a Veronica, la quale è seduta al secondo banco nella fila accanto alla mia.

<<Benvenuta, Veronica Gangemi, io sono la professoressa di italiano della 1DL e sono sicura che ti troverai più che bene con loro. Noi abbiamo iniziato da circa un mesetto l'Odissea. Charlotte, mi ricordi con precisione quale sia invece l'ultimo argomento di grammatica che abbiamo fatto?>>

Sono felice che lo abbia chiesto a me ed il cuore mi sfarfalla nel petto. Le dico che sono i comparativi l'ultimo argomento svolto e lei mi ringrazia. Successivamente chiede a Veronica se le può parlare di ciò che sa sull'Odissea. Io mi indispettisco abbastanza perché sono sempre stata io la persona alla quale lasciava introdurre la lezione per quel giorno e sbuffo.
Lei nota il mio fastidio? Forse sì, perché poi mi sorride impercettibilmente per pochi secondi, i quali bastano per farmi capire che non si dimentica di me.
La ragazza nuova non smette di parlare e parlare, evidentemente deve aver affrontato molto bene questo argomento nella scuola dalla quale viene. La Signorelli si complimenta con lei per l'ottima introduzione ed è qui che il mio fastidio è talmente grande che interrompo la professoressa per chiederle di andare in bagno. Lei acconsente e con le guancie rosse di gelosia mi dirigo in bagno. Ripenso al suo sorrisino, respiro e torno in classe dopo pochi minuti.

Veronica fissa per tutto il tempo la Signorelli ed io la capisco, perché, oggettivamente, è una donna dalla bellezza disarmante anche agli occhi degli altri. Mi infastidisce comunque l'intensità dello sguardo di questa ragazza, solo io posso guardarla fisso. La Signorelli, che si accorge sempre di tutto, deve aver capito il fastidio che mi provoca questa situazione, ma al posto di confortarmi, accresce la mia gelosia facendola salire a livelli estremi. Infatti manda Veronica alla lavagna e le fa svolgere più esercizi di quanti non ne abbia mai fatti svolgere a nessuno. Devo ammettere che la ragazza è brava, ma quando commette degli errori, la soddisfazione che provo mi risolleva un attimo.

Finalmente finisce con quei cavolo di esercizi e la prof le si avvicina; le accarezza il braccio dicendole che è preparata, ma che ha bisogno di rivedere la teoria.

LE HA TOCCATO IL BRACCIO. Io glielo stacco quel braccio, cazzo.

La gelosia fa male, eccome se fa male; non l'avevo mai provata prima.
Perché la degna di attenzioni che generalmente sono indirizzate a me? E poi perché fa tutto lasciandomi sguardi indagatori? Lo sta forse facendo a posta per farmi ingelosire?

Veronica va a posto e suona la campanella della ricreazione. La vedo avvicinarsi alla professoressa ed io non sopporto più questo peso sul cuore ed il prurito sui palmi, quindi esco con Paola e Miriam per farci un giro. Quando torniamo, io faccio una pausa in bagno, questa volta perché ne ho davvero bisogno, ed esco appena suona la campana. Vedo la Signorelli uscire mentre fa un cenno a Veronica ed il mio livello di fastidio è indescrivibile. Mi rivolge un sorriso da capogiro e mi saluta, solo che io non ricambio il sorriso e le faccio un semplice cenno con la mano.
Sono fiera di me.
Perché non si preoccupa di sorridere così alla nuova arrivata, eh?
La lascio sorpresa sulla soglia della porta e la sorpasso, solo che lei mi destabilizza ancora una volta con una frase:

<<comunque hai proprio un buon profumo di cocco.>>

Lei ha sentito il mio profumo e... le piace?! Ommiodio, credo di avere un mancamento. Mi strappa il sorriso che non volevo rivolgerle e ne va con la sua solita camminata sensuale e decisa.

*4 febbraio.*

Oggi è sabato ed il compleanno della Signorelli è domani, quindi non potrò vederla purtroppo. È da settimane che cerco di convincermi di darle la lettera; Nicole, Elena, Miriam, Eda e Paola la approvano al cento per cento e dicono che l'accetterà con grande gioia. Io lo spero tanto...
Veronica fa tanto la sappientona in ogni materia e a me va bene fino a quando non mi ruba la scena durante le lezioni di italiano, perché questa è la mia materia e la prof che lo insegna è... beh, non è mia, ma non deve essere di nessun altro, tanto meno le sue attenzioni.

Stamattina sono arrivata con enorme anticipo a scuola, perché di mattina avevo il pensiero fisso di quella benedetta lettera, sulla quale ho pure spruzzato un po' del mio profumo al cocco. Se devo fare una cosa per lei, che sia fatta bene almeno. Ho venti minuti di attesa prima che Eda mi raggiunga al parcheggio come ogni giorno, così mi siedo su dei gradini ed inizio a scrollare video su tiktok per distrarmi.
Poco dopo una macchina si accosta davanti a me ed io riconosco il profilo della donna che mi intasa la testa in ogni istante al suo interno. Mi fa uno dei suoi soliti saluti quando mi vede e spegne la macchina dopo aver fatto un parcheggio perfetto.

Non le manca davvero nulla. È perfetta.

Una volta scesa, una folata di vento trasporta il suo magnifico profumo fino a me, ed io respiro a pieni polmoni; scambiamo quattro parole e decido di entrare a scuola con lei per fare quattro passi insieme. Mi sento la persona più felice del mondo.
















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• ✒️✍️💜
Ebbene sì: la me del passato ha davvero avuto una nuova compagna, e sì: è anche morta di gelosia. Secondo voi sono riuscita a dirle della lettera? E secondo voi come ha reagito? Lo scoprirete prossimamente, intanto lasciate una stellina, se vi è piaciuto il capitolo.
Mi scuso in anticipo per il fattore che pubblicherò più di rado, ma mi sembra ovvio visto che la scuola sia in procinto di iniziare. Baci. 💜

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