Dalle stelle alle stalle

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Ogni medaglia ha sempre un'altra faccia, e per Alex la conferma della veridicità di questa massima stava nei manifesti da ricercato a suo nome. Se da un lato lo divertiva e lusingava vedere il proprio ritratto affisso in ogni angolo del regno, come se fosse una celebrità adorata dal grande pubblico, dall'altro c'era sempre qualcosa che non andava. Le ciglia, per esempio. Erano una delle caratteristiche di cui andava più fiero, eppure, per quanti sforzi facessero, gli illustratori non riuscivano mai a rendere loro giustizia. Sembrava quasi che ci provassero gusto a sbagliare e a prenderlo in giro così, e lui, essendo ben consapevole della propria bellezza, lo considerava un grave affronto. Il problema è che era l'unico.

<<Non capisco perché te la prendi tanto>> commentò infatti Miguel, appena si accorse del suo disappunto di fronte all'ennesimo manifesto impreciso.

<<È facile per te parlare>> rispose Alex, fulminandolo con lo sguardo. <<Tu sei venuto perfetto, nel tuo.>>

Miguel alzò gli occhi al cielo.

<<Io credo che ci siano cose più importanti a cui pensare>> disse, picchiettando la bisaccia che portava a tracolla, dov'era custodita la corona. 

Dopodiché gli si avvicinò e lo guardò dritto in faccia, abbozzando un sorriso.

<<Ma se ci tieni così tanto a farti apprezzare>> sussurrò per non farsi sentire da Liam, con lo sguardo e il tono allusivi. <<Forse stasera tu e io potremmo vederci per festeggiare la riuscita del colpo. Ne è passato di tempo.>>

Alex fu colto da un improvviso disagio. Era fin troppo palese dove volesse andare a parare il collega, e non gli piaceva affatto. Qualche tempo prima, in una notte di sfrenati festeggiamenti, aveva fatto qualcosa di cui in seguito, una volta tornato lucido, si era pentito. Qualcosa che avrebbe preferito lasciare per sempre nel dimenticatoio . A quanto pareva, purtroppo, Miguel  era di tutt'altro avviso, e avrebbe ben volentieri fatto un bis che però lui non poteva e non voleva concedergli. Quell'episodio era stato soltanto un gigantesco, colossale errore da non ripetere mai più, soprattutto con Miguel Ramos.

Deglutì, cercando di pensare in fretta a cosa dire. Doveva essere schietto, ma anche educato.

<<Oh, ecco>> disse, con un sorriso di scuse. <<Mi hai fatto una bella offerta, Miguel, e te ne sono grato, ma...>>

Prima che potesse finire la frase, quasi volessero salvarlo da un esito potenzialmente pericoloso, dei nitriti risuonarono nell'aria. Solo che non erano affatto dei nitriti comuni: appartenevano ai cavalli delle guardie di Sua Maestà, il re James III. Li avevano trovati!

Alex, Liam e Miguel non si scambiarono né occhiate né parole, e ripresero subito a correre nella foresta scavalcando radici, rocce e cespugli come se avessero le ali ai piedi. Di primo acchito sembrò andare tutto bene, ma ben presto la situazione iniziò a precipitare. A un bivio, Liam, nell'impeto del momento, prese un'altra direzione rispetto agli altri, e quando Alex se ne accorse era troppo tardi. Poté soltanto augurarsi che l'amico riuscisse a mettersi in salvo, trovando un rifugio lungo il cammino fino a che le acque non si fossero calmate. 

Come se non bastasse, un'altra brutta sorpresa attendeva lui e Miguel: una parete di roccia che, dispettosa e crudele, bloccò d'improvviso il passaggio. Occorreva trovare una soluzione, e in fretta.

<<Va bene, d'accordo>> disse Miguel, stringendo forte la tracolla della bisaccia. <<Dammi una bella spinta e poi ti tiro su.>>

Alex scosse la testa. Purtroppo non era affatto sorpreso:  il tempo trascorso con altre canaglie (e non tutte sempre simpatiche) gli aveva insegnato a non lasciarsi ingannare da parole alquanto sospette come quelle. Miguel doveva aver capito come si sarebbe concluso il discorso interrotto, e ora voleva tradirlo e fuggire da solo con la corona, lasciandolo alla mercé delle guardie. Anzi, era più probabile che avesse intenzione di tradirlo fin dall'inizio, di sfruttarlo per poi pugnalarlo alle spalle alla prima occasione.

Il mio nuovo sogno ||Red, White & Royal Blue AU||Where stories live. Discover now