Non si torna indietro

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Alex non poteva saperlo perché avrebbe dovuto avere uno specchio a portata di mano, ma in quel momento stava guardando Henry come se fosse tutto il suo mondo, pensando che sarebbe rimasto volentieri ad ascoltarlo suonare il pianoforte per ore. Una convinzione rafforzata dal fatto che, di tanto in tanto, tra un passaggio e l'altro, lui distoglieva lo sguardo dai tasti per sorridergli con un amore altrettanto puro, facendolo sentire come se loro due fossero le uniche persone nell'intero universo. Era meraviglioso poter stare così, insieme, in una bolla lontana da tutto e da tutti, a godersi un po' di tranquillità mentre là fuori succedeva di tutto e di più.

Il problema era che il di tutto e di più non si poteva ignorare per sempre.

<<Mi chiedo se la strategia del nonno consista nel negare che io sia mai esistito>> commentò infatti Henry al termine dell'esecuzione.

Alex andò a sedersi accanto a lui sul panchetto, pronto a confortarlo come meglio poteva.

Dopo il breve soggiorno nell'altro mondo, il ritorno alla vita, i baci appassionati, i festeggiamenti e la liberazione dalle catene, lui, Henry e i loro amici erano scesi dalla torre e avevano fatto ritorno a palazzo scortati dagli altri principali avventori del Bell'Anatroccolo, i quali avevano assolto il compito con molto piacere, non essendo riusciti ad arrivare in tempo per sconfiggere il nemico. All'arrivo, Bea, da perfetta padrona di casa, aveva preso in mano la situazione e, appurato che la sonnolenza magica era svanita, si era presentata al cospetto del nonno, convincendolo a rimandare il ballo in quanto, aveva detto, il fratellino era ancora provato a causa di un secondo rapimento quasi finito in tragedia e aveva bisogno di riposare senza essere disturbato. Dopodiché, con la promessa di rivedersi e aggiornarsi il prima possibile (e anche di iniziare un doppio percorso terapeutico, perché c'erano alte probabilità di disturbi post traumatici), Henry aveva salutato tutti e aveva trascinato Alex con sé attraverso un ingresso laterale fino ai suoi alloggi, dov'erano rimasti a lungo a baciarsi, ad accarezzarsi e a parlarsi, per poi addormentarsi l'uno tra le braccia dell'altro, perché, ora che avevano seriamente rischiato di perdersi, non volevano più separarsi.

Il finimondo era scoppiato poco dopo il risveglio, nel bel mezzo di una deliziosa colazione a letto. A un certo punto erano entrati Bea e Shaan, che avevano portato a malincuore delle cattive notizie: la notte precedente Miguel Ramos, condannato all'esilio, era stato scortato al porto, e lungo il tragitto aveva fatto un'ultima carognata, sbandierando ai quattro venti e ad altissima voce che il Principe dei Cuori e il ladro più ricercato di Corona erano innamorati, sicché, nel giro di poche ore, tutto il regno era venuto a conoscenza della verità.

A quanto pareva, Philip a causa dello shock aveva rotto senza volerlo un vaso appartenuto al sultano di Agrabah, e il re, furibondo non solo per aver avuto la conferma dell'omosessualità di suo nipote, ma anche perché la cosa era trapelata attraverso degli scandalosi pettegolezzi, l'istante successivo alla fuga della notizia aveva ordinato un blocco delle comunicazioni. Bea, Shaan e David avevano respinto con sdegno chiunque avesse provato ad avvicinarsi, fatta eccezione per la principessa Catherine, che era comparsa brevemente per offrire tutto il  suo appoggio e, prima di congedarsi, aveva tirato a sé Alex dando anche a lui un bacio sulla guancia, per poi dirgli: <<Bea mi ha detto quello che hai fatto per mio figlio. Ti sarò sempre grata.>> Era stato un momento davvero dolce, e  il giovane sperava che potesse portare un po' di fortuna.

<<Non può riservarti il trattamento del silenzio in eterno.>>

Henry sospirò.

<<Lo so. È che mi sento così perso>> confessò. <<Mi chiamavano il Principe dei Cuori di Corona e ora... a quanto pare tutti mi odiano.>>

Alex gli accarezzò la schiena con infinita dolcezza, facendo scivolare via un po'di tensione grazie a quel tocco.

<<Ehi, ti amano ancora>> disse, perché era vero: c'era così tanta gente che amava Henry, e lui per primo.

Il mio nuovo sogno ||Red, White & Royal Blue AU||Where stories live. Discover now