Chiedimi di andarmene

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Alex faceva  avanti indietro senza sosta con la stessa disperazione di una tigre appena rinchiusa in gabbia. Non gli importava nulla della propria sorte, desiderava soltanto uscire da quella cella e correre a cercare Henry e Liam. Essere  bloccato lì, senza sapere cosa ne fosse stato di loro, gli riempiva l'anima di puro terrore, e man mano che il tempo passava si sentiva sprofondare nello sconforto e nell'impotenza. Dove si trovavano? Erano in un posto sicuro? E se fossero stati rapiti da Miguel? Se fossero stati feriti o peggio? Stava rischiando di impazzire, e poco ci mancava che si scagliasse ripetutamente contro le sbarre con tutte le sue forze per tentare di scappare e rivoltare tutto il regno alla loro ricerca.

All'improvviso, proprio mentre si trovava sul punto di compiere qualche sciocchezza, si udirono dei passi, e da dietro una curva sbucò il capitano Shaan in persona, che puntò dritto verso la cella in cui era tenuto prigioniero con un'espressione indecifrabile dipinta sul viso. 

<<Capitano, portami pure sul patibolo, se vuoi>> urlò Alex quasi in un soffio. <<Ma prima permettimi di aiutare i miei amici Henry e Liam, ti prego! C'è un pazzo criminale di nome Miguel Ramos che vuole far loro del male, e se dovesse accadere qualcosa io...>>

<<Calma, calma>> lo interruppe Shaan in un tono pacifico, infilando la chiave nella serratura. <<Prendi fiato.>>

<<Come puoi chiedermi di stare calmo in un momento del genere?!>> sbottò Alex, con la netta impressione di star perdendo del tempo prezioso.

<<Tanto per cominciare non andrai su nessun patibolo, visto che il re ti ha concesso la grazia>> rispose il capitano tranquillamente. <<In secondo luogo, credo che Liam sia lo stesso uomo che alcuni dei miei uomini hanno trovato svenuto sulla spiaggia. Era un po' ammaccato ma stava bene, e appena si è ripreso è tornato a casa, non prima di averci avvertiti su Miguel Ramos, che è stato arrestato e condotto nell'ala ovest della prigione.>>

Alex cercò di elaborare in fretta e furia le informazioni appena ricevute. Per un fugace istante l'emozione dominante fu il sollievo, perché Liam era sano e salvo, Miguel era finito in prigione come meritava e lui non correva più il rischio di ballare la danza delle forche. Ma poi la preoccupazione riacquistò forza: al quadro mancava un dettaglio, il più importante di tutti.

<<E Henry? Ci sono notizie di Henry?>> chiese agitato.

Dov'è l'uomo che amo? Non mi darò pace finché non avrò la certezza che sta bene!

Shaan gli sorrise comprensivo.

<<Non temere: Henry sta bene>> disse, per poi aggiungere sei parole tanto inaspettate quanto belle. <<Ed è qui, in questo momento.>>

Alex spalancò gli occhi e la bocca per la sorpresa.

<<È qui?>> ripeté.

Dopo neanche tre secondi sentì avvicinarsi degli altri passi, e quando si girò per scoprirne la fonte, gli occhi si illuminarono e il cuore fece un paio di capriole: scortato da una guardia stava arrivando proprio lui, Henry. Alex lo guardò per un lungo istante, paralizzato dalla gioia e dall'incredulità, poi gli corse incontro.

<<Oh, Henry, grazie al cielo stai bene! Credevo che ti fosse accaduto qualcosa di brutto>> gli disse, travolgendolo con un fiume di parole. <<Stavo tornando da te, ma qualche balordo mi ha messo al tappeto e mi sono risvegliato su una barca. Non ti avrei mai abbandonato, credimi!>>

<<Ma certo che ti credo>> rispose Henry, togliendogli un macigno dal petto. 

Ma prima che potesse aggiungere altro, la guardia che lo accompagnava lo interruppe, guardando Alex con una profonda indignazione.

Il mio nuovo sogno ||Red, White & Royal Blue AU||Donde viven las historias. Descúbrelo ahora