Tu, io e la Storia

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Come tanti altri prima di lui, Alex  da bambino aveva sognato di essere un eroe pronto a compiere audaci imprese per aiutare la gente, e di trovare il vero amore. Crescendo aveva conosciuto dolori indicibili, che lo avevano costretto a rinchiudere quei sogni in un cassetto destinato a non aprirsi mai. O almeno così aveva creduto, finché il fato, il destino o, come avrebbe detto fino alla fine dei suoi giorni, un tacchino, non aveva cambiato tutto. E ora c'era una piccola parte di sé che continuava a essere titubante e incredula per il fatto di trovarsi davvero lì, nella cappella del palazzo reale, di fronte a Dio e a chiunque altro, inginocchiato al cospetto di un principe fresco d'incoronazione: il suo amato Henry.

<<Giuri tu su questa spada di onorare la giustizia e la cavalleria?>> gli domandò questi, solenne.

<<Lo giuro>> rispose Alex, con la voce che gli tremava per l'emozione, dovuta non soltanto a quel momento: stava pensando infatti a un'altra cerimonia che, ne era certo, avrebbe avuto luogo in un futuro non molto lontano.

Henry sorrise orgoglioso e gli posò la spada prima sulla spalla sinistra e poi sulla destra.

<<E allora in nome di Dio e di questi testimoni io nomino te Sir Alexander Gabriel Claremont-Diaz, cavaliere di Corona>> annunciò, restituendogli la spada.

Mentre la folla lo acclamava, Alex, sopraffatto, sentì le guance riempirsi di lacrime, e lasciò che Henry, infischiandosene del protocollo, lo aiutasse a rialzarsi.

<<Se l'Alex del giorno in cui ti ha conosciuto potesse vedere tutto questo...>> gli sussurrò all'orecchio, consapevole che per lui il più grande onore non era quello appena ricevuto, ma l'essere amato da un uomo talmente meraviglioso.

<<Direbbe "Oh, sono un cavaliere innamorato di Henry? Ecco perché sto facendo l'idiota con lui">> suggerì il principe, per poi sogghignare alla propria battuta e all'Ehi  indignato che ricevette in risposta. 

Alex lo abbracciò abbandonandosi a una risata forte e profonda, e quel romantico istante tra loro fu immortalato dai pittori di corte.

In seguito ci furono così tanti abbracci e strette di mano che il giovane finì per perderne il conto. Nei giorni successivi avrebbe ricordato il bacio sulla guancia di Catherine,  la stretta di mano di Philip, il rispettoso cenno col capo di James III, l'abbraccio di Bea, i sorrisi fieri di Zahra e Shaan e l'assalto cameratesco di Nora, Rafael e Liam. E poi... un altro momento, il più importante.

<<Alex, questo è il mio nuovo amico, Percy Okonjo>>  gli disse Henry a un certo punto, presentandogli un giovane nero che indossava un abito di seta luccicante a fantasie floreali. <<Ci siamo conosciuti durante i miei primi giorni qui a palazzo.>>

<<Puoi chiamarmi Pez. È un vero piacere conoscerti >> disse l'amico tutto allegro, porgendo la mano ad Alex.

<<Piacere mio>>  rispose lui, stringendogliela con un bel sorriso, felice del fatto che il suo ragazzo avesse fatto amicizia. <<Okonjo come la fondazione benefica?>> aggiunse poi.

<<Esatto, è la mia>> disse Pez. <<E permettimi di dirti che stai con un uomo davvero in gamba, sono certo che la nostra collaborazione darà frutti bellissimi.>>

Alex inarcò un sopracciglio, confuso.

<<Collaborazione?>>

Henry lanciò un'occhiataccia a Pez.

<<Ma Percy>> lo ammonì. <<Doveva essere una sorpresa!>>

<<Oh>> rispose Pez, stringendosi nelle spalle. <<Ops, chiedo umilmente perdono.>>

Il mio nuovo sogno ||Red, White & Royal Blue AU||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora