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Recensione di I segreti dell'accademia di Oak river di Night-bunny
Oak river è un orfanotrofio, di quelli raccapriccianti. Qui vengono accolti i bambini non desiderati, quelli che nessuno vuole adottare o che non trovano posto in altri istituti. La storia si divide tra due punti di vista, Goldie e Rem, che aiutano il lettore ad entrare in questo edificio pieno di segreti e trappole.
La vicenda inizia con la descrizione di una "giornata tipo" dell'orfanotrofio, con bambini e ragazzi che svolgono varie attività. Tutto inizia la mattina molto presto, le lezioni li attendono e gli insegnanti sono esigenti e molto severi. Le punizioni sono corporali e la vita degli orfani è piena di umiliazioni e paura. Ogni errore viene punito con severità.
Ovviamente i protagonisti non vogliono vivere quella vita per l'eternità e tentano la fuga, trovando passagi segreti e percorsi non esenti da difficoltà.
I capitoli sono molto brevi, alcuni davvero brevissimi, scorrono veloci e aiutano a mantenere una buona dose di tensione (anche se in alcuni casi li allungherei perché sono davvero cortissimi!) In principio si riesce davvero molto bene ad immedesimarsi nei due protagonisti e "fare il tifo" per loro. La storia al momento non è conclusa, perciò non so dire come si evolverà la vicenda verso il finale (e in ogni caso lasciavo a voi il compito di scoprirlo). Mi ha ricordato quei cartoni che mandavano in onda anni fa, dove gli adulti erano un po' tutti dei bastardi e i protagonisti maltrattati in ogni modo possibile. La copertina è molto evocativa: lasciate ogni speranza voi che entrate.
Consiglio questa storia a chi ama le storie con misteri, enigmi e oscurità. Non adatta a chi cerca un racconto denso di felicità e bei momenti.
