2. Sorriso (Geto)

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«Come mai inizi scuola solo ora?» Shoko stringe gli occhi a due fessure e lo fissa con diffidenza. Le assesto una leggera gomitata tra le costole e si rilassa ammorbidendo lo sguardo.

Haibara sembra non accorgersi di nulla. «Non sapevo che esistessero gli stregoni» sorride amabilmente il piccolo saltellando per stare al nostro passo.

«Quindi non vieni da una famiglia di stregoni?» ci stiamo dirigendo verso gli alloggi di noi studenti.

Scuote la testa «I miei genitori non vedevano tutte quelle creature, quindi ho smesso di indicarle ma ho continuato a tenerle lontane dalla mia famiglia. È così che mi hanno notato, al centro commerciale ho scacciato una creatura che voleva toccare mia sorella» si sistema meglio la sacca sulla spalla e indica l'ultima porta del corridoio «è quella la mia camera giusto? Voi dove dormite?» gli occhi brillano allegri, è evidentemente entusiasta di essere qui. Invidio la sua innocenza.

«Questa è la mia» indico la porta che abbiamo appena superato «mentre Shoko è all'inizio del corridoio, Nanami è la stanza accanto»

«Nanami?» chiede incuriosito. Sorride, sorride sempre.

«Oggi non c'è, è uscito in missione. Tornerà per cena» siamo ormai davanti alla sua camera.

«E Gojo?» chiede mentre infila la chiave nella toppa.

«Ha la camera accanto alla mia» rispondo in automatico.

«Ma non ci dorme quasi mai, solo quando fa incazzare questo qui gli tocca star da solo» Shoko mi indica col pollice e sbuffa.

«E dove dorme?» chiede ingenuamente il piccolo.

Sento le guance avvampare, apro bocca per dare una risposta sarcastica ma un peso improvviso mi crolla sulla schiena e mi avvolge le spalle.

«Dormo dove risiede il mio cuore» risponde vicino al mio orecchio, appoggia il mento sulla mia spalla e strofina la testa contro la mia come un gatto in cerca di coccole. Automaticamente alzo la mano e gli scompiglio i capelli, sogghigna soddisfatto.

Il piccolo ci fissa e con un enorme sorriso ci saluta con voce allegra «ci si vede per cena» la porta della sua stanza si chiude dietro di lui.

Satoru mi scocca un sonoro bacio sulla guancia prima di staccarsi da me «è troppo allegro per esser uno stregone»

«Da che pulpito!» esclama Shoko alzando le braccia al cielo «almeno lui rallegra un po' l'ambiente, tu combini solo disastri»

«Come sei dura! Ho appena terminato di ripulire tutto il cortile per oggi non voglio altre prediche» Satoru incrocia le braccia al petto e abbassa lievemente gli occhiali sul naso con un movimento della testa. Si intravede l'azzurro luminoso delle iridi.

«Si si certo» Shoko si dirige verso la propria camera «vedi ora di non perdere altro tempo e finisci i compiti esaltato»

Shoko entra in camera mentre Gojo urla «non sono esaltato!»

«Un po' lo sei ammettilo» gli sfioro le dita per attirare la sua attenzione e lui mi stringe la mano «vai a farti una doccia» gli pulisco un po' di terra dal volto «e poi metti i vestiti nella cesta, non abbandonarli in bagno come al solito»

«Non mi sgridare anche tu» col pollice disegna piccoli cerchi sulla mia mano che non accenna a lasciare.

«Su su da bravo» lo spingo lungo il corridoio fino alla porta di camera sua «poi facciamo il bucato insieme, va bene?»

Satoru sorride estasiato, mi stringe in un abbraccio da pitone e senza darmi il tempo di respirare appoggia le labbra sulle mie. Sanno di foglie, castagne, zucca, cioccolata e autunno. Lo scorrere delle stagioni ormai lo vivo attraverso il suo respiro. Socchiudo le mie permettendogli di solleticare la punta della mia lingua con la sua e poi lo blocco in una morsa tra i denti.

Ride sulle mie labbra. Lo lascio andare e si ritrae di qualche centimetro, sento ancora la pelle solleticare sotto il suo calore.

«Mi vuoi mangiare?» la mano percorre la mia spina dorsale, man mano che scende sento il fuoco accendersi.

«Potrei» mi divincolo dalla sua presa mettendo spazio tra di noi «ora vai a lavarti»

«Non faresti la doccia con me?» sorride malizioso.

«Assolutamente no! Ora basta vai!» entro velocemente in camera mia lasciandolo in corridoio. Il cuore è in tumulto e un fuoco brucia nel basso ventre. 


What's the trouble, honey? (JujutsuKaisen - SatoSugu)Where stories live. Discover now