19. Compleanno (Gojo)

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Se sono così lontano dal tuo cuore,
perché lo sento battere?
(The Waiter no. 2 · The Black Heart Procession)


Gli anziani mi hanno tartassato di domande senza sosta, è quasi l'alba e ormai è inutile tentar di prendere sonno. Recupero i miei auricolari rotti che funzionano a singhiozzo e cerco di ascoltare un po' di musica per staccare il cervello ma lui è testardo e continua a ricordare.

Ricorda il 7 dicembre dell'anno scorso quando Sugu mi ha svegliato con la colazione a letto, aveva preparato persino i pancake con la candelina.

Il bastardo torna ancora indietro di un altro anno e qui Sugu ha dato il meglio di sé improvvisando una torta che alla fine è caduta sul letto e ci siamo ritrovati a mangiare la panna dalle rispettive mani ridendo. 

Fuori il cielo è oscuro come il mio cuore ghiacciato, cerco di massaggiare il petto per scaldarlo ma invano. Il gelo penetra in profondità e fatico persino a respirare, vedo una nuvoletta bianca uscire dalle mie labbra. Non è possibile, l'avrò immaginata.

Le palpebre si fanno pesanti, tremo dal freddo e cerco di scaldami mettendo il piumone sulle spalle. 

Auguri Sato oggi sono 19 anni. Auguri a me.

Bussano lievemente alla porta.

Vogliono già partire? Mi alzo a fatica e ciondolando appoggio la mano alla maniglia per aprire la porta, la luce del corridoio mi acceca e socchiudo gli occhi.

«Auguri»

Questa voce proviene dal mio mondo onirico, non può essere qui. Eppure la figura in piedi sulla soglia è proprio lui, non posso sbagliarmi. Allungo la mano certo che sia un'illusione creata dalla mia mente per la mancanza di sonno e che svanirà appena la sfiorerò.

Lui la prende tra le sue, la stringe delicatamente e la porta alle labbra.

Avvolgo quel corpo caldo in un abbraccio che lo fa vacillare indietro di un passo. 

Ride. «Fammi entrare prima di farmi fuori! Avrai problemi ad occultare il mio cadavere nel corridoio»

Nascondo il viso nell'incavo del collo e attorciglio le gambe intorno alla sua vita, lui entra faticando come un mulo portando sia me che la borsa.

«Sai sempre darmi ottimi consigli» bisbiglio mentre strofino la fronte contro il suo mento come un gattino.

«Ovviamente, sono quello sano di mente del duo» lascia andare la borsa con un tonfo e mi avvolge completamente con le sue braccia «sei dimagrito»

«Ho deciso di cambiare vita, farò il modello» a malincuore torno a camminare sulle mie gambe.

«Guarda che occhiaie» mi solletica la pelle proprio sotto l'occhio.

«Cosa fai qui?»

«Avevo detto che sarei venuto a prenderti se non fossi tornato» e appoggia le sue labbra sulle mie per un bacio casto «è per l'indagine, gli anziani mi hanno voluto qui a collaborare anche se credo che ormai il nostro killer si sia già spostato»

Faccio per aprire bocca per condividere la mia opinione ma mi zittisce con un altro bacio «non adesso. Gli anziani discuteranno fino a pomeriggio, godiamoci questa camera» 

«Se non fossi così stanco ti salterei addosso dopo questa frase ambigua» sbadiglio osservandolo togliersi la giacca.

«Rimedieremo in un altro momento» si toglie la felpa e si ferma a cercare nella sacca qualcosa, solleva un pacchetto incartato malissimo e mi scappa un sorriso «buon compleanno, questo è il primo regalo»

«Il secondo, il primo sei tu qui» ho la voce impastata dal sonno, incedibile è bastata la sua presenza a farmi crollare dopo una settimana di insonnia. Strappo la carta del pacchetto e mi ritrovo a fissare un pigiama con stampata la scritta "You and..." alzo gli occhi e vedo Sugu indossare la felpa di un pigiama identico al mio ma la scritta riporta "Me" ed un cuore rosso.

«Pigiami coordinati» sorride indicando le due scritte e poi «questo» e mi consegna un piccolo pacchettino incartato bene, sicuramente opera di una commessa.

Lo apro sbirciando il suo volto sorridente: auricolari bluetooth, come faceva a sapere che avevo rotto i miei? E sono già stati caricati. Infilo velocemente il pigiama e mi sdraio nel letto, Sugu si accoccola vicino a me e il suo calore mi avvolge. Quel terribile freddo è scomparso. Scorro la playlist e seleziono una canzone, passo l'altro auricolare a Sugu che mi bacia sulle labbra prima di prenderlo. Nascondiamo la testa sotto il piumone, siamo avvolti nel nostro mondo, isolati dall'orrore fuori e finalmente mi addormento.

What's the trouble, honey? (JujutsuKaisen - SatoSugu)Where stories live. Discover now