14.Di Domenica (Gojo)

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Capovolgi il tuo destino

Sarò sempre qua, sarò sempre qua

(Di Domenica Subsonica)

Oggi non abbiamo lezioni, possiamo dormire fino a tardi ma allora perché Sugu sta cercando di fuggire al mio abbraccio?

«Sato, mi lasci?» ha la voce arrugginita dal sonno ed è estremamente sexy. Non resisto, lo voglio mangiare. Avvicino le labbra al lobo e mordo l'orecchio, lui geme e poi mi tira una gomitata che incasso come se fosse un bacio.

«Dove vuoi andare?» lo stringo nuovamente impedendogli di uscire dalle coperte.

«Primo: in bagno. Secondo: a fare colazione. Terzo: ad accompagnare Yu in libreria» lo shock del terzo punto mi fa sfuggire il suo corpo dalle braccia. 

Mi siedo di colpo sul letto «Perché esci con lui?» il tono voleva essere più dolce ma ho fallito miseramente.

«Mi ha chiesto aiuto per un acquisto, non ti dirò null'altro e...» si volta verso di me e scoppia ridere, mi passa una mano tra i capelli e giuro di aver sentito il mio corpo emettere sonore fusa «sembri un riccio»

«Posso venire con voi?» seguo il suo profilo mentre prende il necessario per fare la doccia, i pantaloni sono scivolati lungo i fianchi e intravedo una sezione di schiena nuda.

«No, mi ha chiesto di mantenere il segreto sull'acquisto» si avvia verso la porta.

«E quindi oggi non ci vediamo? Mi lasci solo di domenica» scendo dal letto gattonando e mi avvicino bisognoso come un nomade perso nel deserto in cerca disperatamente dell'oasi per dissetarsi.

Sato si accuccia e appoggia le morbide labbra sulle mie, lentamente la lingua fa capolino e si intrufola in me facendo sbocciare un fiore in pieno petto. Non mi basta, con entrambe le mani gli cingo il capo e lo avvicino ancora di più, gli mordo delicatamente la lingua e lui sorride sulle mie labbra. Poi tutto finisce senza preavviso e rimango stordito sul pavimento come se mi avessero tolto la bombola d'ossigeno.

«Finito con Yu ti raggiungo, fammi sapere dove sei» si alza per uscire e rimane fermo in attesa di una mia risposta ma io sono ancora stordito dal bacio e ci metto un po' a connettere.

«Ti aspetto in pasticceria» mi alzo, tanto vale che lo segua in bagno visto che sono sveglio.

«Quella dell'ultima volta?» corruga la fronte e mette il broncio, adoro quando fa così, vorrei baciarlo ancora e ancora.

«Si, perché?» lo seguo in corridoio chiudendo la porta dietro di me e sbadigliando rumorosamente.

«Non lo so, non mi piace. Eve ha qualcosa... non so spiegare. Tu non hai percepito nulla?»

«Quando siamo entrati quel tavolo era vuoto in attesa di qualcuno, era come se fosse in una bolla invisibile alle persone normali. Credo che persino lei si sia stupita di vederci seduti lì, ma non penso che sia consapevole di quanto accaduto. Non c'era nulla di strano in quel locale, nulla. Per cui, si ci voglio tornare» sorrido sperando di vedere il suo volto rasserenarsi.

«Ho capito» non l'ho convinto, Eve deve esserle veramente antipatica «Perché mi stai seguendo in bagno?»

«Eh?» supero la soglia dei bagni con lui «devo pisciare, non posso?» arrossisce. Ah che bello! Adoro fargli quest'effetto «Vuoi fare la doccia insieme?» sono consapevole di essere terribilmente malizioso in questo momento mentre lo squadro da capo a piedi con la lingua che spunta dalle labbra.

Sugu diventa di un delizioso rosso accesso e si volta di scatto diretto alle docce «No grazie!»

Lo seguo sfiorandogli la schiena e lui si blocca immediatamente «Sato, non qui. Non all'Istituto» la sua voce trema, so che se insisterei appena un poco lui cederebbe ma non è quello che voglio. No.

«Lo so» gli scocco un bacio sulla guancia e mi chiudo nel cesso. Sento l'acqua della doccia scrosciare e cerco di calmare i miei bollenti spiriti da solo.

La pasticceria è piena come l'altra volta, appena varco la soglia sento delle ragazzine bisbigliare a voce alta "hai visto quello?"

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La pasticceria è piena come l'altra volta, appena varco la soglia sento delle ragazzine bisbigliare a voce alta "hai visto quello?". Sospiro. Non è divertente avere delle adulatrici intorno se non c'è Sugu ad ingelosirsi. L'ultima volta che ho finto di dargli il mio numero di telefono è quasi soffocato.

«Bentornato» nuovamente Eve si è avvicinata senza che io la percepissi. Non riscontro nessuna energia malefica intorno a lei.

Imposto il mio sorriso conquistatore «grazie! Mi sei mancata» e la seguo verso il bancone.

«Adulatore bugiardo» sorride «l'unico che ti manca è quel bel ragazzo coi capelli neri lunghi»

«Oh! Colpito e affondato» fingo di esser ferito al cuore.

«Oggi non è qui con te?» mi offre un cioccolatino che accetto ringraziando.

«Mi raggiungerà tra breve»

«E questo non ti piace» il sorriso è ancora stampato sul suo volto ma gli occhi hanno assunto una luce sinistra.

«Scusa?»

«Lui ora è in compagnia di un altro e a te non piace questa situazione» i suoi occhi non lasciano i miei.

Come fa a saperlo? Aspetta è come quelle cartomanti in tv, sono un'adolescente innamorato è facile pensare che sia geloso «Stai giocando all'indovina?» 

«Oh! Perdonami ho toccato un nervo scoperto» finge una risata dietro la mano appoggiata alle labbra «è abbastanza semplice indovinare vedendoti qui da solo. Sai adoro le storie d'amore e quindi tendo ad essere inopportuna» anche se le parole sembrano chiedere scusa nella voce non trapela nessun senso di colpa.

Mi volto per accomodarmi ad un tavolino che si è appena liberato nello stesso momento in cui vedo Sugu in strada salutare Yu scompigliandogli i capelli. Esattamente come ha fatto con me stamattina. Uno strano gelo scende sul mio cuore.

Sugu entra nel locale e appena mi vede sorride radioso. Quel freddo improvvisamente scompare.

«Vi preparo una cioccolata?» chiede Eve avvicinandosi ancor prima che Sugu si sia accomodato «ho avuto l'impressione che tu abbia avuto un brivido di freddo»

La fisso sconcertato annuendo.

What's the trouble, honey? (JujutsuKaisen - SatoSugu)Where stories live. Discover now