❝𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐈𝐈❞ | Passeggiate notturne

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━━━━━━━| 𝐃𝐔𝐄 |━━━━━━━

"Alastor!" chiamò una voce alle mie spalle.

Charlie? Conosceva quel tizio!?

La ragazza entrò nella stanza seguita da Angel, ed un demone non di mia conoscenza.

La principessa dell'Inferno sembrò felice di vedere colui di fronte a me, e nonostante il comportamento bizzarro dell'overlord esultò alla sua presenza.

"Oh, salve mia cara!" salutò il demone, alzando il capo che fino a poco prima era chino sulla mia testa.

"Vedo che hai già fatto la conoscenza di Y/N! È la nuova arrivata di cui ti avevo parlato!" spiegò Charlie, mostrando uno dei suoi sorrisi migliori nel mentre che si avvicinava a Vaggia per avvolgerle un braccio intorno al collo.

"Ed è anche molto simpatica!" ironizzò Alastor.

A parte me e Vaggie, nessuno poteva sapere fosse sarcastico a proposito della risposta che gli diedi poco prima.

Feci per dire qualcosa, ma il Demone della Radio mi scrutò dalla coda degli occhi, allargando sempre di più il suo sorriso beffardo, prendendomi in giro passivamente.

Chiusi la bocca, incrociando le braccia osservandolo con sguardo critico.

"Oh cazzo! Finalmente un bel maschione!" esclamò Angel Dust avvicinandosi sensualmente ad Alastor con fare prettamente teatrale. Quest'ultimo però, aggrottò le sopracciglia evidenziando il proprio fastidio al tocco del demone.

Sentii tossire nel silenzio della stanza: era il demone che avevo visto pochi momenti prima, per la prima volta. Dall'aspetto era simile ad un grifone, ma non rispettava tutte le caratteristiche genetiche della creatura mitologica a cui mi riferivo.
"Ho forse cambiato sesso e non me ne sono accorto?" sbuffò il demone.

"Oh tesoro, scusa! Non volevo di certo offenderti." sussurrò Angel Dust, enfatizzando l'ultima parola nel mentre che avvicinava il volto a quello del demone preso in causa.

Era un dato di fatto che ad Angel piacesse infastidire le persone dando loro attenzioni invadenti; alle volte mi chiedevo se fosse ironico o se intedesse il tutto per davvero.

"Husk, lo sai com'è fatto." sospirò Vaggie come per incoraggiarlo a non iniziare una discussione.

Il demone in questione grugnì, e si allontanò dal ragno a passo pesante: Angel di conseguenza, lo guardò vittorioso.

"Se posso intromettermi-" iniziai, facendo un passo avanti, "Potremmo gentilmente discutere di quale lavoro mi sarà assegnato? Sarei abbastanza inquieta."

Dicevo la verità, ero stata trascinata lì da Angel senza uno scopo vero e proprio o degli obiettivi da raggiungere.
Avrei voluto sapere il più presto possibile quale sarebbe stato il mio ruolo nell'hotel; non solo per dare pace al pensiero ridondante che mi girava in testa, ma anche per cominciare a dare una mano e stringere un po' più i legami all'interno della struttura.

"Oh certo! Scusa Y/N, ci siamo dilungati un po' troppo." si affrettò a rassicurarmi Charlie mentre si avvicinava a me, per poi prendermi le mani a coppa.
"Quali sono le tue capacità? Cercheremo di trovare qualcosa di appropriato!" mi disse dolcemente.

Devastante, una domanda devastante.

Guardai Angel in cerca d'aiuto. Dopotutto, era stato lui a portarmi lì; perciò immaginai fosse più cosciente delle mie qualità rispetto a me. Anche se forse, era solo una scusa che raccontavo a me stessa poichè al momento non me ne venivano in mente.

𝐏𝐎𝐈𝐒𝐎𝐍 𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓 | AlastorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora