❝𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐗𝐕𝐈❞ | Giocare col fuoco

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━━━━━━━| 𝐒𝐄𝐃𝐈𝐂𝐈 |━━━━━━━

"Quindi fammi capire bene..."

Respirai profondamente.

"...Non avete la certezza che quella stronza sia viva, ma nemmeno che sia morta?"

Si era fatto pomeriggio inoltrato, la discussione con Blitzø si prolungò più del previsto. La luce filtrava dalle veneziane appese alla finestra, e illuminava di rado la stanza.

La vena di mistero che invadeva l'ufficio era evidente, evidenziando la professionalità con cui eseguivano i loro incarichi.

Blitzø mi spiegò che non avevano trovato traccia di mia madre, era come se fosse sparita. Non trovarono necrologi, ma al tempo stesso c'erano molti segnali che potevano condurre alla sua morte.

La stranezza più particolare, fu trovare nella sua stanza due foto. Ma non fotografie qualsiasi, fotografie appartenenti all'inferno.
Esse ritraevano due demoni, per l'esattezza, due donne.

Loona era entrata nella stanza, porgendo sulla scrivania le foto che avevano recuperato sulla Terra dalla camera di mia madre.

"È davvero strano. Solo noi abbiamo modo di viaggiare fra il mondo terreno e l'inferno, non trovo alcuna connessione fra lei e questa roba, assurdo" commentò Blitzø strofinandosi il mento.

"Più che altro mi confondono molto i soggetti", Loona prese nuovamente le fotografie, osservandole attentamente, "Che dovrebbe farci una foto di Natasha e Chanel nella camera di tua madre?"

Spalancai gli occhi, voltando lo sguardo verso le polaroid.

...

"Na...tasha?" sussurrai osservando le donne ritratte.

Blitzø alzò un sopracciglio.
"Sembra che mrs. Mommy Issues abbia scoperto qualcosa" commentò osservando la mia reazione.

La ragazza mi guardava con uno sguardo interrogativo, lanciando di tanto in tanto qualche occhiata alle foto che teneva in mano.

Mi portai le mani fra i capelli, prendendomi un momento per respirare e realizzare il tutto.

"Stai bene, Y/N?" chiese Loona, guardandomi sempre più confusa.

Alzai la testa, riprendendo la mia determinazione.

"Sì, sì va tutto bene", cominciai, "È che quella tizia, Natasha, mi è stata nominata più volte quando si parlava del mio passato."

"Che stracazzo significa "quando si parlava del mio passato"?" chiese Blitzø assumendo una posizione composta, sembrando estremamente serio ora che avevo menzionato ciò.

"Beh... diciamo che è una storia un po' complicata..." iniziai, per poi dare un contesto a tutta quella situazione.
.
.

Dopo aver spiegato per l'ennesima volta il mio passato intricato, il silenzio riempì la stanza.

Blitzø, che fino ad un istante prima era rimasto tutto il tempo con gli occhi sgranati, si portò una mano sul volto.

Sorrisi a disagio, sapendo perfettamente che li avevo trascinati in una faccenda molto più grande di loro.

Loona era rimasta a fissarmi, estremamente scioccata dalle mie affermazioni.

Dopo qualche momento di silenzio, Blitzø strascicò la mano che si trovava sul suo volto, alla sua bocca, coprendosi solo in parte il viso.

"Y/N..." cominciò Loona, "Stai davvero parlando di... quella Natasha?"

La mia espressione si trasformò in una smorfia di disagio, facendo spallucce.
"I-Immagino..."

𝐏𝐎𝐈𝐒𝐎𝐍 𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓 | AlastorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora