❝𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐈𝐈𝐈❞ | Allusioni

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━━━━━━━| 𝐓𝐑𝐄 |━━━━━━━

Fui fortunata a dormire per due ore quella notte: dopo lo strano evento causato da Alastor non riuscii a pensare ad altro.

Fu come se il mio cervello avesse fotografato quel frangente, e lo slideshow si ripetesse in loop nella mia testa.

-

Ero distesa sul letto con l'aspetto di qualcuno la cui vitalità fosse stata prosciugata via. Gli sforzi che feci per addormentarmi non sarebbero mai potuti essere comparati a nessun'altra notte insonne.

Fu il Tavor ad aiutarmi; nonostante lo avessi assunto anche prima di andare a gironzolare per i corridoi dell'hotel.

Tutto ciò che desideravo era poter parlare con qualcuno del mio inquietante incontro col demone.

Forse sto ingrandendo un po' la situazione, ma immagino sia solo il picco di tutte le novità a cui sono stata sottoposta.

[...]

Appena la sveglia del giorno dopo suonò, mi alzai frettolosamente. Ero stanca, ma non così tanto da voler rimanere a letto.

Dopo essermi sistemata per bene e aver rispettato la mia routine, indossai l'uniforme, per poi scendere al pian terreno.
Ero pronta per un nuovo giorno!

O almeno, era quello che volevo pensare.

-

I ragazzi erano già in sala da pranzo. C'era chi era alle prese con la colazione e chi era adagiato sulle sedie aspettando di essere servito.

Scorsi una piccola figura sporgersi da una delle sedie più lontane da me.
Sembrava quasi una bambina.

Non feci in tempo ad inquadrarla per bene che balzò sul tavolo urlando "INTRUSO!"

La bimba, con un gesto estremamente veloce, saltò su di me avvolgendomi parte del volto col suo corpicino.

Caddi a terra facendomi male al sedere, ancora col mostriciattolo in faccia.
Sembrava non voler mollare la presa, infatti più cercavo di staccarla più essa si aggrappava a me.

"NIFTY! Torna immediatamente al tuo posto!" urlò Charlie indicando la tavolata.

Il piccolo demone si staccò dal mio viso senza esitazione, mantenendo il proprio buon umore e saltellando nel tragitto. Riuscii non solo a riprendermi un attimo, ma anche a guardare meglio il mio... aggressore.

Mentre la piccola si allontanava da me, notai il suo unico occhio e i voluminosi capelli fucsia che la rendevano particolarmente stravagante.

L'avrei trovata adorabile se solo non mi avesse spintonato a terra col proprio peso. Quella ragazzina aveva la forza di un giocatore di wrestling.

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Nel mentre che la solare Charlie mi porgeva una mano per rialzarmi, scrutai la scena dietro la ragazza: Nifty era intenta a ridere con Alastor, facendomi sospettare che dietro ciò che accadde poco prima ci fosse stata una premeditazione.

Il Demone della Radio sorrise come sempre, ma quella volta, fu un vero e proprio cenno di superiorità.
Lo vidi accarezzare la bambina, lodandola come avrebbe fatto un genitore con un bambino prodigio.

Distolsi lo sguardo, rifiutando di rimuginare sull'accaduto; afferrando la generosa mano di Charlie tirandomi su.

"Devi scusarla, è... molto impulsiva. Specialmente quando si tratta di persone nuove." ammise Charlie mentre si accarezzava la testa chiaramente a disagio.

𝐏𝐎𝐈𝐒𝐎𝐍 𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓 | AlastorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora