❝𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐗𝐕❞ | Notizie sgradevoli

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━━━━━━━|  𝐐𝐔𝐈𝐍𝐃𝐈𝐂𝐈 |━━━━━━━

Mhmm

...

Mh!

Mi rigiravo fra le lenzuola senza pace, cercando una posizione abbastanza comoda per poter continuare a riposare nel mio letto accogliente.

Afferrai il cuscino, spingendolo un po' più sotto la mia testa; solo per rendermi conto che la mia saliva sgorgava fuori dalle mie labbra sul tessuto di quest'ultimo.

"Mhm-... Ancora?" sussurrai impercettibilmente mentre asciugavo col palmo della mano il disastro che avevo rilasciato sulla federa.

"Non pensavo fossi così infantile, cara!"

Con un fulmineo spostamento del corpo, mi sedetti in preda al panico non appena sentii la voce familiare che aveva appena parlato riecheggiare nella mia camera.

"MA CHE TI SALTA IN MENTE, ALASTOR!?"

Il demone rise alla mia reazione, posizionando le sue mani sopra il suo microfono, usandolo come un bastone da passeggio.

"Sbaglio o, oggi dobbiamo andare a Cannibal Town, dolcezza?"

Oh Diavolo, l'avevo dimenticato...

Sospirai profondamente, piegandomi in avanti e portando le mie mani in fronte mentre mi cimentavo a fissare le coperte sotto i miei occhi.

"Dammi 10 minuti" sussurrai al demone cercando di trovare del tempo per cambiarmi, e magari fare pace col cervello convincendomi che non sarebbe accaduto nulla di male.

Suvvia, fino a poco tempo fa non mi facevo scrupoli ad uccidere, ed ora che sono arrivata all'Hazbin Hotel mi sono rammollita?

"Ti aspetterò di fronte al portone, Y/N. Che siano 10 minuti."

E così mi alzai dal letto per prepararmi all'imminente viaggio che avremmo affrontato.
.
.

Fu una delle mattine più intense della mia vita: in primo piano trovavamo il risveglio poco gradito offerto da Alastor; poi l'incredibile fortuna che ho avuto nel rovesciare l'ultimo flacone di profumo che avevo; per non parlare della mia sbadataggine nel scivolare su uno dei sacchetti del fast food della sera prima e per concludere, Nifty aveva vomitato sul pianerottolo, esattamente di fronte all'ultimo scalino delle scale!

Non ci fu il tempo di effettuare la colazione, poiché la fretta che mi mise Alastor fu decisamente invalidante.

"Cara, di questo passo arriveremo stanotte; e non credo che tu abbia intenzione di camminare per i vicoli bui di Cannibal Town sapendo di essere ad un passo dalla morte."

La voce fastidiosa del demone mi ricordava di affrettarmi, spingendomi a fare il tutto senza attenzione e procurandomi anche una piccola storta al ginocchio mentre tentavo di sorpassare la disgustosa pozza verde rigurgitata da Nifty.

In molti riposavano ancora nelle proprie stanze, perciò le uniche persone che vedemmo girovagare per l'hotel furono la piccola peccatrice nauseata; e Charlie, la solita ragazza modello.

"Ragazzi, siete sicuri di non aver bisogno di altro?" chiese lei preoccupata mentre ci accompagnava all'ingresso.

"Grazie principessa, ma non ce n'è alcun bisogno. Io e Y/N non tarderemo al ritorno di stasera, e immagino che la ragazza voglia sbrigarsi il più possibile" disse Alastor guardandomi dalla coda degli occhi.

Currucciai il viso; era come se il demone mi tenesse al guinzaglio: parlava per me, decideva al mio posto, si comportava quasi come se fosse mia madre ed era impossibile scollarselo di dosso!

𝐏𝐎𝐈𝐒𝐎𝐍 𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓 | AlastorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora