❝𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐕𝐈𝐈𝐈❞ | BlackDevil

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━━━━━━━| 𝐎𝐓𝐓𝐎 |━━━━━━━

Perchè sta parlando proprio a me!?

Il mio volto apprese un'espressione currucciata, inclinandosi alla ricerca di un senso a ciò che avevo appena sentito da parte del demone di fronte ai miei occhi, "Come prego?"

Asmodeus ridacchiò leggermente alla mia domanda, piegandosi in avanti e incrociando le braccia, "Fortunatamente non ricordi nulla!"

Ma di che diavolo sta parlando?

"Penso che tu abbia sbagliato persona" risposi lanciandogli un'occhiataccia mentre mi ponevo sulla difensiva.

Asmodeus mi guardò scuotendo leggermente la testa in segno di negazione, mantenendo un sorriso sul suo volto.

"Per il momento lasciamo stare, avremo modo di discuterne a breve. Piuttosto, Charlie Morningstar, come sta la figlia di Lucifero!?" chiese il lord chinandosi verso di essa, porgendosi in un inchino.

Charlie arrossì leggermente dall'imbarazzo, portandosi una mano dietro la nuca e ridendo dal nervosismo, "Eheh- b-bene grazie!"

Qualcuno in mezzo al gruppo tossì ironicamente; mi girai per identificare chi lo avesse fatto e riconobbi Lucifer.

Cazzo è vero! Avevamo il re dell'inferno con noi!

Alle volte per quant'è infantile me ne dimentico.

"Oh! Se non è Lucifer in persona!" esclamò Asmodeus sgranando gli occhi e allargando il proprio sorriso.

Lucifer sorrise di rimando, posizionando il braccio destro sul proprio fianco, affermando la sua posizione di re.

"Ora che ci faccio caso, è presente anche il demone della radio! Che visita gradita quest'oggi!", Asmodeus sembrava completamente estasiato dopo averci riconosciuto uno ad uno.

"Il piacere è tutto mio!" rispose Alastor inchinandosi accentuando il suo gesto, porgendosi una mano al petto.

"A-Allora! Di che voleva parlarci vostra altezza?" chiese Charlie tremolante mentre forzava un sorriso.

Asmodeus le diede un'occhiata veloce, per poi stendersi sul proprio divanetto e portarsi alla bocca una ciliegia dal vaso di frutta posizionato sul tavolo in mezzo a noi.

"Mah niente di che- chomp", cominciò il lord per poi leccarsi le dita sporche del succo della ciliegia, "Mi chiedevo se il tuo hotel potesse diventare un luogo di svago per la mia gente. Sai no, ormai sta facendo scalpore il tuo lavoro! Se potessimo collaborare faremo sicuramente un fottio di soldi!", e scoppiò in una grassa risata.

Charlie rimase immobile di fronte a lui, completamente basita dalla proposta di Asmodeus.

"Non credo che la signorina Charlie sia d'accordo!" puntualizzò Alastor, sembrando il solito ebete per colpa del suo sorriso.

Il lord si girò mostrando un'espressione fredda sul volto, osservando Alastor dritto negli occhi, "Non penso dovresti parlare al posto degli altri"

Alzai le sopracciglia e lanciai un'occhiata ad Alastor che era stato ammutolito da un lord in persona, che soddisfazione!

"N-Non è quello! È che uhm-!" cominciò la principessa Morningstar.

Vaggie la prese per una spalla, guardandola dritta negli occhi e scandendo le parole, "Niente canzoni Charlie"

"Canzoni?" chiese Lucifer guardando le due con un sopracciglio alzato.

"Purtroppo la ragazza è solita cantare in ogni situazione come se fosse un teatro del cazzo" sbruffò Husk rendendo evidente quanto non volesse essere lì presente.

𝐏𝐎𝐈𝐒𝐎𝐍 𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓 | AlastorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora