❝𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐗❞ | Rossi privilegi

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"Simpatico come sempre, assurdo." Vox fu il primo a rivolgere la parola al demone radio.

Io ero rimasta paralizzata con lo sguardo fisso su Alastor, ancora in preda allo shock di vederlo lì davanti ai miei occhi. Era vestito come quella mattina, con quel completo nero che gli donava perfettamente e quell'aria da stronzo che avrei voluto volentieri fargli ingoiare.

Con un agile gesto, il demone cervo si spostò di fronte a colui che lo aveva appena stuzzicato.
Vox fece un passo indietro, mostrando in volto un'espressione estremamente schifata, urlandogli addosso;

"Che cazzo fai!?"

Nel mentre, io e Valentino osservavamo la scena uno accanto all'altro, particolarmente confusi dall'intrusione del demone radio.

Che si trovasse già qui? O era una semplice copertura per introdursi nel nostro gruppetto?

"Che piacevole sorpresa trovarvi qui!" Alastor voltò il proprio sguardo su di noi, rimanendo immobile di fronte a Vox, "Non immaginavo di incontrarvi in un luogo del genere, solitamente bazzicate posticini leggermente diversi!", il demone ridacchiò al suo stesso commento, "O meglio, la piccola Y/N non si lascia trasportare così facilmente in queste situazioni..."

Assottigliai gli occhi, lanciandogli un'occhiataccia e cercando di capire nella mia testa dove stesse cercando di andare a parare.
Alastor si voltò nuovamente verso Vox, il quale realizzò ben presto che il demone radio si stava avvicinando pericolosamente.

Fece per spostarsi, ma il demone radio lo bloccò al muro.
"Vediamo un po' che cos'abbiamo qui..." sussurrò Alastor mentre le sue labbra chiudevano il suo sorriso a trentadue denti in una linea curva.

Vox aggrottò le sopracciglia, reprimendo il suo disgusto all'interno mentre notava lentamente le vere intenzioni di Alastor.
"Quale stecca mi consigliate? Non sono solito giocare a biliardo, ma immagino di poter migliorare!" chiese il demone mentre afferrava una delle aste attaccate al muro dietro la figura di Vox.

Ruotai gli occhi e sospirai alla scena imbarazzante che mi trovavo davanti. A quel tizio piaceva davvero tanto infastidire le persone; mi chiedevo se fosse stato così anche sulla vita terrena.

Valentino nel frattempo si era portato alle labbra un altro dei suoi disgustosi sigari; "Basta che passi del gesso sulla punta della stecca per renderla più gestibile durante i lanci, il resto è solo tecnica" affermò il demone violaceo mentre espirava fuori una nuvola di fumo.

"Ma stai scherzando!? Intendi davvero giocare con questo-..." Vox fece una pausa, dando una veloce occhiata al demone radio che nel mentre era rimasto immobile e sorridente davanti a noi, "...DEFICIENTE!?"

Alastor scoppiò in una risata, portando una mano sulla sua fronte e inclinando leggermente la testa, "Non ti ricordavo così fastidioso! Che peccato, sarà davvero divertente vederti fallire come una volta anche in questa semplice partita!"

Lo schermo di Vox si surriscaldò, dando uno spettacolo glitchato e facendo risuonare nella stanza delle piccole emissioni radio d'interferenze.
Alastor, esattamente nella posizione di poco prima, si godette la scena non proferendo parola.

Valentino si chinò poggiando i gomiti al tavolo da biliardo, non mostrando nessuna emozione in particolare e semplicemente aspettando di continuare la partita.

Sospirai, prendendo le redini della situazione e posando la stecca in verticale; "Se continuate così, l'unica cosa ad essere spaccata sarà la testa di ognuno di voi"

𝐏𝐎𝐈𝐒𝐎𝐍 𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓 | AlastorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora