Sapore di mare 🌊

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Shot

Con il corpo leggero a pancia in su in piscina immersa nella pace dei sensi con il l sole che riscalda la mia pelle assaporo le piccole gioie di questa mini vacanza.
Mi sto arrovellando il cervello così tanto che sento il rumore degli ingranaggi cigolare, ma niente! Nemmeno lo straccio di un idea sensata, tutto quello che avevo preparato per il suo compleanno è stato spazzato via da questo suo cambio rotta, ora devo trovare un modo per rendere quel giorno unico; sarei tentata di chiedere a quei ragazzi di ieri, mi sembravano sapere molte più cose di me sull'isola, ma non voglio monopolizzare la loro vacanza.
Oggi ho tutto il giorno per pensare e farmi venire un'idea.
Ripenso a stamattina. Quando siamo rimasti persi in noi, le labbra mi si incurvano all'insù spontanee, soffio fuori una lieve risata se ripenso al suo leggero mal di schiena, dopo aver dormito per terra. Ripenso alla pelle d'oca, ai sorrisi che mi hai regalato mentre lo osservavo, ai suoi polpastrelli sfiorarmi la pelle nuda, al dolce profumo sparso tra le lenzuola, quando ieri senza ragionare ancora bagnati dalla vasca, ci siamo rotolati li dentro, persi nei sensi ma col bisogno di imprimersi sottopelle abbiamo asciugato i nostri corpi nel volersi sotto le lenzuola.

Cullata da questo ondeggiare mi perdo in me.
Lenta note scorrono nelle cuffiette subacquee, ascolto The cinematic Orchestra- To Build a home. Inspiro intensamente e con un colpo di reni sprofondo verso il pavimento di questa piscina rannicchiandomi sott'acqua.
Lego le braccia intorno alle gambe portando le ginocchia al petto in questa accogliente apnea, alzo lo sguardo e osservo lo specchio tremante dell' acqua in superficie proteggere questo mio sordo spazio intimo d'improvvisata meditazione, dal mondo esterno.
Così lentamente rallento il respiro e anche il battito del mio cuore sembra quasi assopito da questa incredibile estasi;  libero.
Al contrario la mia mente si accende alla ricerca di ispirazione.
In questo stato di abbandono, sentendomi capace di instaurare un contatto con il mio io interiore e percepire il pieno dominio del mio corpo, tutto si intensifica:
Le sensazioni e le emozioni esplodono e tutti i nodi dei miei intricati pensieri si sciolgono; questa delicata meditazione mi insegna quindi a gestire al meglio le mie energie. Lentamente espiro e risveglio il mio corpo riportandolo a galla con una spinta.
Ritornata nella posizione iniziale, ritrovata la pace interiore e sono pronta ad affrontare al meglio questa giornata.

A pochi passi dal Konbini di ieri sera, spero di riuscire ad incontrare quel ragazzo.
Essendo un giovane cresciuto sull'isola credo possa essermi d'aiuto.
Lo trovo fuori dal konbini seduto sul tavolo basso, si gode il calore del sole, lo osservo invidiosa, io mi sarei già scottata ovunque, diventando un semaforo rossa; apre un occhio infastidito dalla mia ombra che coprendolo gli sta portando via la sua fonte di calore, ma non appena mi riconosce mi saluta con un ampio sorriso.
< La ragazza Idol!> Nel suo finto tono stupito, c'è una piccola punta di scherno per aver nascosto la mia identità il giorno prima, ma rimane affettuoso e cortese.
"Il nipote della signora konbini!" >Rispondo con lo stesso tono di finto entusiasmo per poi ridere con lui.
<Allora ragazza Idol, ti annoi ancora senza il tuo principe? Cosa ti porta nel nostro umile Konbini?> Chiede curioso
"In realtà un po' si. Un po' mi annoio. " Ammetto. "Però sono qui per altri motivi, avrei bisogno del tuo aiuto..."
Mi guarda incuriosito, ma mostra disponibilità.
"Tra qualche giorno sarà il suo compleanno e non conosco niente di quest'isola; cosa posso fare per rendere quel giorno speciale? Cosa fate qui per divertirvi?" Chiedo sconsolata e un filo di disperazione nella voce.
Mi guarda sorridente e mi dice:
< Noona fra 15 minuti stacco, poi sono tutto tuo! aspettami qui> mi indica il tavolo e rientra a servire alcuni clienti.

Kang non appena libero dal lavoro mi raggiunge, tira fuori delle mappe dell'isola, di attività di ogni genere e mi aiuta ad organizzare un perfetto un itinerario giornaliero. Una volta scelte le mete recupera le chiavi del suo motorino e mi accompagna a conoscere e prenotare varie escursioni ed attività in giro per l'isola.
Estasiata dal magico tour non mi rendo nemmeno più conto di dove mi stia portando, ci perdiamo tra negozi, tra paesaggi di mare e montagne, mi mostra persino degli scorci poco conosciuti dai turisti di questa splendida isola. Mi porta con sé a conoscere persone a lui fidate, dalla quale noleggiare e acquistare tutto il necessario per la giornata.

Approfitto della sua gentilezza per farmi portare sul set dove sta lavorando Joon con la scusa di far combaciare un noleggio tavole da surf e andare a sbirciare lo shooting sulla spiaggia di Hyeopjae.
Al nostro arrivo è impossibile trattenere lo stupore; rimango estasiata dalla bellezza che si scatena tutt'intorno a noi. La costa è molto ampia e spaziosa, ma principalmente costituita da rocce dal colore scuro quasi come carbone, che ospitano migliaia di quelle famose montagnette, creando contrasti incredibili con i colori del mare, sembrano delle folte ciglia scure che proteggono e circondano segretamente un'iride dalle ricche sfumature di azzurro, che confondono, i colori tra il cielo e il mare.
C'è anche del terreno sabbioso ma si estende per poco più di una cinquantina di metri, la sabbia come farina rimane morbida al tatto e di un bianco brillante ricorda molto le spiagge caraibiche. Circondata da un ambiente che sembra non aver subito l'influenza dell'uomo, pochi ristoranti e qualche resort, lasciano spazio alla fitta vegetazione riservando alla costa il suo carattere selvaggio e autentico.

Subito mi affretto a togliere le scarpe e sprofondare i piedi nella sabbia bianca, è una sensazione paradisiaca, volgo lo sguardo al mare protagonista un brillante colore smeraldo dalle acque cristalline. Camminando tra le persone che popolano questa spiaggia si può sentire la bellezza della natura e il canto del mare:
Il suono di risa e le onde che si infrangono contro gli scogli, il tutto illuminato dal sole alto.
Song Kang mi guida fino ad uno negozietto di tavole da surf.
Questa spiaggia ventosa e dalle acque non molto profonde è perfetta per praticare surf;  continuo a guardarmi intorno spaesata non vedendo la troupe;  rimango perplessa, avevano detto che avrebbero girato qui oggi, con i piedi seguo le impronte fresche di Song Kang così da non scottarmi i piedi, come una bambina che segue le impronte grandi del papà, guidata dal mio momento giocoso non mi accorgo nemmeno di essere arrivata, fino a quando non sbatto contro la schiena di Kang, alzo lo sguardo scusandomi impacciata.

Hurricane - Gunshot Vol.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora