Come puzzle

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Shot


I battiti in eccesso alterano la mia normale regolarità del ritmo cardiaco, causando la percezione di avere un nodo alla gola, le parole che ho appena udito scatenano in me un "tuffo al cuore".
La mia mano istintiva corre lungo il mio petto, i polpastrelli pulsano scossi da quel fremito, si imprimono sulla pelle per cercare di stringerlo per dargli conforto.
Il respiro si appesantisce e la confusione ormai regna sovrana nella mia testa.
Alzo lo sguardo che da odio muta in paura, sgrano gli occhi e nego frettolosa con la testa una supplica silenziosa, chiede a lui di non ammettere ad alta voce l'unica ipotesi che non ho mai voluto accettare:
<Per questo non ho mai avuto il coraggio di affrontarti. Ero perdutamente innamorato, mi sentivo in colpa per l'uomo che non ero riuscito ad essere e mi vergognavo troppo per chiederti di essere mia.>
In studio cala un silenzio inquietante.
Io aggrotto le sopracciglia incredula rimanendo pietrificata e infastidita dalle pesanti bugie insensate, che pronuncia immerse in copiose lacrime.

Ma che stai a dì, te sei fumato il cervello?!
<E dopo il tuo gesto che ha commosso tutto il mondo, è stato ancora peggio. Era colpa mia se Sandy aveva reagito così, l'avevo rifiutata e le avevo chiaramente detto quanto ti amavo nonostante non avrei mai avuto né il coraggio né l'intenzione di dichiararmi a te. Mi sarebbe bastato solo rimanerti accanto, perché per me eri inarrivabile e finché saresti esistita tu, io non avrei amato nessun altro!>
Un tonfo improvviso dentro il petto.
Non ho idea di come reagire! Mi limito ad osservare tutto lo studio intorno a me si muove a rallentatore, vedo occhi sgranati come i miei specchiarsi in volti stupefatti, vedo il presentatore passare un fazzoletto a Josh e parlare cercando di calmare quelle altre persone occupate a mimare gesti di scetticismo e incredulità ed altri più arrabbiati e violenti istigano la sottoscritta ad una mia reazione, ma io non sento alcun rumore.
Nelle mie orecchie sento come il rumore del motore di un aereo, che avviato è pronto per il decollo.
La mia faccia rimane la danza della riluttanza nel credere che tutto questo stia succedendo davvero. Riacquisto lucidità quando sento la voce del presentatore, chiedermi:
<Evelyn tutto bene? Sembravi un po' assorta nei pensieri, cosa intendi rispondere al povero Josh?>

Povero Josh??! Ma stiamo impazzendo come si è trasformato dal vile che abbandona l'amica nel "Povero Josh!"

Con un misto di emozioni contrastanti e tutto lo studio aspetta una mia reazione, mi appresto a ritornare con i piedi per terra.
"Ma io non sono un fantasma e non sono più la Eve dei tuoi ricordi! Anche se tu avessi semplicemente rifiutato Sandy lei avrebbe reagito nello stesso modo, la sua mente disturbata ha agito per sua decisione, tu non hai influenzato nulla. Non sentirti così importante!
Per quel che ne so, Sandy sono 7 anni che è detenuta in un ospedale psichiatrico, al processo, alla quale non ricordo di averti visto, un élite di psichiatri e professionisti hanno constatato le sue inclinazioni e i dichiarato suoi precedenti. Puoi anche tornare a respirare, non è stata colpa tua! Diciamo che non le stavo comunque simpatica anche prima del tuo arrivo nella sua vita. Non dubitare delle mie parole, me lo ha detto lei stessa che al contrario tuo, ha avuto la decenza di affrontarmi in passato."
La sua faccia è un misto di perplessità e sospetto, quasi affogo nel suo sconcerto. Ribalta di nuovo la situazione.
<Cosa devo fare per ottenere o il tuo perdono? Cos...> Josh si alza e si avvicina al mio divanetto per poi inginocchiarsi davanti a me, a testa bassa, davanti a tutto lo studio e il mondo, dichiarare:
< Ti chiedo scusa per non essere stato un uomo abbastanza coraggioso, sono bravo solo ad essere disperato, ma mi manchi, mi manca quello che eravamo>
Cerco di farlo rialzare imbarazzata, ma lui non smette di implorare il mio perdono.
< Amami ancora! Con quell'amore che mi puoi dare, giuro che mi basta anche il tuo...>
Lo fisso sconvolta, ma di che cazzo sta parlando?!
Ti sei fatto una canna prima di venire in studio?!

<Quello fraterno.> Tiro un sospiro di sollievo, mi sta facendo sudare, ragiono mentre placo il cuore che batte all'impazzata dallo spavento.

Questa intervista sta diventando un parto!
Stavamo rischiando che tutti i presenti fraintendessero, e giuro questa volta, non so come sarei riuscita a dare una spiegazione sensata a Joon.
<Ma ti prego liberami da questa prigionia! Non voglio più starti lontano! Eri sparita, ti ho trovato solo oggi.>
Mi guarda, i suoi occhi verdi leggermente gonfi e arrossati dal pianto sembrano ancora più luminosi, silenzioso implora la mia resa.
Approfitta della vicinanza per esibire il suo sguardo più avvilito, che lentamente si trasforma in speranzoso? Si avvicina intrappolando le mie mani poggiate sulle mie ginocchia e immobilizzando le mie gambe con il peso delle sue mani, si erge su di me, parla piano è estremamente delicato e ipnotico, in una folata di vento e rivedo il giovare Josh.
Guardo il pubblico vedo Guns alzarsi ed andarsene, cosa fai! No! Ti prego torna qui e vieni a salvarmi.
Lentamente ritorno lucida, riporto lo sguardo davanti a me sobbalzo rendendomi conto che Josh si trova ad un palmo dal mio profilo. Ero così concentrata a cercare il suo fantasma nei suoi occhi indecisa tra il cervello o il cuore, se cedere in nome al nostro lontano affetto, da non accorgermi della pericolosità della situazione creata, rimango pietrificata a tal punto da non riuscire più a muovermi.

Si sporge ancora più pericolosamente vicino al mio viso, soffia sulla mia pelle parole confuse:
<in realtà io...> Oddio! Ma che sta facendo?! Spaventata mi ritraggono il più possibile, facendo aderire il mio intero corpo allo schienale del divano < Non posso più aspettare... > Cerco con forza di alzare le mani e le ginocchia ma nulla lui le tiene inchiodate a terra, <C'è una cosa che desidererei fare...> Non starà mica per... da questa distanza riesco a specchiarmi nei suoi occhi ed ormai io non respiro più; potrei tirargli una testata, ma come mi giustificherei con il mondo intero? Ho già troppi Haters.
<Evelyn in realtà ancora io...> si avvicina troppo per i miei gusti.
Quando penso che mi stia per baciare... serrò gli occhi spaventata e indietreggiò con la testa voltata di lato, ma le sue labbra non sfiorano le mie.
bensì una mano alle mie spalle compare una figura.
Non vedo il proprietario di essa ma sento l'odore inconfondibile della sua pelle, alzo gli occhi e incontro due tizzoni antracite ardenti. Come lava rabbia incontenibile cola dal suo sguardo.
La mano di Joon che anteposta alle mie labbra fa da scudo alla mia bocca.

- Scusate se rovino il vostro momento romantico, ma questo bacio mi sembrava molto consenziente.
Ma soprattutto prima di baciare La mia Fidanzata Eve, devi passare sul mio cadavere stronzo!-
Salvata dalla meravigliosa gelosia di Joon, che intercede ogni suo intento e mi salva da una situazione critica, l'aria era diventata irrespirabile.
Con un sospiro di sollievo ringrazio l'amore della mia vita.
Anche se una volta incrociato il suo sguardo credo proprio che questa, non me la lascerà passare liscia.

Previsioni del meteo: per tutta la settimana si prevede pioggia intensa e temporali.



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안녕하세요' annyeonghaseyo 👋
Jagiya, anche questo capitolo vola via.
Spero che il capitolo ti sia piaciuto!
Non so voi ma ho temuto il peggio!
Ma questo non è il solito cliché!
La vita della nostra Eve è sempre imprevedibile come lei!
Che ne pensate di Josh?!
Josh, ma che combini!?

Eve doveva fregarsene e tirare la testata?
Meno male che è intervenuto Joon!
Lascia una stellina se ti ho rubato almeno un sorriso.
Attendo i vostri commenti

Saranghae (사랑해) ♡

Hurricane - Gunshot Vol.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora