qualcosa di speciale ♥

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Pov Shot

Dopo essere stata legata, imbavagliata e gettata nell'angolo angolo più buio e umido di una fredda cantina ed aver buttato via la chiave, come castigo dei miei errori, mi sono data una calmata!
... No scherzo!

Però poteva farlo, dico Guns...
Legarti e imbavagliarti. Ma questa è un altra storia...

L'irrazionale e inaspettato bacio di Joon, ha spento ogni mia collera come il soffio di una candela.
Ma che soddisfazione mi son tolta.
Dopo una settimana di occhi al cielo, sguardi nauseati, commenti piccati e antipatici, per non parlare dell'intrusione della scorsa notte, ho ceduto, credo che se avessi sopportato ancora tutto senza reagire, sarebbe stata un'incoerenza troppo grande che non sarei riuscita a giustificare al mio orgoglio.
Non giustifico mai, chi reagisce usando la violenza ma ho perso le staffe, tutte le emozioni delle ultime ore vorticavano in me, manovrata come un burattino da vertigini accecate dalla rabbia.
Ma nulla mi ha ripagato di più della soddisfazione data dalla verità svelata.
Non solo noi, ma bensì tutti i presenti ora, conoscono la sua vera natura. Perché si! Dopo che Guns è riuscito ad allontanarmi da lei, ha rivelato la sua vera essenza, lasciando cadere la maschera sbiadendo sempre di più a parole taglienti e gravi minacce, il ruolo da povera ragazzina viziata, svelando al mondo intero quanto in realtà lei sia una stratega velenosa.
E come tutti i nodi vengono al pettine, le stronze tornano a galla.
Lo strascico delle emozioni subite qualche ora prima, mi risveglia di soprassalto, con il cuore che martella nel petto, mi muovo alla ricerca d'aria, scostò appena le lenzuola ritrovandomi ancora avvolta nel tuo dolce abbraccio, la tua grande mano appoggiata sulla mia pancia mi trattiene a sé, ma madida di sudore decido di alzarmi per andare a togliere di dosso l'agitazione impregnata sulla pelle di questa notte travagliata.

Mi giro appena ad osservarlo, ancora tra le braccia di Morfeo, le mie labbra accennano un sorriso delicato, mentre silenziosamente mi dirigo verso il bagno.
Fitte fredde come un acquazzone estivo le goccioline di questa doccia rinfrescante solcano il mio corpo lavando via i segni indelebili di una notte popolata di nebbie e fantasmi, si mischiano a quelle calde e lente che scivolano estenuate dal mio viso; l'alternarsi del sonno frammentato a quello agitato, fino alla cosiddetta notte in bianco, questa notte porta il peso delle conseguenze delle mie scelte. Ringrazio mentalmente la dolcezza di Joon, da quando dormo al suo fianco, riesco a dormire almeno per qualche ora, sento sempre le sue grandi mani accarezzare delicatamente i miei capelli e avvicinare il mio corpo al suo in un rassicurante abbraccio, quando nel sono mi agito, incastra i nostri corpi come pezzi di puzzle, la sua tempra protettiva con la quale mi stringi nel combattere l'agitazione che disturba il sonno sfuggente, difendendo a spada tratta la mia quiete e il mio riposo.
Mi sento rinata, indosso una vestaglia e mi dirigo in cucina a preparare la colazione.
Attendo il suo risveglio appoggiata al tavolino dell'area relax ai piedi del grande letto, sorreggo la testa con la mano destra chiusa in un pugno e il gomito appoggiato alla tavola già apparecchiata con la colazione.
Probabilmente è l'intenso profumo di caffè che si propaga per la stanza a risvegliare i tuoi sensi, quando lo vedo rigirarsi riluttante tra fruscio delle lenzuola per poi infine sconfitto, sollevarsi appena sugli avambracci e mostrarsi a me; con i capelli in disordine che ricadono sul suo sguardo tenebroso come la notte, ancora stropicciato dal sonno, ti palesi a me visione erotica.
Un sorriso tiepido mi saluta, sul volto ancora leggermente intorpidito.
Il mio sguardo precipita dalle labbra sensuali e piene per ritrovarmi mai sazia del tuo corpo sento la gola arsa dalla sete dei tuoi baci.
Mio necessario opposto, crudele meraviglia, mi insegni che sulla terra esistono solo forme che si iniziano e si interrompono, che l'esistenza dell'uno è dettata dall'altro, ma solitarie come il calore e la neve. Così si sentono ora, le mie mani lontane dal tuo corpo. Un rauco buongiorno ancora intorpidito dal sonno mi risveglia dai sogni sotto le lenzuola che i miei occhi stanno dipingendo inseguendo audaci i tuoi movimenti, ripercorrono gli stessi sentieri della sorsa notte, riconoscono le linee del tuo corpo, le mie guance rosse come tizzoni ardenti raccontano ciò che desiderano.
Barcolli fino al mio fianco, guardando con stupore la tavola apparecchiata di prelibatezze che ho preparato, in perfetto stile coreano. Gliela presento.
"Sul menù speciale di oggi per il compleanno del mio bell'ottantenne, abbiamo: Riso bianco cotto al vapore, la zuppa e i vari banchan i contorni , ovviamente il kimchi come se piovesse e questi piattini alla sua destra, contengono il Galbi, che ho imparato essere costolette di maiale, immancabile tofu e questa meravigliosa Gyeranmari una sorta di frittatina arrotolata e ripiena, sulla quale avevo scritto Happy b-day con la salsa ma sta colando e ora sembra che ci sia scritto hofft b-jot. Ho preparato anche un paio di toast, perché non sapevo che colazione volessi."

Hurricane - Gunshot Vol.2Where stories live. Discover now