Fireworks Dangerous

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Shot


"MA CHE IDEA DI MERDA!''
Mi ritrovo a gridare ad alta voce, quando sento il mio piede frizionare sul terreno fangoso e per poco non cado per terra di faccia.
D'istinto mi aggrappo ad un albero vicino, con urgenza ma la sua corteccia mi regala delle piccole escoriazioni sulle dita.

Si. Ma vai a Lourdes e affoga nel "lago santo"
Espiro aria in modo esasperato, graffiando la gola con un rapido lamento che rimbomba nei sentieri bui e sinistri di questo bosco notturno.
Accogliente? Non credo proprio.
Non riesco a vedere nient'altro che il cielo stellato, tutto molto bello, non che io abbia paura, ma l'atmosfera da film horror, non rientra nella top ten della mia vacanza ideale.
In più aggiungiamo: la torcia sgangherata, i continui scricchiolii, i fruscii di piccoli animali che provengono più o meno da tutte le direzioni, che sono da far accapponare la pelle, il continuo insistere di rami nello sfiorare il mio corpo facendomi sobbalzare dallo spavento, gli sgambetti procurati delle radici sollevate degli alberi e la costante paura di morire nel buio cosmico, diciamo che non disegnano un paesaggio romantico; questa è vendetta, è puro odio.
Arrabbiata e con la voglia di cagarti nel portaombrelli, in un giorno di pioggia inveisco contro l'idea romantica e geniale di Guns.

Per completare il quadretto delle angosce, ho la perenne sensazione di non riuscire a vedere i pericoli, le tenebre circostanti ti danno la sensazione di essere in un luogo senza scampo e di non vedere l'ora di uscirne. Tanto valeva andare in un cimitero, almeno lì, non ci sarebbe stata anima viva.
Il tempo poi appare interminabile, sembra che non passi mai e che l'alba se mai arriverà, non porterà nulla di buono. Come se il giorno fosse destinato a rimanere buio.
Continuo a camminare a lungo per il bosco, ma ho la netta sensazione di aver perso il senso dell'orientamento. Sono abbastanza sicura di non sapere se si stia andando nella giusta direzione, demotivata mi sento in preda allo sconforto.
Cerco di non pensare ai mille rumori intorno a me e mi aggrappo all'ultimo briciolo di coraggio che mi è rimasto, a quelle piccole e poche sensazioni positive, tra i ricordi lontani, mi compiaccio del mio sarcasmo che non muore mai.
L'unica piccola gioia, almeno stasera c'è, ho messo le scarpe da tennis, altrimenti ora mi sarei trovata con qualche dito del piede in mano. Infatti. (Le ultime parole famose) Inciampo nell'ennesima radice.

E grido: "Ma che idea del cazzo Joon, perché?!"
Urlo per il bosco, ho perso tutta la pazienza, basta. Mi arrendo.
Ha riposto fiducia in una persona che si perde ancora, dopo 3 anni, vissuti in Accademia
Innervosita dalla situazione che non sembra avere né un senso logico, né motivazioni.
Guardo il cellulare, per fortuna la batteria è carica, riapro l'applicazione del GPS, ma la mia rabbia non scema, anzi cresce, il problema è che il maps in Corea fa schifo, we sciur Google, impegniamose un po' di più la prossima volta! cioè tu segui quella cazzo di freccetta blu per dieci venti minuti, poi la freccetta scompare rimane il tondo, che non ti indica più la strada e quando allarghi il percorso, scopri che stai camminando, in tutt'altra direzione e sei più vicino alla Russia che alla destinazione, scelta.
"Uff! Sai che c'è, forse è meglio se provo a chiamarlo..."
Credo sia l'unica alternativa, inutile fingere, metto da parte l'orgoglio e compongo il numero, ammetto di essermi ufficialmente persa. Anche se una strada è tutta dritta e tu ti perdi!
Si è tutta dritta, tra alberi tutti uguali, al buio! E io non vedo oltre il mio naso e come ciliegina sulla torta, mi scappa anche la pipì! Ma non voglio farmi trovare accovacciata mentre urino in un bosco, riserva naturale protetto dall'UE, i lupi potrebbero scambiare il tuo culo per la luna da quanto sei bianca.
Ok che fa curriculum nelle cose da raccontare agli amici, ma il mio curriculum ha già una ben vasta collezione di figure di merda, questa vorrei evitarla.
Aspetta lupi? Non ci sono animali feroci vero? Per te anche un coniglio, è classificato feroce
Il telefono squilla a vuoto, lui non risponde. Non capisco, il cellulare di Guns è ormai parte integrante del suo avambraccio, ma quando lo chiamo io; lui è in Canada e il suo telefono è in sud-Africa.
Mi siedo esausta, non posso far altro che aspettare, provo a contattare Matilda, intanto, aspetterò qui.
Seduta su una roccia qualsiasi. Ho paura che se continuassi a camminare mi troverebbero in Brasile..
Sono stanca, la caviglia duole, tanto prima o poi, qualcuno, si accorgerà della mia assenza.

Hurricane - Gunshot Vol.2Where stories live. Discover now