fulmini e saette ⚡

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Pov Gun

Calmo, osservo lo studio in movimento intorno a me, c'è molta frenesia, gente che viene e che va, i miei occhi vengono catturati dalla eua chioma rossa, osservo Eve parlare con alcuni membri dello staff, il suo sorriso illumina la stanza.
E' proprio bella, il mio uragano.
Mi prendo un po' di tempo per osservarla, ora che ho finalmente conosciuto la sua famiglia riesco a capire piùaspetti di lei
Devo francamente ammettere che la sua famiglia non abbia nulla di convenzionale. Un fratello esuberante dalla bocca larga ma dall'animo buono ed esilarante, una madre dall'apparenza ostica che in realtà si dimostra attenta. Non ha particolari legami con Eve ma quel che dice, non combacia con la realtà dei fatti. Lo dimostra il fatto che anche se non riesce ad avere attenzioni quotidiane nei confronti di Eve, resta una madre attenta, di certo goffa, ma non cattiva.
Lo ha dimostrato, quando ha specificato di sapere già molto di me attraverso il marito. Una presenza silenziosa, ma pur sempre una presenza, credo che Eve dovrebbe mettere da parte i rancori e apprezzare quel poco che ha. Suo padre invece si è dimostrato un orso a tutti gli effetti, anche se descritto come il genitore presente, in realtà risulta molto silenzioso e spigoloso, una presenza severa, al punto di essere convinto che tutti siano auto-efficienti.
Ha dimostrato che a modo suo ha sempre osservato tutto in silenzio e cercato di proteggerla in passato. E con questa sua accentuata predisposizione da dispotica, obbliga le persone intorno a lui a vivere una vita dimenticandosi che siamo comunque esseri umani e che gli esseri umani fanno quel che possono, compresi gli errori.
Questo pensieri mi lascia una sensazione un po' amara.
Immagino una Eve bambina che si prepara tutto da sola, da prima di andare a scuola, ogni movimento fino a fine giornata, che nonostante avesse il supporto di una famiglia vera, non credo abbia avuto un infanzia tanto diversa dalla mia.
Noi eravamo soli, ma eravamo in tanti.
Credo che da questo dipenda tutta l'ansia che si porta addosso.
Questo costante non sentirsi all'altezza o sotto esame, il dover riuscire da sola a cavarsela sempre, senza mostrare al mondo quanto sia difficile, come se la debolezza fosse surreale.
Quasi mi fa sentire fortunato ad avere il privilegio di vedere quando crolla, mi illude che sia la dimostrazione più potente della sua fiducia.
Sono sinceramente stupito dalla sua bizzarra famiglia; anche se lontana e un po' fuori dal comune, la invidio, me ne basterebbe anche una così, un po' sgangherata, ma pur sempre appartenenza.
In questi momenti vissuti così, Hyung mi manca sempre più. Oggi mi sei mancato tanto, dio solo sa, quanto ti sarebbe piaciuta Eve! E anche suo fratello, perchè no; sembrala tua reincarnazione, mandata da me per non dimenticarti mai, tu che eri così impulsivo ma sempre in buona fede, mi manca morire dal ridere, con te. Una nota di malinconia attraversa i miei occhi, che Eve coglie in hn istante il mio cambio umore, mi mima dal suo divanetto un " Tutto bene?", un filo di preoccupazione attraversa la sua fronte aggrottata lascia spiccare il volo a quei cieli blu incastonati sul suo viso, mi limito ad annuire epr tranquillizzarla, poi continuo ad osservare ogni suo movimento, la guardo mentre si arrotola una ciocca di capelli intorno al suo pallido dito, nervosa gioca con le punte, e come si perde nelle sue chiacchere interiori nell'attesa del nostro simpatico e per nulla atteso, ospite della giornata.

L'intervista non sviluppa novità, tutto molto piatto e ripetitivo, ne sono quasi annoiato.
L'unica cosa che turba la mia quiete, è che a prescindere dall'interlocutore, gli occhi di quel viscido I-noma 이 놈아 , sono sempre incollati alla sua figura.
Non sono nato ieri, so che genere di sguardo è quello; lui non ha rinunciato ancora a lei e non mi sembra intenzionato a farlo ora!
Mentre serro i pugni e mi mordo istintivo il lato del labbro inferiore, cambio posizione più di una volta agitato, con uno scarso tentativo di trattenermi nell'andare a dargli un pugno in faccia, per via della valanga di str*Nzate che sta rifilando da venti minuti a Eve.

Si dichiara per quello che è, un mezzo uomo, ma nonostante questo lui continua imperterrito a lanciare sguardi allusivi e frecciatine molto esplicite nella sua direzione; con la bocca esprime sofferenza, ma con i suoi occhi sporchi sono di tutt'altro avviso. Aish!
Nappeun nom 나쁜 놈 - (bastardo!)
Chiunque può vedere le sue reali intenzioni. Il suo corpo parla per lui e lui non fa nulla per nasconderlo.
La loro vicinanza inizia a infastidirmi davvero troppo, sento un peso appuntito all'altezza delle scapole, come se sulla mia schiena pendesse una spada pronta a conficcarsi tra di esse.
Sento l'irrefrenabile esigenza di intervenire, la loro vicinanza è troppo rischiosa.
Eve, ma che cazzo stai facendo?!
Sembra completamente persa nel ricordo lontano del suo sguardo.
Poi.
Un impercettibile smorfia di sforzo, è la rivelazione di quel che sta per accadere e capisco all'istante, non è che non stia tentando la fuga.
La scopro intrappolata tra le sue grinfie, non riuscire a liberare le mani dalla sua presa.
Gaesaekki 개새끼 -(fdp) !!!

Hurricane - Gunshot Vol.2Where stories live. Discover now