Complicazioni?!

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Shot


Quello che provo io non è importante... anzi, sto facendo di tutto per non ascoltare il mare in burrasca dentro che ho dentro!
Non posso negare che solo lo starti lontana, senza conoscere i tuoi turbamenti e senza nemmeno uno scontro effettivo mi stia facendo uscire di senno, forse anche tutto quello che sto architettando ha poco senso, ma in questo momento mi sembra la cosa più giusta da fare.
Sento di doverti dare del tempo e di averti deluso nuovamente e ormai troppo spesso mi ritrovo a chiudermi in me stessa e chiedermi quale possa essere il motivo della tua ostinazione nei miei confronti, tu che resti ostinato nonostante io sia un tale casino.
Ma poi ricordo a me stessa quanto io in realtà dipenda da te e dalle tue emozioni. 
Quanto il tuo umore influenzi il mio come la lune e il mare; e quanto bello e profondo sia il nostro amore, quindi volgo la mia mente ad altro per cercare di non soffrire ulteriormente.
Guardo i miei compagni di viaggio attraverso i finestrini delle loro macchine, immerse anche loro come me nell'oceano ferroso del traffico, mi distraggo dalle mie preoccupazioni immaginando la loro vita per non pensare alla mia.
Ammetto che questa non sia stata una delle mie idee migliori,  non che ne abbia mai avute, ma o la va o la spacca!
Apro leggermente il casco per non soffocare dal calore di questa giornata estiva, il vento anche se bollente accarezza la mia pelle dandomi tregua, ondeggio tra le automobili arrabbiate e ferme dal traffico intenso ormai da ore, posso addirittura sentire attraverso le spesse lamiere gli insulti che mi staranno tirando dietro, essendo loro bloccati e immobili da ore, mentre io allegramente sorpasso tutti guidata dalla voce grave di RM 'in Lonely': una canzone che non potrebbe essere più perfetta per descrivermi in questo momento.
Che immersa nell'immenso mare di mezzi di trasporto coreano mi sento persa e sola, senza di te.
Ricalco a voce forse un po' troppo alta le sue parole, tanto che, dei bambini in un'automobile vicina mi sorridono divertiti a causa del mio scarso coreano? ...Forse, ma molto più probabile sarà per la voce da cornacchia che mi ritrovo quando canto.
Smettila prima che chiamino i pompieri: dicendo di aver sentito le grida agonizzanti di una vecchietta bloccata in qualche incidente stradale. 

La musica diviene flebile rimbomba sempre meno nel casco quasi attenuandosi; placa la mia repentina la velocità della quale segue sbrigativo in contemporanea il battito del mio cuore, mentre la vista viene appagata alla visione di quel cartello stradale verde con la scritta bianca e luminosa che anticipa finalmente il mio arrivo a destinazione.
In poco meno di 3 ore esatte, probabilmente con qualche punto in meno sulla patente e qualche multa per eccesso di velocità, eccomi qui: sono arrivata a Bucheon, col cuore che mi pulsa persino nei polpastrelli delle dita ormai stanche.

Rallento la mia corsa, con la mano destra accarezzo il serbatoio della mia fedelissima Harley che anche oggi, come altri giorni non delude le mie aspettative.
Era da tempo che non sentivo l'adrenalina cavalcarmi le ossa mossa dai brividi della velocità, ho guidato fin qui tanto tesa e angosciata che mi fanno male le mani, la gola e perfino le gambe.
E il culo, perchè tutti parlano dell'adrenalina ma del mal di culo non te lo spiega nessuno che già dopo due ore si addormenta e li vedi a bordo strada i motociclisti che si massaggiano prendendosi a pugni gambe e chiappe! 
Il mal di gola è dovuto al mio immancabile caratteraccio; non credo di aver mai gridato tanto in vita mia; una parte di me era così accecata dal desiderio riuscire a scappare da quell'inferno bollente di ferro e odore di gasolio e l'altra era così in collera contro gli automobilisti che continuamente mi tagliavano la strada non vedendomi arrivare, che per un momento ho creduto di esser tornata in America in mezzo a quel traffico caotico e maleducato.

E invece no! Oggi era solo il festival dei guidatori di merda!

Tiro un sospiro un po' di sconforto si cela sul mio viso, facciamo sì che ne sia valsa la pena!.
Furtiva e con il viso parzialmente protetto dal casco quasi mi sembra di rubare con lo sguardo scorci di ricordi persi nel paesaggio circostante, ma il mio tentativo di cercare di orientarmi non sembra stia dando frutti. Proseguo cercando di lottare contro lo sconforto, perseguendo le stradine casuali che portano dalla stazione in quella che presumo sia la direzione di quel famoso appartamento, ma credo fortemente di essermi persa.
Mi fermo sul ciglio della strada sotto degli alberi disposti in fila indiana, alla ricerca di sollievo questo caldo torrido sta consumando tutte le mie speranze, rimango in sella osservando tutto quel che mi circonda.
Posso facilmente intuire di essere ancora un po' fuori rispetto al centro città, in questa zona c'è prevalenza erbosa, un'immenso parco rigoglioso si estende davanti a me, ed essendo vicino ad uno dei tanti corsi d'acqua che attraversano la città, posso notarvi al suo interno numerose famiglie accorse a rubare aria fresca in questo piccolo paradiso verdeggiante.

Hurricane - Gunshot Vol.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora