Abbraccia questa libertà

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Guns

La aiuto a salire sul van che ci attende all'uscita dello Studios, nuotando in un bagno di folla come da aspettative, tra la calca di giornalisti sorpresi che lo accerchiano agitati, e solo dopo esserci accomodati finalmente al suo interno, la mia piccola grande donna sprofonda tra le mie braccia.
Questa nostra lontananza tace di esistere lasciando spazio alla nostra esistenza, l'essere noi.
Le accarezzo la testa giocando con qualche suo indomabile spirale profumato e mi perdo nell'osservarti.
Il tuo sguardo stanco ha ritrovato la pace, osservo come ti abbandoni stretta contro il mio petto ancora leggermente agitato dalle emozioni, tu respiri calma cullata dal mio soffice e dolce abbraccio.
Repentina si tira leggermente su, creano un leggero divario tra di noi, riesco chiaramente a percepire come il tuo sguardo accarezza il mio viso, occhi attenti accompagnati da una delicata gentilezza, che sbircio con la coda dell'occhio trovandoti completamente assorta.
Conosco bene questi occhi, sono ricolmi di gratitudine. Occhi dalla quale straborda il tuo amore per me. Mentre i miei ancora irrequieti non riescono a sostenere quello sguardo devoto, vigliacchi voltano all'esterno imprimendo ogni centimetro del mondo continuando a vagare persi nel paesaggio fuori da questo claustrofobico van.
Non guardo niente in particolare, ne approfitto soltanto per mettere in ordine i pensieri.

"E' fatta!" Esclama soddisfatta. "Ancora non mi sembra vero che io sia riuscita a buttare fiori tutto! Oddio, è tutto così surreale! Mi sento come se avessi perso addirittura peso! Una leggerezza... Aww." poi si sbilancia leggermente, il suo tono incredulo muta in eccitazione.
"Ti rendi conto di cosa è successo lì dentro??
Non me lo aspettavo proprio! Ero pronta ad affrontare una guerra e invece, forse ne uscirò persino vincitrice! Però, abbiamo lasciato tutti li così...
Senza salutare come si deve, o meglio, come prevede la compostezza coreana.
Non ci staranno mica aspettando, vero?"
Ne parla entusiasta, con lo sguardo che vaga sul mio viso alla ricerca di conferme, impegnata a destreggiarsi tra le sue e le mie emozioni contrastanti catturata e divertita dalle troppe preoccupazioni.
Le regalo un sorriso rassicurante, le rispondo semplicemente facendo spallucce.
Le mie preoccupazioni per ora sono altre, non voglio vederla un altra volta affrontare tutto questo; le passo un fazzoletto di stoffa sulla fronte asciugandole i residui lasciati dalle tracce dell'agitazione appena subita.
Ancora leggermente sudata dallo sforzo emotivo, non posso far altro che prendermi cura di te, più tardi le lascerò il tempo per approfittare delle comodità dell'aereo per darsi una rinfrescata.

Scomposta si sporge nuovamente verso di me, guarda fuori dal mio finestrino e mi lascia un bacio sulla guancia.
Perso nell'osservarti a questa poca distanza mi rendo conto di quanto tu sia semplice ed espressiva, i tuoi pensieri esposti e sinceri sono alla portata di tutti.
Mi soffermo su quella comica rughetta d'espressione che le si forma quando la confusione prende il sopravvento.
Mi strappa un sorriso alleggerendo i miei crucci, mi ridesta dai miei bui pensieri chiedendomi:
"Ma... questa non è la strada per tornare alla base!? Dove stiamo andando?" Insiste.
Attenta, curiosa e cagacazzo!
Farle una sorpresa si sta rivelando un'impresa titanica, cerco di divagare, mi limito a scuotere la testa fingendo di non capire cosa lei possa intendere, ed al contrario delle mie aspettative non persiste; probabilmente stanca e fiduciosa semplicemente si ritrae sedendosi più composta lasciandosi sprofondare rilassata sullo schienale del suo posto d'auto, fino ad assopirsi stremata.

Arrivati all'aeroporto il Van ci trasporta fino ai piedi del velivolo.
La osservo come respira profondamente, persa nei suoi sogni dove spero abbia raggiunto il suo inarrivabile lieto fine.
Dopo una giornata così pesante si meriterebbe un Happy Ending.
La sollevo delicatamente prendendola tra le mie braccia, cercando di non svegliarla, anche se so perfettamente che forse, ci vorrebbe il frastuono di una banda di paese per riuscire a risvegliarla, perché una volta addormentata sembra aver perso i sensi.
Tutto è finalmente pronto; non dobbiamo fare code inutili e controlli di sicurezza, voleremo con la linea privata gentilmente offerta della mia agenzia, che possiede una linea di jet privati, posti all'utilizzo del trasporto dei propri attori e idol.
Oggi viaggeremo con un Bombardier Challenger 350, quindi non vedo la necessità di svegliarla fino al momento del decollo.

Hurricane - Gunshot Vol.2Where stories live. Discover now