Una Nuova, Piccola Creatura

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"JAMES POTTER!"
L'urlo proveniente dalla cucina riuscì nonostante la distanza ad assordare il povero ragazzo. Nonostante James amasse alla follia la sua fidanzata, dovette ammettere che aveva un'ugola niente male!
Per evitare altri urli spaccatimpani Potter scese le scale con estrema lentezza, tentando di guadagnare tempo. Arrivato al piano di sotto trovò Lily, la sua fidanzata, seduta su una sedia, Sirius, il suo migliore amico nonché fratello stravaccato sul tavolo da pranzo e Remus e Peter dietro di essi, in evidente imbarazzo.
James sorrise. Le persone che amava di più erano tutte davanti a lui, anche se non propriamente sorridenti.
Lily aveva l'aria di poterlo fulminare con uno sguardo e Sirius aveva una faccia idiota, del tipo "eh-no-caro-ramoso-la-fidanzatina-non-si-fa-aspettare".
"Lily, stella del mio cuore, io.." tentò James.
"ZITTO!" Lo zittí la fidanzata che subito dopo inalberò la più cucciolosa espressione di scusa della storia, forse oltre a quella di Sirius quando aveva tentato di mandarlo in giro per il castello con solo un paio di mutande addosso e un "turbante dell'invisibilitá" in testa.
"Lily, che succede?" Si agitò il ragazzo premuroso.
"Devo dirvi una cosa. Io.. io.." la ragazza non riuscì a continuare, perché le sue parole furono interrotte da un pianto a dirotto.
"Dimmi, amore." Le mormorò James all'orecchio.
"Sì, dimmi -ammmmore- possibilmente prima che il gufo mi muoia di vecchiaia." Lo schernì Sirius con un ghigno.
"Sirius!" Lo rimproverò Remus. "Ma non vedi in che stato è?"
"Che palle che sei Lunastorta, stavo cercando di sdrammatizzare!" Si lamentò il moro.
Un singhiozzo particolarmente sonoro di Lily interruppe il battibecco. Approfittando dell'occasionale momento di silenzio la ragazza si schiarì la voce e mormorò:"Sono incinta."
James non aveva mai urlato così forte in vita sua. Neanche quando aveva visto per la prima volta Remus trasformarsi. O quando aveva fatto irruzione nell'aula sbagliata trovandosi davanti la McGranitt che si cambiava la veste.
"Probabilmente in Ucraina non ti hanno sentito, Ramoso." Commentò Sirius sempre ghignando.
"Lily.. io.. quando.. dove.. ero sicuro di.. ma se vuoi.." balbettò James in preda al panico mentre Black con un'abile balzo scendeva dal tavolo.
Sirius si inginocchiò davanti a Lily e le appoggiò una mano sulla spalla con fare fraterno. "A che settimana sei?"
"A.. alla quinta."
James emise uno squittio terrorizzato.
A quel punto intervenne Codaliscia, l'unico che non aveva ancora parlato. "Ma.. ma è magnifico, Lily!"
Il silenzio piombò sulla sala. Subito interrotto dalla risata simile a un latrato di Sirius. "MA CERTO CHE È MAGNIFICO, SANTO GODRIC!"
L'aria nella stanza si rilassò, e persino James emise un sorriso stiracchiato.
Lily interruppe le risate e i sorrisi con la frase classica per una neomamma.
"Ho paura di non essere una buona madre."
Peter cadde dalla sedia.
Remus spalancò la bocca.
Sirius, invece, scoppiò a ridere. Il fedele Felpato che aveva la straordinaria capacità di tirare su il morale a tutti, sempre.
"Non è di te che ci dobbiamo preoccupare, ma di Ramoso. Lunastorta, chiudi quella bocca che mi sembri un tricheco."
Le risate invasero ancora una volta la sala da pranzo dei Potter, stavolta anche quella della donna.
A zittire tutti fu questa volta James che esordì con un colpetto di tosse degno della Umbridge.
"Lily, sarai una madre fantastica. Avrai sicuramente dei difetti, ma i pregi saranno sempre di più.
Ha ragione felpato. Io non sarò un bravo padre. Non.. non sono in grado di accudire un bambino, non so come si cambi un pannolino e non ho idea di come giocare con lui. Non ho mai fatto da baby sitter per qualcuno, figuriamoci per mio figlio."
Ci fu un attimo di silenzio assoluto, poi le voci invasero la stanza.
"James, non dire così.."
"Ramoso, e quella volta che abbiamo accudito Dora?"
"Ma.. ma.. James.."
"MA NON DIRE CAZZATE, RAMOSO!"
Se avete pensato "Sirius" allora avete imparato.
Non so se quel giorno era particolarmente su di giri, fatto sta che di alzò di scatto dalla sedia e spiccò una corsa verso il suo migliore amico, travolgendolo in un abbraccio spacca-ossa.
E qui accadde la cosa più strana di tutte.
Lily rivelò che era soltanto uno scherzo?
Gli alieni rapirono Codaliscia?
Remus si trasformò in una triglia gigante al forno?
No, niente di tutto questo.
Sirius scoppiò a piangere.
Alcuni di voi diranno "e allora?"
E allora, miei cari signori, non avete capito niente del personaggio di Felpato. Pertanto vi consiglio di chiudere il racconto e mettervi il cuore in pace.
Se invece avete pensato cose tipo "WHAT?!" "No Maria io esco." "PORCO SALAZAR." siete sulla buona strada.
Sirius non aveva MAI pianto davanti a così tanta gente, e soprattutto mai così forte.
Si accasciò contro la spalla del suo migliore amico e pianse. Pianse tutte le sue lacrime, di gioia, di paura, di stupore.
E adesso voi vi aspettate che dica qualcosa di commovente del tipo "posso essere il testimone?" O "Non piangere, fratello. Andrà tutto bene." o altro. Dico bene?
E INVECE NO!
Perché Sirius, anche se in lacrime, era pur sempre Sirius. Così disse:"Vorrei che si chiamasse asdrubale, come il mio prozio morto a 34 anni per infezione al deretano."
"Ma vaffanculo, Felpato."

Una Nuova Vita ~ I MalandriniWhere stories live. Discover now