I giochi della morte pt. 2

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No.
No, no, no.
Lily non può essere morta.
Sento qualcuno gridare, finché mi accorgo che sono io.
Severus, di fianco a me, è pallido come un fantasma e trema come una foglia secca pronta a cadere, in autunno.
Un'ondata di freddo mi travolge e le gambe mi cedono, cado in ginocchio accanto a lei.
Accanto alla donna che ho sempre amato. E che ora non c'è più.
Le lacrime mi scorrono lungo il viso, lacrime calde e salate. Lacrime di dolore, per qualcosa di irreversibile. Non si può tornare indietro. Lei è morta e non tornerà più.
Apro la bocca e urlo, urlo fino a non avere più voce, fino a scorticarmi le corde vocali, fino a morire. Voglio solo stare insieme a lei.
Sento dei passi veloci. Vengono verso di me.
No, non voglio che nessuno venga ad aiutarmi. Non voglio che qualcuno mi dica che andrà tutto bene. Perché niente andrà bene, se io non sono con lei.
Severus cade in ginocchio accanto a me e le accarezza dolcemente i capelli, mentre lacrime silenziose solcano le sue guance. In circostanze normali lo allontanerei, ma ha il diritto di stare qui. Sono stati amici per tanti anni, dopotutto.
Le prendo una mano. È ancora calda.
Troppo da sopportare. Non ce la faccio più.
"James!"
Una voce mi rimbomba nella testa. La SUA voce.
Non è possibile. Lei è qui accanto a me, morta. Ma è anche di fronte a me, pallida e sudata, che mi scuote per una spalla.
Impossibile.
Sirius arriva correndo a rotta di collo, subito seguito dai miei amici.
Peter, Remus, Marlene, Emmeline, Tonks. Tutti loro mi guardano singhiozzare sul cadavere di Lily.
Ma Lily è anche qui accanto a me.
Come è possibile?
Severus ora è in piedi, con la bacchetta sguainata.
"Riddikulus!"
Il cadavere di mia moglie non c'è più. Ora c'è un enorme fantasma che inciampa nel suo stesso lenzuolo. Piton ride, ride di gusto, di sollievo, e di fronte a me non c'è più niente.
Era solo un molliccio.
Alzo gli occhi, tremante. Mia moglie è lì che mi guarda, con i suoi occhi verde smeraldo. Sta piangendo anche lei.
Scatto in piedi e la abbraccio.
Un abbraccio caldo e pieno d'amore. L'abbraccio migliore del mondo. Perché quando credevo di averla persa è tornata da me. Viva e vegeta.
Si stacca e mi guarda. Sorride. Il sorriso più bello della terra.
Va da Severus e abbraccia anche lui.
Io intanto sposto lo sguardo sul mio migliore amico.
Si tiene per mano con Marlene e ha le lacrime agli occhi, come un bambino che viene a sapere che la fatina dei denti non esiste.
Scatta in avanti e mi abbraccia, trascinando nell'abbraccio anche Marlene. Remus e Peter si uniscono a noi, seguiti da Emmeline e Tonks.
"Non voglio vederti così mai più, Ramoso."
Io per tutta risposta annuisco. Le lacrime non smettono di sgorgare dai miei occhi, e questo è un problema, perché il gioco sta continuando e in questo momento, degli studenti potrebbero essere in pericolo, magari minacciati da altri più grandi. Ma non m'importa. Voglio solo che Lily stia bene.
"Ma lei sta bene." Mi dice una vocina nella testa pericolosamente simile a quella di Remus.
In quel momento arriva di corsa la McGranitt. Non pensavo che la vecchia professoressa di trasfigurazione fosse capace di correre.
"Ma che diamine... Santo cielo, Potter!"
Tento di calmare le lacrime, ma l'unico risultato che ottengo è quello di farle aumentare.
Non capisco che mi succede.
Un singhiozzo particolarmente sonoro mi fa sobbalzare, e finisco addosso a Severus.
E qui succede la cosa più strana di tutte.
Lo abbraccio.
Lo abbraccio e piango anche sulla sua spalla.
Una persona che ho odiato per dieci anni adesso mi sostiene e mi consola.
Roba da manicomio.
Stupisco tutti scoppiando a ridere.
"SONO UNO SCEMO!"
Mi aspetto che dicano cose tipo "ma no", "figurati", "l'avrei fatto anche io al posto tuo" e altro, invece come al solito se ne esce Sirius con le sue frasi assurde.
"Sì, lo sei."
"Ma insomma!" Sbotta la McGranitt. "Volete spiegarmi che diamine succede?!"
Non so che cavolo mi prende, ma parto in quarta e la abbraccio. "Le voglio bene, professoressa!"
Lei è sorpresa, non sa che fare. Ricambia l'abbraccio e mi batte dei piccoli colpi sulla schiena.
Sì. Sono decisamente uno scemo.

...

Devo vincere questo gioco.
Lo devo a James, che è impazzito completamente quando ha visto un molliccio prendere la forma della sua quasi-moglie morta stecchita.
Lo devo a Lily, che ha visto James impazzire per lei.
Lo devo a Marlene, che conta su di me.
Lo devo a Peter e e Remus, perché sanno che anche se prenderò una sola caramella, la condividerò con loro.
Lo devo a Tonks e a Emmeline, perché ormai fanno parte della famiglia.
Lo devo a Severus, che anche se ci siamo odiati per dieci anni, non mi ha ancora fatto fuori. Il che è una buona cosa.
Santi numi, ma guarda dove mette i piedi 'sto qui?!
Un Tassorosso mi viene addosso praticamente correndo.
"Chiedo scusa. Penso di aver trovato Silente!" Mi urla dietro. Poi riparte per la sua strada.
Ormai tutti i professori sono stati trovati da un pezzo.
La maggior parte li ha scovati il mio gruppo, grazie alla tattica di spiare i prefetti e i capiscuola, che ovviamente sanno dove sono i nascondigli. È veramente intelligente quel Michael Baston, davvero notevole.
Adesso tutta la scuola è in subbuglio.
Ogni tre per due questi si illudono di aver trovato Silente.
Illusi.
A dire il vero, neanche noi siamo sulla buona strada, ma questo non importa.
Ogni ora la voce del preside si diffonde per tutta la scuola e ci dà degli indizi su dove si trova.
Dovrebbe arrivarne un altro a momenti.
"STUDENTI!"
Tutti si zittiscono per non perdersi neanche una parola.
"FINORA SIETE IN ALTO MARE. PERCIÒ, ECCO UN ALTRO CONSIGLIO. LA MIA STANZA È EVIDENTE, MA ALLO STESSO TEMPO BEN NASCOSTA. TUTTO QUELLO CHE DESIDERO SARÀ ESAUDITO. SOLO SE DESIDERATE VERAMENTE TROVARMI LO FARETE. BUONA CACCIA."
Tutti tacciono.
Non hanno idea idea di dove andare.
Ma io sì.
"Seguitemi tutti. Di corsa." Ordino.
Tutti cominciano a correre dietro di me. Un casino infernale.
"No, no, no. Ragazzi, così non va. Ci scopriranno. Tanto vale far vincere gli altri. Facciamo così. Io prendo una scorciatoia, voi andate con calma fino al settimo piano. Non fate rumore, okay?"
I ragazzi annuiscono.
"Sii prudente." Mi dice Marlene. Solo il suo sorriso mi manda nel pallone, e per un attimo dimentico tutto, la gara, Silente... Vedo solo il suo sorriso.
Poi mi riprendo.
"Okay."
E parto di corsa.

Arrivo al settimo piano e lo trovo deserto. Che ignoranti, questi ragazzi. Non conoscono neanche la Stanza delle Necessità.
Cammino velocemente avanti e indietro, pensando intensamente.
Ho bisogno di trovare Silente, ho bisogno di trovare Silente, ho bisogno di trovare Silente...
Ed ecco che una porta mi compare davanti.
Ho vinto.
Varco un piccolo portone in legno, e mi ritrovo in un sontuoso salone decorato con drappi rossi e oro.
Tutti i professori sono riuniti intorno ad un tavolo, e il preside ne è capotavola.
"Signor Black. Dov'è il suo gruppo?"
"Dovrebbe arrivare a momenti."
Non ci posso credere. Ho vinto.
Il mio spirito di competizione esce fuori e ruggisce, festeggia.
Sento uno scalpiccio improvviso e tutti i ragazzi del mio gruppo entrano urlando.
Marlene corre da me e mi abbraccia.
"L'hai trovato! Come hai fatto?"
"Segreto professionale." Dico con un ghigno. Cascasse il mondo, non rivelerò mai il segreto della stanza. È solo mio e dei Malandrini. Ma che ho fatto per meritarmi degli amici così?
Forse perché ho vissuto per metà della mia vita con una megera racchia e serpeverde?
Probabile.
Mia madre non è proprio il massimo della simpatia.
"Complimenti. Ecco a voi tutte le caramelle che desiderate." Dice il preside mentre una montagna di dolciumi gli compare al fianco.
Caspita, neanche Peter riuscirebbe a mangiare tutti quei dolci.
Meglio così, più dolci per me.

...

Tutta la scuola sta festeggiando Sirius e il suo gruppo, e a malincuore devo dire che se lo meritano.
Non mi sarebbe mai venuto in mente di guardare nella stanza delle necessità.
Emmeline è in mezzo a un gruppo di studenti festanti, così mi alzo e mi unisco a lei.
È così bella quando sorride.
Due fossette le si formano sulle guance e i suoi occhi si illuminano, come quelli di un bambino il giorno di Natale.
Vedo qualche metro più in là James e Sirius scambiarsi un cinque sotto lo sguardo esasperato di Lily e Remus.
Chissà che hanno combinato questa volta.
Sapete che vi dico?
Gli voglio troppo bene.
A tutti loro.
Sono la mia famiglia, e non li tradirei per nulla al mondo.
Grazie, Malandrini.

NdA
VISTO CHE LILY NON ERA MORTAAAA:)
Due capitoli in una sera, amatemi.
Vero che mi lasciate una recensione? Please:)
Graaaazie:D
Vi voglio bene assai*^*
xxPadfooTxx

Una Nuova Vita ~ I MalandriniWhere stories live. Discover now