Proposte e Patronus

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Circa un mese dopo la famosa gita ad Hogwarts, in casa Potter si respirava ansia pura. Colpa di una sola persona.
James.
"Voglio chiederle di sposarmi."
"Oh Dio, Ramoso! E che aspetti a chiederglielo?" L'unico a saperlo era Sirius, che al contrario del fratello era calmissimo.
"La fai facile, tu."
"Eh certo! Cenetta romantica da qualche parte, poi cominciate a farvi le coccoline" e lì fece una faccia davvero terrificante, "tiri fuori quell'anello e glielo chiedi. Ci vuole così tanto?"
"Certo che ci vuole tanto!"
"E perché, di grazia?"
"Intanto è un grande passo. Poi lo sai che quando sono agitato faccio cacchiate e vado nel pallone. Ho paura che mi dica di no! Lo trovi semplice?"
"Sclerato."
"Menefreghista."
"Grazie."
"Grazie a te."
"Brutto..."
"MA TI SEMBRA IL CASO DI LITIGARE IN UN MOMENTO COME QUESTO?!" Urlò James a pieni polmoni.
"Che succede, amore?" Chiese Lily dal piano di sotto.
"Ooh, ti chiama amore! Che carini!" Lo schernì Sirius con un ghigno.
"Niente, amore." Rispose Ramoso.
"Adesso che andate d'accordo. Approfittane prima che ricominciate a litigare."
James gli scoccò un'occhiataccia, poi si mise a camminare avanti e indietro per la sua stanza.
"Porca miseria, per una volta hai ragione tu. Devo portarla ad una cenetta romantica. Ma dove?"
"Io il posto ce l'avrei. Tu occupati del vestito e gli anelli. Io penso alla location."
"Come parli? Mi sembri un babbano."
"Ehi! Parla per te, lurido cervide cornuto!"
"Non risponderò alle provocazioni."
"Lily ti sta mandando in pallone il tuo geniale cervello da malandrino, amico."
"È più importante lei di tutti gli scherzi del mondo."
"E le partite di Quidditch."
"Giusto, anche quelle."
"Quindi direi che è molto importante." Sirius si appoggiò al muro con fare disinvolto.
"La amo."
"Bene, questo sistema tutto." Disse sbrigativo Felpato. Dopodiché urlò a pieni polmoni:"LILYYY! JAMES DEVE CHIEDERTI UNA COSA!"
L'interessato sbiancò. "Ma sei scemo?"
"Domani sera andrà bene." Ragionò Sirius ad alta voce senza degnare l'amico di uno sguardo.
"ARRIVO AMORE! DAMMI UN SECONDO." Rispose la donna dal piano di sotto.
"Sirius, se ti prendo sei morto."
"Devo andare da Marlene. Ciao ciao." Felpato scosse la mano a mo' di saluto prima di smaterializzarsi.
"Cane schifoso." Borbottò il ragazzo prima di scendere da Lily.

"Allora, cosa mi devi dire?" Chiese la donna piena di entusiasmo.
"Vovelo... cioè volevo... chiederti se venivacencunnme."
"È?"
"Volevo chiederti se venivi a cena con me." Ripetè James con più calma.
"Oh, ma certo! Che idea carina! Grazie, amore. Devo subito andare a prendere un vestito! Andiamo?"
Il ragazzo fece per rispondere che aveva un impegno assolutamente non rimandabile, ma poi pensò all'avvertimento di Sirius.
Prima che ricominciate a litigare.
Forse, il giorno prima di chiederle di sposarla doveva farla contenta.
"Certo! Andiamo subito, allora!"

Girarono per i negozi babbani tutto il pomeriggio, comprando abiti per Lily.
Alla fine della giornata tornarono a casa trovando soltanto Remus e Peter che conversavano allegramente sul divano.
"Sirius?"
"È con Marlene, credo."
"Ehm... sì. Gli devo parlare, vado un attimo da lui. A dopo, amore." James baciò velocemente la fidanzata, poi si materializzò davanti alla casa di Marlene.
La porta era aperta. Bussò, ma non rispose nessuno così aprì lentamente la porta.
"C'è nessuno?"
Niente.
"Sirius?"
Il nulla.
Solo in quel momento James vide che le Converse nere di Sirius erano abbandonate in mezzo al salone insieme ad un paio di ballerine, che dovevano essere di Marlene. Facendo qualche altro passo in avanti, Ramoso notò una camicia da uomo buttata a caso sulle scale, come se si fosse di fretta.
"Sempre il solito." Disse tra sé e sé James mentre con un ghigno stampato in faccia usciva dalla porta.

...

"Allora, James, perché mi hai portata qui?"
La cenetta romantica era finita da un pezzo. Erano situati su una spiaggetta isolata, parecchio distante da Godric's Hollow ma non un problema per la materializzazione.
"Vieni." Ramoso prese per mano la fidanzata e la portò su un pontile. Il legno dei paletti era un po' marcio, ma non rischiava di crollare. Da quel punto si vedeva bene la luna calante sorgere lentamente sul profilo del mare.
"Lily." Cominciò il ragazzo. "Tu sei la cosa più bella che mi sia mai capitata. Ogni volta che mi guardi mi prende la tachicardia. Cioè, nel senso... Sei bellissima, e ogni volta che ti vedo mi emoziono da morire. Mi batte forte il cuore. Darei la mia vita per proteggerti, ti amo."
James si inginocchiò, e la donna si portò le mani alla bocca con gli occhi lucidi.
"Lily Evans..." Ramoso tirò fuori la scatola e la aprì, rivelando uno scintillante anello argentato. "Mi vuoi sposare?"

...

Sirius e Marlene si stavano rincorrendo per casa, il primo solamente in boxer, la seconda con una felpa enorme del suo ragazzo.
"Fermati, Black!"
"Potevi dirlo subito. Arrivooo!"
Felpato si girò di scatto e circondò i fianchi della donna con le braccia. "Sempre al tuo servizio."
"Dio, Black. Sei patetico."
"Anche tu sei patetica, con la mia felpa degli ACDC."
"E tu sei patetico a girare per casa mia con solo un paio di boxer addosso."
"Fai un po' tu..."
"Quello che facciamo noi ora non c'entra."
"Giusto. Piuttosto chissà come se la cava Ramoso."
"Mandagli un Patronus."
"Okay." Sirius si concentrò a fondo sulle notti di luna piena in compagnia dei suoi migliori amici. "Expecto Patronum." Dalla bacchetta fuoriuscì un alone argentato, ma del cane nessuna traccia.
"A cosa hai pensato?"
"Alle notti di luna piena con i ragazzi."
"Beh, non è bastato. Probabilmente c'è un altro ricordo felice più potente di questo."
Felpato capì al volo.
Pensò a quando si era fidanzato con Marlene ad Hogwarts, il loro primo bacio, il loro primo "ti amo", la loro prima volta. "Expexto Patronum."
Un cane argentato balzò fuori dalla bacchetta, e Sirius disse quel breve messaggio per James.
"Ehi, amico. Spero di non disturbarti. Volevo solo sapere com'era andata, avvisami. Io sono con Marlene. A presto."
La donna osservò il cane nero scodinzolare e sfrecciare via nella notte. "Felpato, eh?"
"Già..."
"A cosa hai pensato?"
"A noi."
Marlene sorrise.
"E il tuo?"
"Un'aquila. Guarda."
La ragazza pensò intensamente a ogni volta che fissava quegli occhi color tempesta. "Expecto Patronum."
Si aspettava la classica aquila in volo, ma non fu così.
Dalla bacchetta uscì una dolce cagnolina d'argento.

...

"È andata divinamente. Adesso stiamo facendo un bagno. Tu non esagerare con Marlene, e tira su quella camicia dalle scale. Stona con l'arredamento."
Dopo che il cervo d'argento fu ripartito nella notte, James appoggiò la sua bacchetta con cura sopra i vestiti e tornò in acqua da Lily.
"Di che camicia parli?"
"Volevo parlare con Sirius così sono entrato in casa di Marlene. E ho visto una camicia buttata lì sulle scale. Le scarpe erano abbandonate in salotto."
"Ah-aaah! Felpato colto in flagrante!" Rise Lily.
"Scommetto che ha usato il Muffliato."
Lily rise ancora più forte.
"Amore, non mi hai ancora fatto vedere il tuo Patronus!"
"È da un po' che non lo evoco. Prima era una volpe."
Lily, agguantata la bacchetta, pensò a tutti i bei momenti passati con la sua famiglia, con James e con Harry.
"Expecto Patronum."
Dalla bacchetta uscì un Patronus identico a quello di James, con l'unica differenza che il suo non aveva le corna.
Una cerva.

Una Nuova Vita ~ I MalandriniWhere stories live. Discover now