Natale tra lo smog

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"Amore, svegliati." La voce morbida di Marlene mi regala il risveglio più dolce di tutti.
Vorrei stare qui per sempre, con Marlene che mi tiene la mano e le calde coperte a scaldarmi...
Un attimo.
Questa non è la voce di mia moglie.
"JAMES!"
La risata scherzosa di James mi giunge alle orecchie subito seguita da quella profonda di Remus.
"Buon Natale, fratello."
"Buon Natale." Borbotto tentando di districare un braccio dal piumone aggrovigliato.
Quando riesco a liberarmi e a scendere dal letto, l'abbraccio di James mi coglie del tutto impreparato.
È qualcosa di caldo, che mi ricorda il calore del fuoco nel camino e l'amicizia che ci unisce da quando ci siamo conosciuti fino ad adesso, e oltre. Profuma di pergamena nuova.
Così ricambio l'abbraccio ancora più forte, trascinando dentro anche Remus.
"Grazie, ragazzi." Mormoro tentando di non masticare la maglietta di James mentre parlo.
Sento la guancia di Remus schiacciata contro la mia spalla tirarsi in un sorriso, e sento che Ramoso fa lo stesso a giudicare dallo sbuffo contento che emette.
Quando ci stacchiamo cominciamo a scendere le scale lentamente, con le braccia sopra le spalle del prossimo. Rischiamo anche di cadere, ad un certo punto.
Quando arriviamo in salotto, sani e salvi, una voce calda ma allo stesso tempo squillante perfora le mie membra fino ad arrivare al cervello, per stamparsi nella memoria e non staccarsi mai più.
"Sirius!" Marlene, quella vera, mi corre incontro dalla cucina con le braccia aperte.
Mi salta in braccio, sento la mia mano dietro il suo collo e in un attimo le mie labbra sono sulle sue.

Come al solito non ci capisco più niente.

Indietreggio velocemente, come se qualcuno mi stesse puntando convulsamente un giavellotto alla pancia, e le mie gambe urtano qualcosa, forse il bracciolo del divano.
Cado all'indietro e trascino Marlene con me, senza staccarmi mai da lei.
Mai.
"Ma che carini." Commenta James ghignando.
"Scommetto che è successo lo stesso con Lily." Ribatto io staccandomi lentamente da mia moglie ma mantenendo il contatto visivo.
Con la coda dell'occhio vedo che arrossisce, e posso ritenermi soddisfatto. Ti ho chiuso, Jamiuccio.
"Forse è meglio andare di là. Lily è completamente isterica." Suggerisce Marlene a bassa voce.
"Forse." Rispondo io con un sorriso.
"Già."
"Dovresti alzarti prima tu."
"Ma tu sei sopra di me." Osservo io.
"Giusto. Quindi dovrei alzarmi prima io?"
"Esatto."
Cavoli, questo ragionamento non fa una piega.
"E se non ne avessi voglia?" Mi domanda con un sorriso che vuol dire tante cose. Tante, tante cose.
"Non ti biasimo. Non tutte hanno l'occasione di stare sedute sul bassoventre di Sirius Black il giorno di Natale." Ribatto io con un ghigno.
Lei sbuffa, ma non dice niente.
Sa che ho ragione, ovvio.
Certo che potrei stare qui ad osservarla per ore.
I capelli biondi sparati sulle spalle, gli occhi azzurri, il naso all'insù...
"VENITE QUI, PER LA BARBA DI MERLINO!"
Marlene aveva ragione.
Lily è decisamente isterica.

Dieci minuti dopo siamo tutti radunati intorno all'albero gigante che abbiamo allestito (compresi Peter e Emmeline, che hanno scatenato la mia salva di commenti ironici e sarcastici).
Sono distratto quando gli altri aprono i loro regali. L'unico momento in cui riacquisto lucidità è quando Marls scarta la collana che le ho comprato io qualche settimana fa.
Quando tocca a me scarto con pazienza il maglione caldo di Lily, i dolci (una montagna intera) da Pete e Em, il giubbotto di pelle da Remus e Dora e infine un sonoro bacio sulla guancia da Harry che mi fa arrossire, e non poco.
Marlene mi regala un bracciale d'oro con dei motivi in bassorilievo di fiamme. Fantastico.
Ora manca solo James, che ha un sorrisetto furbo stampato in faccia.
Cattivi presagi incombono su di me, se Ramoso mette su quel sorriso.
"Il tuo regalo è fuori." Mi annuncia.
"Ma fa freddo!" Protesto io.
"Mettiti il maglione." Propone Lily sventolandomi davanti agli occhi una massa indistinta che poi riesco a mettere a fuoco come un maglione blu di lana.
Così inforco il caldo indumento e marcio in giardino impettito ma curioso di vedere cosa cavolo ha provocato quel sorriso sulla bocca di James.
All'inizio non vedo niente, poi un oggetto grande, protetto da una tela cerata, attira la mia attenzione.
Mi avvicino e alzo la tela slegando i fili.

Quello che trovo sotto mi lascia del tutto impreparato.

...

"CAZZO!"
Eccolo.
"CAZZO, CAZZO, CAZZO!"
Lily tappa le orecchie ad Harry mentre Marlene inarca un sopracciglio.
"Esattamente la reazione che mi aspettavo." Commento tranquillamente osservando l'orologio.
Cinque secondi dopo una furia entra in casa e in breve siamo già abbracciati per terra, in mezzo a carte di regalo e figurine delle cioccorane.
"Grazie." Mi sussurra all'orecchio.
"Non vorremo fare la fine di te e Marlene, spero." Ribatto.
"Ti piacerebbe, Ramoso?" Commenta lui sarcastico prima di alzarsi in piedi con uno scatto e porgermi la mano.
La afferro e mi tiro su.
"Insomma!" Sbotta Marlene irritata sventolando una mano davanti alla faccia. "Si può sapere cosa diavolo gli hai regalato?"
"Aspetta qui. James, controlla che non sbircino."
Prende la rincorsa e sale le scale a quattro a quattro.
Neanche cinque minuti dopo è di ritorno dalla camera.
Jeans e Converse con lui sono all'ordine del giorno, ma è sopra che è diverso.
Maglia nera di una qualche band rock, giubbotto di pelle aperto sul davanti. Guanti neri con i buchi per le dita.
Capelli pettinati con un'aria sbarazzina.
Questo è Sirius Black.
"Wow." È l'unica cosa che riesce a dire Marlene.
Lui le fa l'occhiolino prima di lanciarsi di nuovo fuori.
Ci accalchiamo contro le finestre giusto in tempo per vedere Sirius accendere la moto e partire a razzo per la stradina della nostra via.
Marlene è bianca come un cencio mentre guarda suo marito sgommare su e giù per la strada senza casco.
Oh, no. Così consumerà tutte le gomme!
Sospiro sconsolato chiudendo gli occhi, e quando li riapro vedo Sirius fare una terribile inversione a U e tornare indietro.
Lancia un urlo, un urlo di gioia. Un urlo di libertà.
Ho fatto sentire bene mio fratello per un'altra volta, e mentre questo pensiero si fa spazio dentro di me, una calda sensazione mi invade il petto all'altezza del cuore.

Dopo qualche altro giro e qualche altro abbraccio spacca-costole, è tempo di pranzare.

Perfetto, ho una certa fame.

...

Ho una moto.
Ho-una-moto.
È questo il mantra che mi ripeto dalla fine del pranzo, ormai concluso da un pezzo, standard abbastanza alti per un pranzo di Natale che di solito finisce alle cinque del pomeriggio.
Ora sono soltanto le quattro e mezza, e siamo tutti radunati in salotto compreso Regulus e Mocc- no, Severus.
Severus.
Lily tira fuori delle foto dal suo album personale, e qualcuno, quasi sempre io, racconto ciò che è accaduto in quelle circostanze.
Ho una moto.
"Qui è stato divertentissimo. Eravamo sulla sponda del lago nero, in una calda giornata estiva. Gli esami erano appena terminati, e io ho deciso di festeggiare l'evento..."
Pausa di tensione, giusto per incuriosire un po' i miei spettatori che si sporgono in avanti sulle poltrone per saperne di più, a parte il diretto interessato che sbuffa.
"Buttando James nel lago a bere un tè con la piovra gigante."
Tutta la sala scoppia in una sonora risata.
Quando tutte le risate si sono spente, Emmeline interrompe il silenzio camminando decisa verso il centro del salotto trascinando un Peter rosso come un pomodoro dietro di sé.
"Ho il piacere di annunciarvi..."
Pausa di tensione.
È una brava oratrice, quasi quanto me.
Quasi.
"Che io e Pete stiamo ufficialmente insieme."
"Ed era ora!" Sbraito io alzandomi in piedi. "Orsù, un bell'applauso per i nostri nuovi piccioncini!"
Mentre tutti applaudono, ridono e si abbracciano, osservo attentamente Codaliscia.
Dall'ultimo anno ad Hogwarts è cambiato.
Si è fatto più alto ed è dimagrito parecchio, i suoi capelli biondi, una volta unticci e pettinati sulla fronte puntellata di acne, sono morbidi e disordinati. È più sicuro di sé, sorride di più.
Ma soprattutto ha una ragazza.
E bravo il nostro Pete.

Una Nuova Vita ~ I MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora