Ho paura.

6K 378 28
                                    

Giuro sulla mia Nimbus 1980 che non ho mai visto sorridere Sirius più di quanto non faccia adesso. È da quando Marlene è tornata dall'ospedale che non smette un secondo. Dovrei essere felice, e in effetti lo sono, ma non vi consiglierei mai di essere nei paraggi quando Sirius dà così di matto. Diventerà padre di un maschietto e una femminuccia, stanno già organizzandosi con il prete per il battesimo nonostante manchino ancora 6 mesi. E i nomi, santo Godric. Ne tira fuori trenta al giorno e ancora non ne hanno scelto uno.
"Everard?"
"No, Jimmy!"
"Jimmy è un nome da cane, amore."
"E io me ne intendo di cani, fidati."
Vanno avanti tutto il giorno così.
E domani dovrò fare la benedetta cena di capodanno, sempre che Felpato non voglia invitare tutto il dormitorio maschile e femminile di Grifondoro.
Siamo riuniti in salotto, Marlene sdraiata sul divano con la testa sul petto di Sirius, Peter e Emmeline stretti in un abbraccio su una poltrona e Remus in piedi vicino al camino. Io, Tonks e Lily siamo seduti sull'altro divano.
Harry dorme di sopra. Cavolo, quel bambino dorme sempre. Quando potrò insegnargli a giocare a Quidditch se è perennemente addormentato?
"Domani faremo la cena di capodanno." Comincia Lily.
"Che bello!" Sbraita Sirius facendo un mezzo salto sul divano.
"Amore, ti ricordo che se tu salti mi fai cadere dal divano." Ride Marlene. Ha una risata fantastica, quella ragazza.
"Uuh, non sia mai!" Ribatte Sirius trasformandosi in Felpato.
Ora Marls ha la testa appoggiata sulla pancia di un cane.
Mi aspettavo che urlasse "che schifo!" Prima di scappare via, ma quello che fa mi coglie impreparato.
Si gira e comincia a fare il solletico sulla pancia di Felpato, costringendolo a ritrasformarsi in uomo.
"Non... Non è valido! I cani non soffrono il solletico!" Si lamenta Sirius senza fiato per le risate.
"Ma Sirius Black sì." Ribatte Marlene con un ghigno degno del migliore Malandrino.
"Ehm ehm." Lily tossicchia per recuperare l'attenzione che ha perso.
"Sì, donna, vai pure avanti." Dice Sirius sventolando una mano.
"NON."
"Dovevi proprio?" Commenta Marlene alzando gli occhi al cielo.
"CHIAMARMI."
"Aiuto!"
"DONNA!" Urla Lily.
"Ninfadora, aiutami tu!" Felpato si rivolge alla cugina, nella speranza di far tacere le urla di mia moglie.
"NON. CHIAMARMI. NINFADORA!" Sbraita lei.
"Lo sapevo." Sbuffa Sirius.
"Ragazzi, potreste per favore smetterla di urlare?" Domando io. Se avessi un minimo di cervello dovrei sapere che chiedere a Sirius di stare zitto è come invitarlo a narrare tutte le sue cronache di Quidditch senza prendere fiato, ma al momento la mia principale prioritá è impedire alla mia testa di impazzire per le urla, e non di intuire le reazioni di Sirius a tutto quello che dico. Perciò, mi dispiace per voi, ma Felpato comincia davvero a parlare a vanvera.
"Evans, come mai ti scaldi tanto? Manco ti avessi messo un carciofo nelle lenzuola. Neanche la Mc si arrabbia così tanto, a parte quando facciamo alzare un muro di neve e lo facciamo abbattere su un branco di serpi sibilanti, come al quarto anno. Ti ricordi, RemRem? Punizione per un mese, e che punizione!"
"Ricordo perfettamente la punizione, ma non ricordo il contesto nel quale avete deciso di seppellire dei poveri Serpeverde innocenti. E ricordami come diavolo avete fatto a convincermi?" Ribatte Remus piccato.
"Abbiamo minacciato di rivelare a tutto il castello che ti eri preso una cotta per Alice Brainstone, di Tassorosso." Interviene Peter staccando le sue labbra da quelle di Emmeline e producendo il suono di una ventosa. Sembra che le sue labbra e quelle di Emmeline siano perennemente incollate.
"COSA?!" Urla Tonks.
"Cara, ti posso spiegare..."
"La Brainstone è orrenda! È piena di acne e passa il suo tempo libero a fare ricerche in biblioteca per entrare nel Lumaclub, come poteva piacerti?!"
"In effetti non era assolutamente vero. Lui era cotto di te, si capisce.*" Puntualizzo io.
"Davvero?!" Esala Tonks.
"Oooh, RemRem è rosso!" Ride Sirius arrotolando distrattamente un boccolo biondo di Marlene al suo dito.
"Non si stava parlando della cena di capodanno?" Interviene Lily salendo in piedi sul tavolino. La classica versione di mia moglie si sarebbe limitata ad un incantesimo sonorus, ma quando tutta casa Potter ci si mette bisogna pur attirare l'attenzione in qualche modo.
"Ha ragione Lily, ragazzi, ascoltate." Ordina Emmeline alzandosi in piedi. Peter emette un verso scontento.
"Avete qualche particolare richiesta?"
"Possiamo assumere una ballerina di lap-dance?" Domanda Sirius alzando una mano. Le abitudibi perverse di Felpato sono sempre le stesse, anche se è sposato e sta per diventare padre. Un classico. Avrei dovuto prevederlo.
Uno scappellotto sulla nuca da parte di Marlene lo fa tacere.
"Direi di no." Sospira Lily. "Altro?"
"Invitiamo Frank e Alice?" Propone Tonks. "Così Harry e Neville si conoscono!"
"Ottima idea, Ninf- Fa per esclamare mia moglie, prima di correggersi precipitosamente. -No, cioè... Volevo... Tonks. Ecco, Tonks."
"Mando io il mio Patronus!" Trilla allegramente Marlene alzandosi a fatica in piedi.
Afferra la bacchetta, chiude gli occhi e in un attimo una cagnolina argentata saltella per il salotto, con un cane nero al seguito.
Se Felpato non si fosse mosso così tanto, troppo intento a rincorrere il Patronus, mi sarei anche accorto che i suoi occhi erano lucidi.

...

Dopo la partenza del patronus, finalmente io e Marlene riusciamo a parlare un attimo in privato mentre gli altri sono intenti a preparare la casa.
In un attimo le mie labbra sono sulle sue, e tutto il mondo scompare a parte io, lei e le due creature nella sua pancia.
"Ho paura." Mi sussurra dopo essersi staccata. La capisco, perchè vivere con uno come me che ucciderebbe a sangue freddo tutta la casata di Serpeverde non deve essere troppo rassicurante.
"E di cosa?" Le chiedo appoggiandole una mano sulla guancia.
"Ho paura che qualcosa vada male nel parto. Ho paura che tu possa abbandonare una scema come me per qualsiasi valido motivo, ho paura di perdere te e i bambini." Fa una pausa, durante la quale non riesco a fare nulla, a parte tentare di impedire alle lacrime di scivolare sulle mie guance. "Ma sono anche felice come una ragazzina. È normale?" Scoppia a ridere, e io in questo momento mi sento l'uomo più felice del mondo. Le lacrime cominciano a scorrermi sulle guance, ma sono lacrime di felicitá. Lacrime che semplicemente non possono essere trattenute.
"Probabilmente no. Ma anche io mi sento così, quindi abbiamo bisogno di curarci tutti e due." Soffoco un singhiozzo mentre lei ride e piange allo stesso momento, poi riprendo. "Ma... Ma se dobbiamo farci curare, lo faremo insieme. Ci dovranno asportare il cervello, talmente siamo pazzi, ma anche sul lettino di una sala operatoria, io non ti lascerò mai la mano. Promesso."
Lascio che le parole galleggino nell'aria, mentre la bacio una volta, poi un'altra e un'altra ancora. Fino ad essere sicuro di conoscere a memoria quelle labbra.
Sono sicuro, ormai l'ho capito. Sto crescendo, non sono più il ragazzino ribelle dall'ego smisurato che andava a letto con una ragazza dopo l'altra. Sono cresciuto, e quando si cresce si conoscono molte cose, tra le quali l'amore.
Eccolo qui, l'amore della mia vita.
È qui tra le mie braccia, ha i boccoli biondi e due occhi azzurri come il cielo.
È un piccolo angelo, e il suo nome è Marlene McKinnon.

...

*In questa storia Ninfadora ha 3 anni in meno di Remus. Se avete delle particolari imprecazioni inerenti a questo fatto tenetevele per voi, graziepregociao.

MA CHE CARINI SIRIUS E MARLENE, LA MIA OTP AW *^*
Niente, sto male.
Ringrazio questa ragazza di cui non mi ricordo il nick, abbi pazienza AHAHA
che mi ha detto che "questa ff è ossigeno." Testuali parole.
Boh, io vi amo.
Al prossimo capitolo!

Una Nuova Vita ~ I MalandriniWhere stories live. Discover now