I giochi della morte pt. 1

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"Santi numi, Sirius, come diamine hai fatto?!"
"Ti ho detto che non lo so! Avrà avuto la testa pesante, o che so io!"
"Mi stai dicendo che MIO FIGLIO SI È TUFFATO DI TESTA SU UNA FORMINA PER BISCOTTI?!"
"SÌ, PER GODRIC! È TANTO DIFFICILE DA CAPIRE?!"
"E così Marlene aspetta un bambino."
"Non ci provare."
"A fare cosa?"
L'aria innocente di James stava cominciando a irritare Sirius, che si sentiva sempre più fuori posto.
"A dire che non sarò un padre responsabile e bla bla bla."
"Non volevo dire questo, pirla."
"E cosa volevi dire, sentiamo?"
E ovviamente, James era irritato dall'aria sarcastica di Sirius.
Era una cosa reciproca.
"Volevo cambiare argomento, non mi va di litigare con te per una stupida cicatrice." Disse con semplicità Ramoso.
"Razza di idiota." Borbottò Felpato prima di abbracciare il fratello.
"JAMES, ANDIAMO!" Urlò Remus dal piano di sotto.
"Vedi di non fare casini con Harry."
"Che dovrei fare, allattarlo?"
"Oh Dio." Mormorò James prima di smaterializzarsi.

...

"Cari prefetti e capiscuola." Esordì la professoressa McGranitt. "Siamo tutti qui riuniti..."
"Sì, va bene." Intervenne Silente con impazienza alzandosi in piedi. "Buon Halloween, urrá e via discorrendo. In pratica, ci servono dei giudici per un gioco. Gli studenti, divisi in vari gruppi, devono trovare i vari professori nascosti in giro per la scuola e protetti da incantesimi. Ogni professore avrà un bottino di caramelle, che i ragazzi possono prendere. Per vincere il gioco bisognerà trovare ME. Voi prefetti girerete per il castello controllando che gli studenti facciano tutto in regola. Per essere riconosciuti dovete mettere questi mantelli rossi. Non vale mettere fuori gioco altri studenti, tranne quando due studenti si contendono il covo di un professore. In tal caso si dà il via ad un duello. Talvolta per conquistare un professore bisogna superare delle prove di varia difficoltà. Non si possono portare piu di due sacchetti di caramelle, gli altri devono essere nascosti in basi. Ci sono domande?"
Nessuno parlò.
"Bene. Che i giochi abbiano inizio."

...

"Che gioco figo!" Esclamò Sirius mentre si incamminava verso James, con uno scintillante mantello rosso sulle spalle.
"Già. La Mc ci tiene che io te lo dica: i nascondigli dei professori sono indisegnabili come la Stanza delle Necessità, non compaiono sulla mappa."
"Oh, ma io non voglio usarla per trovare i professori. Voglio usarla per trovare i Serpeverde." Ed ecco che un ghigno comparve sulla faccia di Sirius.
"Studenti! Sulla vostra mano sinistra comparirà un simbolo."
"Devo andare." Disse frettolosamente Felpato.
"A dopo." Rispose il fratello.
"Se il simbolo è rosso significa che siete capigruppo. Seguite i vostri capigruppo e proteggete la vostra base dagli invasori, trovate i professori con il tesoro, ma sopratutto trovate ME." Detto questo, il preside scomparve in una nuvola di fumo rosso.
"Ama le uscite ad effetto, lui." Borbottò Sirius mentre passava accanto a Marlene.
La ragazza scoppiò a ridere. "Scommetto che tu non ne saresti capace."
"No, infatti. Di che squadra sei?"
"Niente, per ora. Tu?"
Sirius si osservò la mano.
"Niente neanche io."
"Quella che ti stai guardando è la mano destra."
"Oh."
Marlene rise di nuovo.
"Quanto sei stupido?"
"Parecchio. James te ne può dare una conferma. Ehi, guarda. Ti sta comparendo un simbolo sulla mano."
"È una stella, evvai!"
Sirius sorrise teneramente.
Se esisteva l'amore vero, l'aveva appena trovato.

...

"Perché sorridi come uno scemo, Felpato?"
"Parla per te quando vedi Emmeline."
"Avete chiamato?" Disse lei spuntando dall'angolo di un corridoio.
"Sei ovunque, Vance. Comunque, Pete ti stava cercando, siete in squadra insieme."
"Sei tu il capogruppo?"
Codaliscia annuì.
"Bene. Andiamo a recuperare i nostri ragazzi. Ci si vede, Black."
"Hasta la vista, Vance."
Sirius si mise a correre e in breve tempo raggiunse la sua squadra, radunata intorno alla mappa del Malandrino.
"Come va, ragazzi?"
Un coro di "bene" e di "grazie" risuonò nei corridoi vuoti e silenziosi.
"Bene. Mettiamoci al lavoro."
"Ho pensato che alcuni possono fare la guardia alla base, e altri possono andare a prendere le caramelle degli altri. Ogni ora ci si scambia, così non ci si annoia." Intervenne subito un ragazzo dall'aria intelligente.
"Ottimo direi. Tu sei...?"
"Michael Baston."
"Eccellente, Michael. Tu verrai con me alla ricerca delle caramelle. Marlene, cara, ti dispiacerebbe fare il primo turno di sorveglianza?"
"Affatto. Dunque, ci serviranno parecchi incantesimi di difesa e un bel po' di ragazzi in gamba."
"A me servono ragazzi abili a disinnescare incantesimi. E anche persone intelligenti come Michael, per risolvere gli indovinelli."
Due differenti gruppi si schierarono nella piccola torre di Astronomia.
"STUDENTI!" La voce di Silente risuonò per tutte le mura del castello. "POTRETE TROVARMI SOLO SE PRIMA TUTTI I PROFESSORI VERRANNO SCONFITTI. POTRETE ANCHE RUBARE DALLE BASI DI ALTRI GRUPPI, SE NE AVRETE L'OPPORTUNITÀ. CHE I GIOCHI DELLA MORTE ABBIANO INIZIO!"
Sirius esibì il suo ghigno malandrino. "Iniziamo."

...

James Potter camminava spedito per i corridoi di Hogwarts, con il mantello rosso svolazzante alle spalle.
Incontrò un gruppo di studenti di Tassorosso che parlavano concitati tra loro.
"Vi dico che la base del gruppo delle stelle è nei sotterranei!"
"Hanno quel Black, è uno in gamba."
"Andiamo a controllare."
James ghignò in modo identico a quello del fratello. "Nei sotterranei, certo." Pensò mentre svoltava in un altro corridoio.
Vide un'ombra che girava l'angolo, e decise di seguirla.
Si mise a correre, tentando di non fare rumore, con l'aria che gli fischiava nelle orecchie.
L'ombra era veloce, certo, ma James era sempre stato un asso nella corsa.
"Temo che tu mi abbia scoperto, giovane Potter."
"Professor Silente?!"
Il vecchio preside si tolse il cappuccio nero.
"Eh già." Disse calmo.
"Non dovrebbe essere nascosto?"
"Mi nasconderò, tranquillo. Ma al momento giusto. Hasta la vista!"
Detto ciò, l'anziano professore scomparve.
"Ma che diavolo..."
"Potter."
James si girò lentamente. La mano sinistra era stretta alla bacchetta sotto il mantello. La destra era chiusa a pugno.
"Piton! Accidenti, mi hai spaventato!"
"È la mia specialità."
I due si incamminarono fianco a fianco senza parlare, in un muto accordo.
Dopo circa dieci minuti, James si decise a parlare.
"Com'era, da piccola?"
"Lily?"
"Lei. Io non ho avuto l'opportunità di conoscerla."
"Fantastica."
"Tutto qui?"
Piton rallentò. "Sì."
In quel momento James urlò.
Il serpeverde corse in avanti, e vide quello che non avrebbe mai voluto vedere.
Lily Evans era riversa a terra, con i capelli rossi sparsi per il pavimento.
Era pallida e coperta di sangue.
Morta.

NdA
Altro colpo di scena!
Zan Zan zaaann
Sclero.
Se volete sapere cosa è successo a Lily...
È semplice!
Lasciate una recensione per dirmi cosa si può migliorare, cosa vi piace e cosa non vi piace.
Vi ringrazio infinitamente.
Una novità, dal prossimo capitolo scriverò in prima persona e al presente, voi dovrete capire chi sta parlando.
Sto già lavorando al prossimo capitolo:)
Vi amooh*^*
xxPadfooTxx

Una Nuova Vita ~ I MalandriniWhere stories live. Discover now