Alberi posseduti

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Novembre ha lasciato il posto ad un gelido dicembre, e noi ce ne stiamo sempre rintanati in casa davanti al camino a leggere o a giocare a Sparaschiocco. Questa cosa fa soffrire molto James, che è nato per stare fuori al caldo e all'aria aperta, ma non lo fa vedere. Per la maggior parte del tempo pensa a che regalo fare a tutti noi, perché dice che vuole rendere questo Natale indimenticabile. Considerando che si tratta di James, ho già paura.
Per non parlare di Sirius. Ultimamente sta sfogliando in continuazione un catalogo di qualche oggetto babbano sconosciuto che probabilmente farebbe svenire sua madre e suo padre. Per fortuna che ha risolto le sue cose con Regulus, stava cominciando a diventare insopportabile.
"Jamieee..." Cantilena Sirius.
"Non chiamarmi Jamie." Ribatte lui.
"E come ti devo chiamare?"
"Ah non lo so, forse broccolo?!"
Mi verrà l'esaurimento.
"Oh, bene broccolo."
"Era ironico!"
"Senti un po' broccolo..."
"Chiudi quella fogna!"
"E tu chiudi quel..."
"Basta, ragazzi." Intervengo io.
"Zitto, RemRem. Visto SirSir? Sono troppo bello per essere insultato."
"Chiudi quel buco del culo."
"SIRIUS! JAMES!" Oh no. Lily arrabbiata no.
"SE VI AZZARDATE ANCHE SOLO UN'ALTRA VOLTA..."
Moriremo tutti. E solo per colpa di quei due svitati.
"GIURO CHE VI POLVERIZZO IL SEDERE A PEDATE!"
Le minacce fisiche sono le più pericolose.
Già, peccato che i due che dovrebbero essere interessati sono ora intenti a iniziare una partita a scacchi magici, cosa che non dovrebbero fare visto che l'ultima volta che quei due hanno giocato insieme hanno distrutto tutte le pedine bianche e la scacchiera in un modo che non vi dico.
Le pedine nere le hanno risparmiate sotto richiesta di Sirius, che riteneva il nero un "nobile colore". Contento lui.

...

La mia pancia comincia a farsi vedere, e Sirius ne è sempre felice. Ogni tanto appoggia l'orecchio e dice di sentire qualcosa muoversi... Sarà suggestione.
Fatto sta che oggi, vuoi per le voglie o vuoi per la pazzia che in questa casa sembra dilagare a macchia d'olio, ho una voglia matta di sushi. Quel cibo strano giapponese, con il pesce crudo.
Santo Dio, perché gira tutto? Meglio andare a prendere un bicchiere d'acqua.

...

La vedo male, molto male.
Remus Lupin sta impazzendo, ragazzi miei.
È tutto troppo calmo.
James ha smesso di chiedere a Lily se preferirebbe un allevamento di oche o un fungo soporoso domestico.
Sirius ha smesso di ascoltare High Voltage, un album di una nuova band rock, e sfogliare cataloghi astrusi.
Peter ha smesso di mangiare.
Non succede qualcosa di interessante da almeno tre ore.
Sicuramente Felpato e Ramoso torneranno all'azione, e Codaliscia li seguirà a ruota, come quella volta che in sala Comune si annoiavano e mi hanno infilato un rospo nelle mutande. E credetemi, non è il massimo assumere una faccia arrabbiata e offesa mentre c'è una rana che ti saltella sul... Vabbè, lasciamo perdere.

Come al solito, Remus Lupin parla del diavolo e puntualmente spuntano le corna. Il diavolo è anche detto Spirito Malandrino, per la precisione.
"Oh cavolo, Sirius, non ti muovere!" Urla James balzando in piedi.
Come al solito lui non lo ascolta.
"DOVE?! COSA?!" Sbraita alzandosi in piedi a sua volta.
"Ha-hai qualcosa in t-testa." Balbetta Peter.
"NON LO TOCCARE!"
Non ho il coraggio di dire a Sirius che in realtà non ha un bel niente in testa, e soprattutto che prima di iniziare la piccola messinscena James ha lanciato un'occhiata di intesa a Peter, della serie "vienimi-dietro-e-dammi-corda-o-ti-impicco". Probabilmente se glielo dicessi lui si metterebbe a menare le mani a destra e a manca, e rimanere ucciso in una rissa con i miei migliori amici non è nella mia lista delle cose da fare appesa in cucina. Così me ne sto zitto e faccio finta di non aver visto niente, troppo assorto a leggere un libro sulla trasfigurazione umana.
Ovviamente non funziona.
"R-REMUS!"
Sbuffo. Io sono il mediatore. L'Io di Freud, che deve trovare una via di mezzo tra l'anarchia dell'Es e la rigidità del Super-Io.
Che lavoro del cavolo.
"Dimmi."
"Cos'ho in testa?" Mi domanda terrorizzato.
"I capelli." Mi alzo in piedi con sicurezza. "Vado a farmi un bagno."
Al diavolo l'Es, l'Io e il Super-Io.
Il povero Remus vuole solo starsene in pace. E che cavolo.
"Lupin, non ti azzardare."
"Mi azzardo eccome."
"Lunastorta." L'uso del mio soprannome da parte di James mi fa bloccare.
Mi giro lentamente, ruotando sui calcagni.
"Era uno scherzo innocente."
"INNOCENTE?!" Ruggisce Sirius con una mano ancora piazzata in testa. "RAZZA DI..."
Gli tiro una gomitata per farlo tacere e rivolgo di nuovo la mia attenzione a James.
"Lo so. Vi capisco. Scusate."
Peter sospira sonoramente.
"Ci annoiamo. Sai come siamo fatti."
"Va bene."
A sorpresa, sento una risatina.
Sirius?!
"Devo... Devo ammettere..." Sospira tra un accesso di risate e l'altro. "Che è stato divertente."
Tiriamo tutti un sospiro di sollievo. Queste situazioni schifose si risolvono sempre.
"Però verrai comunque punito. Nessuno osa fare scherzi al dio Sirius Black."
Detto ciò, Sirius si butta di peso su James, facendolo cadere sul divano.
In breve si trasforma in una vera e propria guerra di solletico, nella quale siamo coinvolti anche io e Peter. Mi chiedo come facciano quei due a coinvolgerci sempre nelle buffonate che fanno.
Dev'essere un talento naturale.

Una Nuova Vita ~ I MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora