Litigi...

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Il buonumore esplose in casa Potter.
James e Lily avevano smesso di litigare, alla buon'ora.
Sirius non faceva che saltellare in giro per il salotto come una capretta di montagna, non facendo altro che parlare di Marlene.
Peter adorava Harry, e continuava a farlo giocare e divertirsi. Il sentimento era reciproco.
Remus invece cominciò ad uscire con una cugina di Sirius, Ninfadora.
Insomma, non ci furono più deliri o litigi, ma solo risate, abbracci, sorrisi e canzoni cantate davanti al camino.
Però poi esplose il delirio.
James e Lily ricominciarono a litigare.
Sirius e Marlene ebbero un diverbio, e Ninfadora scaricò Remus per un altro.
L'unico felice era Peter, perché sia lui che Harry non avevano intenzione di separarsi.
Come se non bastasse, Lily litigò anche con sua sorella, Petunia.
Era una vera arpia, sempre pronta a criticare tutti.
E con lei, suo marito. L'odioso Vernon, che la seguiva come un cagnolino.
Quando Petunia vide il bambino, fece una smorfia di disgusto.
"E questo sarebbe un figlio? Lo tieni in mezzo a questa combriccola di matti? Come fa a crescere? Aspetta di vedere il mio Dudley."
Sirius, che come sempre non stava mai zitto, replicò:"Razza di inutili babbani, statevene zitti. Il nostro Harry cresce benissimo, mentre il Dudcoso scommetto che verrà su a dolci e regali, obeso e senza collo come suo padre."
"Cosa?!" Sbraitò Vernon con la vena sulla tempia che pulsava pericolosamente. "Obeso a chi?"
I quattro uomini tirarono contemporaneamente fuori le bacchette, e Petunia si riparò dietro l'enorme stazza del marito.
"Fuori di qui, prima che vi faccia spuntare fuori qualche testa di troppo." Sibilò James.
Remus e Peter annuirono, ma Sirius scosse energicamente la bacchetta.
All'inizio non si capì che incantesimo avesse fatto, ma quando Vernon aprì la bocca, si ritrovò la lingua attaccata al palato.
"Mmfffgggf!"
"Eh no bello, adesso ti levi."
Quando Petunia provò ad entrare in difesa del marito, le uscì di bocca solo un mugolio soffocato.
"Mggffh!"
A quel punto si scoprì che Lily aveva effettuato l'incantesimo su sua sorella, non verbalmente.
"Questo è per non avermi invitata al tuo matrimonio. E questo..." la donna sferrò un potente calcio nel sedere alla consanguinea, che inciampò e cadde addosso a Vernon oltre la porta. "...è per non essere stata al mio fianco, come di solito fanno le sorelle." Dopodiché chiuse la porta in faccia ai due coniugi.
"Però, forte!" Commentò Sirius fissando la porta. Si girò, ma Lily non c'era più.
"Ma dove..."
"In camera. Vado da lei."
James salì di corsa le scale, e i tre uomini rimanenti si gettarono di peso sul divano.
"Se osano ripresentarsi davanti alla nostra porta io li faccio fuori." Decretò Sirius.
"Lascia perdere. Piuttosto, come va con Marlene?" Chiese Peter.
"Lascia perdere." Lo scimmiottò Felpato.
"Sul serio. Vi siete chiariti?"
"No. Si ostina a non parlarmi."
"Aaah, le donne.."
"Già. Sono parecchio strane."
"Abbassa la voce, potrebbe sentirti."
"Ma non li senti gli urli?"
In effetti, Sirius aveva ragione. Dal piano di sopra, si sentivano parecchi urli. Disperati e arrabbiati insieme.
A quel punto intervenne Remus.
"Io propongo di diventare scapoli. Ignorare le donne e pensare solo a divertirsi."
"Naaah." Lo liquidò Sirius. "Te lo immagini Ramoso senza Lily? Impazzirebbe."
"Perché tu senza Marlene? Già sei pazzo normalmente. Immagina senza di lei."
"Lo sto vivendo in questo momento, grazie per la finezza, Lunastorta."
"Oh, giusto. Scusa."
"Figurati. Gli amici servono a questo."
Proprio in quel momento arrivò James dal piano di sopra. Aveva la camicia tutta bagnata, e sporca in più punti di rimmel e mascara.
"Adesso vado là e la ammazzo, quella maledetta oca. E il suo maritino obeso."
"Ti riferisci a Petunia e Vernoncoso?" Chiese Peter.
"E chi sennò? Proprio loro due. Gli spacco la testolina, gli faccio ingoiare i denti con un pugno! Ma come si permettono di far stare male la mia Lily?!"
Proprio in quel momento dal piano superiore si udì un urlo isterico e il rumore di ceramica in frantumi.
James sbiancò:"No! Il vaso di mamma Dorea no!" E rifece le scale a tre a tre.
"Che atmosfera leggera e allegra..." commentò Remus.
"Proprio." Ribattè Sirius.
Altro urlo isterico, altra ceramica in frantumi.
"Dobbiamo intervenire, prima che si autocruci o qualcosa del genere?" Chiese Peter.
"O prima che distrugga tutto il corredo di vasi della mamma di Ramoso. Andiamo, va'." Rispose Felpato, avviandosi verso le scale.

Ci vollero due ore buone per calmare Lily. Ma alla fine ci riuscirono.
La donna rimase sdraiata sul divano, singhiozzando ogni tanto o lanciando maledizioni a caso senza la bacchetta. Quando cominciò ad urlare "AVADA KEDAVRA!" facendo l'ipotetico movimento di bacchetta, James capì che era ora del calmante.
La tisana di mamma Dorea funzionava sempre.
Così Lily rimase stravaccata a faccia in giù sul divano, borbottando ogni tanto frasi sconnesse del tipo: "Il mio matrimonio" "sorelle babbane" "Vernon e Dudley" e altro.
Poi si addormentò. James se la caricò in spalla e la portò di sopra, in camera. Peter li seguì a ruota, inciampando nei suoi stessi piedi per il sonno.
In salotto rimasero solo Remus e Sirius, senza parlare.
Ad un certo punto, Sirius ruppe il silenzio.
"Non mi va che Harry festeggi il suo compleanno tra tutti questi litigi."
"Hai ragione. Bisogna mettere un freno a questa cosa. Mancano pochi giorni e nessuno ha ancora un regalo per lui. A parte Peter, ovviamente."
"Già. Domani vado a Diagon Alley. Vedo di trovare qualcosa."
"Vengo anche io."
"Rubiamo un po' di soldi a Ramoso?"
Remus scoppiò a ridere. "Va bene."
Rimasero zitti per un po', poi Remus ricominciò a parlare.
"Chissà chi è."
"Chi?"
"Quello di... Tonks."
"Il ragazzo?"
"Sì."
"Non saprei... magari è un babbano."
"So che sto per dire la cosa più idiota del mondo... Ma... Oddio, non è da me dire cose idiote."
"Hai ragione, Lunastorta. Le cose idiote le dico io. Quindi... andiamo a casa sua? La spiamo e scopriamo chi è il fidanzato misterioso."
"Esatto. Questa è la soluzione migliore!"
"Beh, tu sai dove abita. Vai."
Remus afferrò saldamente la mano di Sirius, e con un sonoro crac i due si smaterializzarono.

Una Nuova Vita ~ I MalandriniWhere stories live. Discover now