Capitolo 4

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Odio.
Odio profondo per chi prova compassione nei miei confronti.
Odio chi cerca di fare il piccolo aiutante quando poi scopri che è la persona che ti rovinerà.
Ricordi? Avevo detto che sarei cambiata, lo sto facendo. Sia nel campo estetico che interiore, non che io abbia dei ripensamenti sul mio fisico o aspetto facciale ma se devo cambiare, devo farlo anche in quei ambiti. A livello interiore ho solo ripensato al fatto di non avere amici, alla fine un amico che si limita ad occupare quel ruolo non può ferirmi, vero?
Oggi sarà una giornata pesante, la prima cosa che farò sarà scusarmi con Jin, perché alla fine è stato gentile a preoccuparsi di una sconosciuta chiamata 'sfigata'.
La seconda cosa sarà aspettare un altro di quei scherzetti da quelle oche, perché trovo stupido parlare con chi non ha ancora fatto nulla dopo il cambiamento.
E un altro obbiettivo, che ovviamente non svolgerò oggi sarà riuscire a parlare con Jimin, ma quello dovrà aspettare. Devo ancora perfezionare le mie abilità a mascherare le mille emozioni quando vedo lui, o soltanto quando sento lui.
Una fissazione vero?
Mi preparo per questa giornata scolastica, mi vestirò normalmente, una felpa aderente e dei skinny jeans tanto per provare qualcosa di nuovo, oggi sarà il primo giorno in cui mi truccherò. Ovvio, non mi truccherò come una Drag Queen con lo stucco in faccia, non esagererò solo un filo di matita e mascara. Finalmente scendo al piano di sotto per la colazione, come al solito i miei sono al lavoro quindi mi trovo in compagnia delle mie sorelle.
Sono 2 per l'esattezza, Miriam e Sofia. Con Miriam non ho un rapporto 'sorella, sorella' nonostante ci sia un legame di sangue non è che ci conosciamo molto, io sto nei miei interessi lei nei suoi. Poi c'è Sofia, è una bambina di 5 anni che praticamente adoro, le faccio da mamma dato che i miei non hanno molto tempo.
Do un bacio a Sofia ed esco fuori di casa prendendo la cartella e avviandomi verso la scuola.
La strada non è molto lunga ma il tempo per accendermi una sigaretta lo trovo sempre, già fumo e questo è il terzo anno, non ho iniziato per un motivo valido avevo solo voglia di 'provare' e ora ne ho fatto del mezzo che aiuta a rilassarmi e a riflettere.
Non ho frasi come quelle di Gus di Colpa delle Stelle sul fumo, ma una cosa incoerente che ho notato in tutti i fumatori compresa me è che abbiamo paura a pensare alla morte, mentre fumiamo.
Sono ferma davanti al cancello dell'istituto con la sigaretta e tutti mi stanno fissando, il perché? Non ho mai fumato davanti a loro o davanti a qualcuno.
Mi giro verso destra e vedo Jin arrivare verso di me. Cosa vorrà mai?
<< Hey, mi dispiace per l'altra volta. >> si scusa per avermi chiesto se stavo bene? Non ci sto capendo nulla.
<< Ah okey. Mi dispiace per la mia reazione. Non sono abituata a queste cose. >> perché cavolo ho detto questa frase?
Guardando Jin mi sembra una persona molto premurosa, è alto e la sua pronuncia è divertente da sentire. Ora che ci penso potrebbe essere un nuovo amico.
Al sentire le mie parole sorride, poi con lo sguardo segue il movimento della sigaretta che porto alle labbra.
Me la toglie, pensavo che la buttasse ma invece se la portò alle labbra aspirandola. Suonò la campanella e io continuavo a fissare il ragazzo che ha osato finirmi la sigaretta.
<< Jin, muoviti. >> era Jimin con uno sguardo freddo. Non lo notai mentre stava arrivando, e ora che lo guardo bene è cambiato moltissimo, distolsi lo sguardo.
<< Ciao occhi blu. >> mi salutò Jin. Da quand'è che vengono chiamata occhi blu?
Entrai a scuola e i primi bisbigli della giornata iniziarono a farsi sentire.
'Hai visto quella? Sta mattina stava fumando davanti a scuola. Ma non si vergogna' non so il motivo, ma a sentire quelle parole mi venne da ridere, perché fino a qualche giorno fa ero invisibile agli occhi delle persone, e ora che fumo davanti all'istituto tutti si accorgono di me.
Apro il mio armadietto aspettandomi un cesto d'acqua o qualche cazzata commessa dalle oche, ma nulla e la cosa è strana.
Mi giro verso destra e trovo Jin, mi saluta e mi viene incontro.
<< Occhi blu, tieni. >> mi sta porgendo una sigaretta, già gli voglio bene. Lo ringraziai col capo e mi avviai verso la classe ma lui mi seguì.
<< Non mi sono presentato ma io sono Jin, piacere. >> ma davvero stava pensando che io non conoscessi il suo nome? Poco sveglio mi dicono.
<< Piacere, io sono nessuno che ti frega. >> lui si fermò ma io non ci feci caso e andai avanti. Mi dispiace che lui abbia pensato che io faccia parte delle ragazze che gli sbavano dietro, ma questa volta ha sbagliato preda.
La prima lezione del giorno è Letteratura, gli argomenti sono noiosi ma a me piace come il professore li spiega con facilità.
<< Ragazzi, vi faccio un esempio. Se voi foste padroni di un tabacchino e aveste un milione di euro, e ogni volta che sprecate un milione eccone un altro che arriva, vendereste le sigarette per far soldi? Dato che è uno dei prodotti più consumati tra i giovani e adulti? Io rispondo sinceramente, non aprirei neanche questo negozietto se fossi ricco, tanto meno venderei sigarette.
I lavoratori che operano in questi negozi che sono controllati da altri lavoratori e altri, quest'ultimi controllati dal 'capo' mandano un messaggio: 'io voglio i tuoi soldi e ti vendo il mezzo con cui ammazzarti poi sta a te la scelta.'
Merda.

Sempre noi.Where stories live. Discover now