Capitolo 12

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Tra 2h dovrò rincontrare Jin e Jimin, sono pronta?
Le ore passano rapidamente e il suono del cambio dell'ora che si mescola con il parlare dei miei compagni continua ad infondermi ansia. E se andrà male?
E se finirò per essere emarginata pure da loro? Insomma, so che è un'uscita tra amici, ma non sono in confidenza anche con il resto del gruppo.
Poi le mie condizioni sono pessime, sembro un procione con dei pantaloni. Normale, no?
Dopo aver assistito alle cazzate che i miei compagni riescono a pensare la campanella suonò, preparai lo zaino e m'incamminai verso l'uscita.
Non vedo nessuno, aspetto qualche minuto ma nulla, nessun segno del loro arrivo.
Mi dirigo verso casa con rabbia e frustrazione, cosa credevo di fare?
Una macchina nera sfrecciò davanti a me e si fermò, era davvero molto elegante, chi sarà mai il proprietario?
Comunque sia ritengo fortunato il conducente di quell'auto perché almeno non deve subire delle bidonate dai suoi 'amici' quando devono uscire. La raggiunsi e la portiera si aprì.
Jin?
<< Occhi blu! Certo che sei davvero lenta. Scusa il ritardo, ho appena ritirato il mio tesoro dal meccanico. >> disse riferendosi alla macchina con sguardo malizioso, maschi.
Ora si spiega perché non l'ho visto a scuola, pensare al fatto di aver conosciuto Reika in quei minuti in cui pensavo al gruppetto di Jimin non vedendo Jin mi fece sorridere.
<< Allora.. Sali o ci hai ripensato? >>
Lo fissai per un po', poi andai al porta bagagli lo aprì, buttai lo zaino e la giacca con lo stemma scolastico dentro.
<< Fatemi spazio o non sarò molto gentile nel buttarvi fuori. >> dissi scherzando e rivolgendomi a Kim Taehyung, Jimin e Yoongi che sedevano dietro. Al sentire la mia frase iniziarono a ridere e con loro anch'io.
Voglio godermi quest'uscita, non voglio pensare a cosa succederà.
La macchina partì e il venticello che entrava dal finestrino disordinava i miei capelli in modo selvaggio, ma la sensazione di essere circondata da quella freschezza e da nuovi possibili amici mi tranquillizzava.
In macchina i ragazzi continuavano a fare battute su quanto sia oca Tiffany, e cantare qualche canzone emessa dalla radio. Certo che erano davvero bravi, da quello che ho capito Kim Namjoon, Jung Hoseok e Yoongi erano rapper mentre Jimin e il resto del gruppo erano i vocalist. Sentire Jimin cantare era un continuo susseguirsi di emozioni confusionali, la sua candida voce che crea degli acuti immaginabili è così strabiliante.
Mi unì a loro fregandomene di come fossi stonata, questa sarà una delle cose che amerò fare.
Jin fermò la macchina, eravamo al Mc Donald per pranzare.
Era un complotto per farmi ingrassare?
<< So che stai pensando che questa sia un'idea per farti ingrassare, ma no fidati. >> disse Jimin ridendo, la telepatia funziona ancora. Shit.
Erano tutti così felici di mangiare al Mc che saltavano dall'euforia, e una volta dentro non stavano fermi. Jungkook mise le patatine fritte nel naso e imitava un tricheco facendo ridere Jimin, mentre Taehyung e Hoseok ballavano eseguendo dei passi casuali ma brevi sui tavoli. Jin e Namjoon si affogavano di cibo e Yoongi sembrava l'unico calmo oppure stava dormendo(?) Ma quanto sono idioti?
La scena era davvero esilarante, ridevo con spensieratezza a vederli così felici e improbabili, mi stavo divertendo davvero.  Era così bello essere in loro compagnia. Non voglio più allontanarmi da questo gruppo di spastici.
Mi stupì che oltre a me esistevano altri soggetti che si ingozzavano così tanto, non fa nulla dimagrirò nel duemilaecredici.
Dopo aver pranzato andammo in centro dove ci dividemmo, Taehyung e Jungkook andarono da soli, io rimasi con Jin e Hoseok mentre il resto seguì Namjoon.
<< Jin hyung, cosa facciamo? >> chiese Hoseok.
<< Ser, ti va di andare a comprare dei vestiti. >> l'idea non mi piaceva affatto, ma è da egoisti rifiutare se sono stati loro ad invitarmi. Annuì col capo, presi una sigaretta e iniziai a fumare restandomene per conto mio, cosa starà facendo Jimin?
Dovrei parlare a Namjoon di Reika? Così potrei aiutarla, vorrei tanto vedere il suo vero sorriso, non quello falso che penso faccia solitamente per far credere che vada tutto bene.
Entrammo in un negozio maschile, era davvero affollato. Non si riusciva a respirare, troppe persone attorno. Dovevo uscire.
Jin si accorse che ero a disagio, e come l'altra sera prese la mia mano nella sua e mi condusse fuori da quella folla, nonostante la difficoltà.
<< Ser, tutto bene? Li dentro ti ho vista così persa.. Non sei una persona a cui piacciono gli spazi affollati o non adori comprare vestiti? >> disse ironicamente accennando un lieve sorriso.
<< Diciamo, che l'idea di essere ammassata come una pecora a degli sconosciuti non mi alletta, tanto meno sbavare come una psicopatica per un vestito qualunque.>> risposi scherzosamente.
Rise.
Risi.
<< Beh, allora lasciamo qua Hoseok che altrimenti dovrai entrare in tanti altri negozi. >>
L'idea di allontanarmi da quel luogo mi piaceva, ma avevo un po' d'imbarazzo a stare da sola con lui.
Annuì semplicemente, mi prese la mano e di nuovo quel contatto invitante. Andammo a sederci su una panchina in un parco.
Era molto rilassante, con i lampioni ormai accesi e una leggera brezza autunnale. Il prato era ricoperto di foglie deboli cadute dai rami di alberi imponenti, le urla giocose dei bambini misto al rombo dei motori delle auto che sfrecciavano per strada creavano una sinfonia tranquillizzante.
Notai Jin fissarmi.
Sorrisi.
Sorrise.
<<Quanto sei bella. >> sussurrò lievemente come se non volesse che io sentissi, menomale che non sono sorda.
Ignorai la sua affermazione per non creare momenti di disagio o imbarazzanti.
Presi una sigaretta e me l'accesi, pure lui prese una sigaretta tra le labbra aspettando che io gliel'accendessi.
Fatto questo, l'aspirò poi la prese tra le dita e gettò fuori la nube di fumo denso dalle labbra. Continuando a fissarmi.
Continuavamo a fissarci, non come dei pazzi forse lo eravamo, forse eravamo più che pazzi. Ma continuavamo a guardarci intensamente parlando con lo sguardo, dicendo cose che solo noi potevamo capire.
Era strano sostenere un contatto visivo così a lungo, ma stranamente non avevo paura di essere capita, sentivo infondo a me stessa il dovere di fidarmi di Jin.
Lui era un ragazzo gentile, affascinante e intelligente. Aveva delle labbra a canotto, il naso piccolino e degli zigomi evidenti. I capelli gli ricadevano sulla fronte contornando i suoi occhi nocciola e a mandorla.
Il suo corpo.
Il suo viso era un'insieme di parti in sincronia tra loro, era così.. Così Jin
Il freddo che pizzicava le mie guance e il pensiero rivolto al corpo di Jin fecero prendere al mio viso un colorito roseo, cosicché mi strinsi nelle spalle e mi avvicinai a lui per riscaldarmi.
Prese le mie mani e iniziò a riscaldarmele.
Potrei rimanere così per molto tempo.
<< Jin, per la felpa.. Dato che è la tua preferita, sicuro che posso tenerla? Sai com'è non voglio che ti pent- >> mise un dito sulle mie labbra per zittirmi, stavo farfugliando cose incomprensibili?
<< È tua, cosa regalata mai più ridata. Capito? >> disse, e non so se è per il freddo che mi congelava il pensiero o per il fatto che Jin è così dannatamente irresistibile. Ma decisi di non ascoltare più ciò che l'omino dentro alla mia mente mi consigliava, decisi di agire 'buttandomi' in quest'azione.
Mi avvicinai, e lo baciai.
Dolcemente.

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