Capitolo 7

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<< Oh, ehm Serena vai in bagno di sopra ad asciugarti, nel cassetto ci sono dei miei vestiti... Saranno larghi ma almeno sono asciutti. >> non me lo feci ripetere.
Andai di sopra e facilmente trovai il bagno, tutto profumato, troppo profumato per un ragazzo. Aprì il cassetto curiosai tra le felpe, ed eccola li la mia preferita! Era lunga e nera con un leone raffigurato, magnifica, me la misi e mi guardai allo specchio. E wow, la treccia era tutta disordinata quindi raccolsi i capelli in una crocchia lasciando qualche ciocca fuori. Mi lavai la faccia e uscì dal bagno. Ed ecco che vado a sbattere con un corpo caldo, il suo profumo così riconoscibile e buono. Alzai gli occhi e vidi Jimin scrutarmi come se volesse analizzarmi, mi spostai imbarazzata e me ne andai senza riferire parola, mi prese per il polso e sentì quella stretta così famigliare, oddio.
<< Senti scusami per prima. >> disse, non si riaggiusta tutto con delle semplici scuse. So che commetterà altri errori e io rimarrò delusa, ma comunque decido di non farci caso e andare avanti, ecco il mio muro gelido.
<< Okey. >> dissi freddamente, mi girai e me ne andai da quella presa troppo soffocante.
Non ero pronta ad andare di sotto quindi mi rinchiusi in una stanza, ed ecco che mi ritrovo Taehyung e JungKook abbracciati, erano così dolci come se si stavano riparando da qualche critica confidando uno nelle braccia dell'altro, sapevo che l'affetto era corrisposto. Decisi di uscire da quella stanza e recarmi da Jin per chiedergli di accompagnarmi a casa. Ormai si è fatto troppo tardi.
<< Senti Jin, mi accompagni a casa? Si è fatto troppo tardi. >> entrai in cucina e lo vidi senza maglia, aveva dei addominali non troppo evidenziati. Sentì le guance andare a fuoco e mi girai.<< Tranquilla occhi blu, ora puoi guardare. Mi stavo solo levando la maglietta bagnata. Andiamo? >> mi prese per mano e si mise a fissarmi, guardò la mia felpa e si morse il labbro. << Vedo che ti sei messa la mia felpa preferita. >>
<< Oh, scusami se vuoi la posso cambiare. >> feci per togliermela non ricordandomi di avere solamente il reggiseno.
Mise una mano sulla mia per fermarmi, era imbarazzato.
<< Nono, tienitela è diventata tua. >> d'istinto lo abbracciai.
<< Grazie per essere così gentile con me e grazie di sopportarmi. >> lui ricambiò l'abbraccio, sentivo il suo respiro frenetico. Che stava succedendo?
Ci staccammo imbarazzati.
<< Andiamo? >> prese la mia mano trascinandomi alla porta. La sua mano era calda e soffice ci stava a pennello con la mia.
<< Serena? >>
<< Oh, sì scusa. Andiamo. >> mi sorrise lievemente e chiuse la porta di casa.
Stavamo camminando nel silenzio mano nella mano, mi porse una sigaretta, oh diamine certo che non la rifiuto!
Me l'accese e fumammo nel silenzio, con qualche sorriso nascosto. Delle volte lo vedevo guardarmi, adoro questa cosa, essere guardata di nascosto come per dire 'Non riesco a smettere di guardarti, sei bellissima ma non riesco a dirtelo'.
Nonostante la passeggiata silenziosa l'ho trovata molto rilassante, e sapevo che in quel silenzio intendevamo molte parole.
Arrivammo a casa mia, e si mise davanti a me.
<< Grazie della serata Jin. >> dissi in un sussurro, mi stava riscaldando le mani dato che si erano fatte fredde. Sì avvicinò pericolosamente al mio orecchio, sentivo il suo fiato caldo che mi riscaldava in parte.
<< Grazie a te occhi blu. Ricordati, domani, con me..>> fece un pausa.
<< E gli altri.. In centro, pranzi da noi dopo scuola. >> poi sentì le sue labbra posarsi sulle mie guance e mi sentì avvampare. Che stava succedendo?
Si girò e se ne andò lasciandomi sull'uscio di casa, ma sapevo che stava sorridendo. Io pure.
Entrai.

Sempre noi.Where stories live. Discover now