Capitolo 4

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- Dove mi sta portando? - chiedo timidamente cercando di portare quanto più rispetto. Dopotutto è il capobranco.
- Chiamami Robert - e non si volta nemmeno per vedere se lo sto effettivamente seguendo.

È come se si fidi di me e non necessiti di ulteriori conferme sul mio conto.
Restiamo in silenzio e ho un po' di timore.

Forse siamo arrivati, Robert si è fermato e aspetta che io lo raggiunga.

Davanti a noi c'è un albero gigantesco, talmente alto che non riesco a vedere dove finisce. I suoi rami sono così rigogliosi che sembrano siano in procinto di spezzarsi da un momento all'altro. Alla base dell'immenso tronco vi è come un'apertura in cui ci si può tranquillamente entrare in più persone.
La maestosità di questa pianta mi lascia senza parole.
Robert mi invita ad avvicinarmi all'albero.
- In questa cavità, nella resina di questo vegetale e nel legno di questa corteccia vive lo spirito del licantropo più antico di tutti i tempi. Ci protegge e ci guida nei momenti difficili. Noi lo chiamiamo "Spirito Protettore" -.

Robert sfiora la corteccia con una delicatezza che mi sorprende, probabilmente è in grado di percepire l'enorme energia che scorre nella linfa di questo albero.

- Quando noi licantropi abbiamo bisogno di purificazione, ci rechiamo qui. È l'unico posto che i vampiri non possono raggiungere, perché è protetto da una barriera invisibile che venendo a contatto con il loro corpo impuro prende fuoco, ustionandoli - ora mi guarda intensamente, vuole che le sue parole restino ben impresse nella mia testa.

- Nessun umano può entrarci -.

Resto perplessa, io sono umana.

- Allora perché mi hai portata fin qui? -.

Robert volge lo sguardo altrove, perdendosi per un attimo nella natura che ci circonda.

- Appunto per questo. Se riuscirai a entrare senza problemi in questa cavità vorrà dire che non sei solo una semplice umana -.

Sono destabilizzata, ho paura. Ho paura di ciò che sono e di ciò che potrei essere.
Avanzo lentamente mentre chiudo gli occhi e cerco di non pensare a nulla. Mille domande si fanno spazio nella mia mente.
Apro gli occhi, sono dentro.
Non vedo più Robert, mi ha lasciata da sola con me stessa.
Una forza grandissima mi invade; è un'ondata di positività e benessere che mi rende così serena e pacifica. Non vorrei mai andarmene e beneficiare all'infinito di questo potere che mi fa sentire la ragazza più spensierata al mondo.
Migliaia di voci e di echi mi parlano e mi sussurranno frasi che non riesco a comprendere del tutto.

Poi un dolore forte, mi sento come schiacciata. Non riesco più a sopportare quest'energia.
Una mano mi fa precipitare fuori. È Robert.

- Bisogna procedere con cautela. Anche i licantropi adulti, solo dopo un duro allenamento, riescono a restare in questo posto per molto a lungo e a purificarsi totalmente -.

Lo fisso sbigottita, ancora incapace di pronunciare qualsiasi cosa. Quella forza mi ha assorbita e mi ha reso così felice che vorrei rientrarci immediatamente.

- Amelie, si cela qualcosa in te. Sei riuscita a entrare dove dimora lo spirito, restandoci per molti secondi. Nessun umano avrebbe sopportato - e il suo sguardo mi spaventa.

- N...no. Non è possibile - e mi sento venire meno.
- Questa ne è la prova - e Robert mi indica la cavità nell'albero. Seguo con gli occhi il suo dito mentre mi mostra il mio destino, che mi è ancora sconosciuto e che devo riuscire a decifrare.

- Joanna mi ha riferito di come sei riuscita a salvarla dall'attacco dei due vampiri -.

Ritornano le immagini di me che mi scaravento addosso al vampiro con il luccichio che mi perseguita.

L'oscuro mondo di Amelie (COMPLETA)Место, где живут истории. Откройте их для себя