Capitolo 34

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Non sono morta. Me ne accorgo quando, aprendo gli occhi pesanti, riconosco le pareti della mia camera. Sono distesa sul mio letto, ricoperta da un piumone che mi fa sudare. Provo dolori in tutto il corpo e mi sento così strana. Stavo per morire, solo questo ricordo. Avevo una brutta ferita che mi stava lentamente togliendo tutto le energie vitali. Cerco di alzare il busto per mettermi seduta. Nel farlo, delle fitte allucinanti mi bloccano il respiro. Soffoco un grido e raccolgo le forze per sollevare la maglietta e osservare il mio fianco. Non c'è nessun taglio, nemmeno una cicatrice. C'è solo la mia pelle bianca, forse un po' troppo bianca.

Come ci sono arrivata fin qui? Cosa è successo dopo che ho perso i sensi?

Possibile che non ricordi nulla, ancora una volta?

Il Fuoco Sacro ha bruciato Spike e gli altri cattivi che volevano dominare in maniera ingiusta, e poi?

Mi desto dai miei pensieri solo quando intravedo Angie sulla soglia della porta con un foglio, leggermente spiegazzato, tra le mani.

- Oh tesoro ti sei svegliata! - il suo tono di voce è così alto che mi scappa una smorfia di fastidio.

- Cosa è successo? Non ricordo nulla... - abbasso la testa, un po' in imbarazzo.

- L'altra notte ti ha portata qui un ragazzo. Eri priva di conoscenza e non ha voluto dirci nulla. Eravamo troppo sconvolti, io e Lane, e non abbiamo chiesto ulteriori spiegazioni. E'stato parecchio al tuo fianco, poi se ne è andato -.

Il mio pensiero non può che correre a Kian, lui mi ha portata qui. Perché poi ha deciso di andarsene, abbandonandomi qui? Cerco di superare la delusione e di concentrarmi solo su questa Angie preoccupata più che mai.

- Amelie io non cosa sia successo o chi fosse quello strano ragazzo. Ma ho bisogno che tu mi dica la verità - Angie stringe con più forza il foglio.

Solo con quel gesto capisco, è la mia lettera. E' il momento che io le racconti tutto.

Svuoto il sacco, a ruota libera le narro per filo e per segno tutto ciò che mi è capitato dal mio risveglio nel bosco. Racconto anche di Ida, della sua triste fine e del mio perenne rimorso, di mio padre, di Joanna e di chi è veramente, di Kian...

Ogni tanto ometto qualche dettaglio, soprattutto riguardo a Kian.

Angie mi fissa, perdendo colore ad ogni parola e tenendosi sempre una mano sulla bocca.

- Amelie non mi stai prendendo in giro? Non hai battuto la testa vero? -

Probabilmente Angie vorrebbe che io rispondessi: "Si, è solo un brutto sogno. Forse è solo la confusione a parlare."

- Mamma tu mi devi credere. Sei l'unica persona di cui posso fidarmi ciecamente, l'unica umana al di fuori di tutto questo che potrebbe capirmi -

Ha gli occhi lucidi e vorrei tanto entrare nella sua testa per vedere i suoi pensieri, le sue riflessioni e le sue opinioni riguardo tutto ciò che le ho svelato.

- Vuol dire che non hai mai fatto parte di questo mondo - sembra un'amara conclusione, una triste verità da buttare giù una volta per tutte.

- No, io farò sempre parte di questo mondo. Ormai è tutto finito, tutto si è risolto e io posso finalmente vivere come un'umana, come tutte le altre insieme a voi - voglio sembrare convincente.

Voglio essere una semplice umana. Ho vissuto abbastanza assurdità, voglio una vita normale con Angie e Lane. E' stato Kian a riportarmi da loro, voleva che chiudessi con vampiri e licantropi. Ora posso tornare ad essere una comune adolescente, sono pronta per riprendere le redini della mia vita.

L'oscuro mondo di Amelie (COMPLETA)Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt