Capitolo 8

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Resto paralizzata, è così vicino a me.
Non trovo le parole per rispondere, sono bloccate in fondo alla gola.
Poi cosa dovrei rispondergli? Non ho la minima idea di cosa e se nascondo qualcosa dentro di me.

Improvvisamente il vampiro Kian mi afferra una mano e inizio a tremare. Cosa sta succedendo?

Un forte trambusto ruba la nostra attenzione: sono arrivati i licantropi.

Kian lascia repentinamente la mia mano e cerca una via di fuga; è particolarmente bravo a celare l'agitazione, ma i miei occhi sanno leggere i suoi e capisco che è teso e non sa come agire.
È in trappola.
Decine e decine di licantropi ci circondano, bloccando ogni nostro possibile movimento.

Joanna riprende le sembianze umane e accorre da me, allontanandomi dal vampiro Kian.
Mi stringe forte, come per infondermi sicurezza.
"Ora sei al sicuro" mi dice il suo sguardo.

C'è anche Robert e si atteggia da vero capo, trasudando fierezza e coraggio da ogni poro.
Si avvicina a Kian e, dopo essersi trasformato in uomo, lo agguanta per il collo.
Kian cerca di difendersi, ma già molti licantropi lo bloccano a terra.
Ormai è un loro prigioniero, non ha più scampo.

In brevissimo tempo, i lupi tornano uomini e donne e lanciano occhiate minacciose al vampiro schiacciato a terra.
Robert fa un cenno con il capo e, in men che non si dica, quattro licantropi lo alzano da terra, portandolo via.

Osservo la scena che ho davanti senza proferire parola, sono esterrefatta da ciò che sto vedendo.

- Dove lo portano? - mi affretto a chiedere a Joanna, una volta schiarita la gola.
- In una prigione speciale - si limita a dirmi lei.
- Perché speciale? -
- Perché è riservata ai vampiri, è dove sono condannati a scontare gran parte della loro eternità -.

Eternità?

- Dove si trova? - sto facendo troppe domande, ma devo sapere.
- Nella tana, o meglio, nella parte più sotterranea di essa -.

Joanna mi riferisce ciò senza problemi, come fosse normale per loro condannare un essere in una prigione per l'eternità.

Torniamo alla tana, sono scossa e mi gira la testa.
Joanna aspetta che arriviamo al "mio" antro, lontano da orecchi indiscreti, poi si fa avanti.

- Cosa voleva da te il vampiro? - è preoccupata.
- Non lo so... -.

Fingo di non sapere, anche se mi dispiace mentire a Joanna. Ormai la considero un'amica e, so, che degli amici bisognerebbe fidarsi ciecamente.

Joanna non mi chiede altro, pensa sia sincera.

- Era da decenni che non riuscivamo a catturare un vampiro. Sono sempre così vigili e attenti ad ogni evenienza che è quasi impossibile coglierli alla sprovvista -.

La guardo sempre più stupita.

- Il vampiro Kian era distratto e i vampiri non si distraggono mai... forse l'hai distratto tu - la sua voce penetra le mie orecchie e poi la mia testa, facendo aumentare la mia confusione.
- Che vuoi dire? - cerco di affermare ingenuamente.
- Lascia stare, ora riposati. Domani i vampiri potrebbero attaccarci a causa di ciò che è appena successo e reclamare il vampiro Kian. Tieniti pronta e ricorda ciò che ti ho insegnato -.

La sua voce sembra più distesa. Mi accarezza i capelli, lasciandosi andare a un gesto di tenerezza.

- Come avete fatto a trovarmi? - domando d'un tratto.
- Mi sono accorta della tua assenza e ho avvertito il branco. L'istinto poi mi ha guidato da te... -.

Joanna sta diventando molto importante per me e tra di noi si sta formando un legame che si consolida ogni giorno di più.
Mi pare un'assurdità che mi sto legando a un licantropo, ma è la realtà e devo viverla fino in fondo.

Joanna sparisce nel buio, resto io che sto per cadere in un sonno profondo.

"Sono di nuovo bambina. Sono nel bosco e riesco a percepire le emozioni della bambina come mie. Sento la sua paura, la sua ingenuità e la sua purezza. L'odore dell'erba umida m'inonda le narici ed è come se stessi vivendo questo sogno per la prima volta. Mi guardo attorno continuamente, tutto mi sembra così famigliare. Sto seguendo un richiamo, il bosco mi vuole. Faccio parte di lui e di questa vegetazione.
Arrivo vicino a un fuoco, è circondato da moltissime persone. Stanno aspettando che accada qualcosa.
Qualcuno sta per essere bruciato, mi sembra di riconoscere i lineamenti del suo viso.
Strizzo gli occhi e noto che il fuoco sta sparendo. Quel qualcuno lo sta come assorbendo. Tutti urlano, certi scappano terrorizzati.
Io resto a guardare.
Il fuoco è entrato dentro di lui.
Riesco finalmente a vedere con nitidezza il suo viso: il fuoco è come se bruciasse ancora nei suoi occhi. È il luccichio, il suo luccichio."

Mi sveglio senza fiato, con il respiro affannato e la testa sottosopra a causa di ciò che ho appena visto.
Le immagini sono ancora vive in me e, prima che svaniscano, devo raggiungere le prigioni dove è rinchiuso il vampiro Kian.

Mi affido ai miei sensi, mi lascio guidare da loro.
Avanzo lentamente, seguendo un istinto che mi parla e mi suggerisce cosa fare.
Brancolo nel buio, perlustrando zone della grotta che mai ho notato.
Trovo un passaggio che conduce giù, nelle tenebre, forse nel nulla.
Scendo sempre più giù, timorosa di incontrare qualcuno e di essere scoperta dai licantropi.

È la discesa per gli Inferi e io posso contare solo su me stessa.
Devo trovare Kian, al più presto.

Ciao a tutti miei cari lettori!
Spero davvero che la storia sia di vostro gradimento e che riesca ad appassionarvi!
Se vi piace lasciate un commento o una stellina, grazie millissime di nuovo, baciii :)

L'oscuro mondo di Amelie (COMPLETA)Where stories live. Discover now