Capitolo 10

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Passato lo shock, cerco in tutti modi possibili di far riprendere Joanna.
Quando apre gli occhi provo un sollievo così grande che dimentico tutto ciò che ho attorno.

La strage che hanno provocato i vampiri è ancora ben visibile, la loro cattiveria non conosce limiti.

- Portami all'albero sacro - mi sussurra con un fil di voce Joanna.
Il suo sguardo è ancora perso nel vuoto, ma il fatto che mi abbia parlato mi da una gioia immensa.
La sostengo fisicamente mentre raggiungiamo l'albero sacro. Ha perso molto sangue e le forze la stanno per abbandonare ancora.

- Dai Jo siamo quasi arrivate! - le bisbiglio mostrando un temperamento che in realtà non possiedo.
- Da quando sono "Jo"? - e le scappa un sorriso.

Vorrei abbracciarla e confessarle che, di solito, agli amici si danno dei nomignoli.

Come al solito mi sono fatta guidare dai miei sensi per raggiungere lo Spirito Protettore, dato che la battaglia ha completamente azzerato la mia mente.
Joanna mi fa segno con una mano di portarla dentro la cavità della pianta.
La deposito con delicatezza e mi scosto.
Devo lasciarla sola con se stessa e con lo Spirito.

Dopo non molto esce dalla scalanatura con la forza delle sue gambe. Le sue ferite sono in parte rimarginate.

- Lo Spirito cura l'anima ma anche il corpo - mi confessa notando il mio sguardo sconcertato.

Nonostante Joanna sembri rinnovata, la sua espressione resta cupa.

- Lo Spirito mi ha mostrato delle immagini. Immagini di morte e di cruente battaglie. Prima che uscissi ha aggiunto: "L'oscurità sta per avvolgere i licantropi" -.

Vorrei rassicurarla, ma non saprei in che modo.
Torniamo alla tana in silenzio, senza scambiarci una sola parola.

Il branco è stremato.

- Hai visto Robert durante la battaglia? - mi chiede lei preoccupata.
Faccio di no con la testa.

Mentre alcuni licantropi si alzano faticosamente, Joanna fa saettare il suo sguardo dappertutto.
Di Robert non c'è traccia.

- Provo a cercarlo nei paraggi - e se ne va via agitata.

I licantropi si aiutano a vicenda, sono quasi tutti feriti.

Corro senza pensarci alle prigioni: sono vuote, i vampiri si sono ripresi Kian.

Quando la situazione sembra essersi stabilizzata e la tana sembra aver ripreso un aspetto "normale", Joanna annuncia al branco che Robert, il loro capo, è sparito.
L'agitazione è palpabile e continui brusii impediscono a Joanna di terminare il suo discorso.

- Non perdiamoci d'animo, branco. Stamane sono successi eventi terribili e spiacevoli. Ma noi non siamo deboli. Sappiamo che i vampiri fondano la loro forza sulla nostra debolezza e, per questo, il nostro unico modo di avere la meglio è mostrarci indistruttibili. Stasera dopo i funerali dei nostri fratelli caduti oggi in battaglia, si terrà l'elezione del nuovo capo branco. Non possiamo aspettare il ritorno di Robert e, senza un capo branco a dirigerci, tutto finirebbe nella confusione e, di conseguenza, nella perdita contro i vampiri -.

La sicurezza di Joanna nel parlare è impressionante, riesce così bene a tenere a bada le sue emozioni e a mostrarsi agli altri imperturbabile.

La sera assisto ai funerali dei licantropi che non ce l'hanno fatta in battaglia. È una cerimonia diversa da tutte le altre che conosco, o che penso conoscere.
Ovviamente resto un po' disparte rispetto ai licantropi, io non centro nulla con loro.
Osservo tutto attentamente: i corpi dei licantropi vengono avvolti in un manto nero e posizionati su dei rami.
A turno ogni licantropo lancia qualcosa su di essi, per poi iniziare a recitare una litania che non riesco a comprendere.
Alla fine, viene accesa una torcia che viene fatta passare nelle mani di ognuno.
Ciascuno la appoggia sui rami sotto i corpi dei licantropi privi di vita che iniziano lentamente a bruciare.

Ho i brividi e mi viene da piangere.
Riesco a sentire le emozioni che attraversano i licantropi e percepisco il loro dolore come mio.

Mi allontano dalla cerimonia e mi avvio verso l'albero sacro, sperando che lo Spirito Protettore sia in vena di darmi risposte.

Penetro piano nella sua rientranza.

- Stanno succedendo cose orribili e vorrei capire cosa sono. Solo in questo modo posso aiutare davvero i licantropi -.

Attendo.
Finalmente lo Spirito ascolta le mie richieste, iniziando a parlarmi.

- Tu sei la figlia di uno dei vampiri più grandi che ci fosse mai stato. La sua grandezza però fu indebolita a causa di una delle forze più forti dell'universo: l'amore.
Si innamorò di un'umana e dal frutto della loro unione nacque una bambina, Amelie.
Amelie aveva in sé due parti perfettamente complementari: la luce e la tenebra, ovvero l'umanità e la parte vampira.
Con il crescere questi due spicchi iniziarono ad essere squilibrati, poiché la tenebra voleva prevalere.
L'oscurità sta per divorarti, Amelie. Poco a poco la tua umanità sarà vittima del vampiro che c'è in te -.

Non ragiono più.

- Questo vuol dire che diventerò un vampiro? -

- No, tu non puoi trasformarti Amelie. La parte oscura, prima o poi, prenderà il sopravvento e ti distruggerà.
L'oscurità è sempre stata in te, da quando sei nata. Per questo sei così forte e i tuoi sensi sono così sviluppati. La bontà di tua madre ha permesso che tu ricevessi solo gli effetti positivi dell'essere un vampiro; non dovrai mai bere sangue, non ti brucerai mai al sole e il tuo cuore batterà sempre, finché la tenebra non prevalicherá la tua umanità -.

Lo sconcerto e il senso di smarrimento che provo mi offuscano la mente. Non ci posso credere, non posso credere a ciò che ho appena udito.

Lo Spirito Protettore non aggiunge altro.
Sto male, devo uscire da questo antro al più presto.

Capisco il perché di quei dolori, di quella continua morsa al petto: c'è un vampiro dentro di me e mi sta divorando.
Prima o poi non avrò più scampo, lo Spirito è stato chiaro.

Sono spacciata.
Vedrò la mia fine in questo bosco che è diventato la mia prigione.

I miei sensi mi dirigono in un posto preciso, lontano dalla tana e dai licantropi.
Sono fuori di testa, mi sto buttando a capofitto verso il baratro, verso il covo dei vampiri.
Ho il presentimento che abbiano in ostaggio Robert e voglio salvarlo dalle loro grinfie, glielo devo.
Voglio fare qualcosa di giusto prima di essere inghiottita dall'oscurità.

"L'oscurità è racchiusa dentro di te."

L'oscuro mondo di Amelie (COMPLETA)Where stories live. Discover now