Capitolo 31

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Kian è sbalordito e inizia a guardarsi attorno con aria smarrita. Forse si sta rendendo conto solo adesso del suo comportamento spudorato.

-Non riesco più a contenermi, sono diventato un mostro... - mentre parla con voce strozzata non guarda me, anzi è come se non fossi presente. Rivolge i suoi occhi persi altrove, verso il cielo scuro, verso gli alberi e il terreno umido. Sto per parlare ma Kian, con una velocità impressionante, sparisce dalla mia vista. Se ne è andato, con i suoi rimorsi e la consapevolezza che il suo essere è cambiato, tramutandolo in un semplice vampiro senza nulla di eccezionale. Torno verso casa mia, sola e titubante. Durante il tragitto ho la continua sensazione di essere osservata, come se qualcuno mi stesse seguendo senza l'accortezza di non farsi notare. Sono nel mio letto, per fortuna Angie e Lane stavano già dormendo quando sono rientrata e così non devo subire nessuna domanda riguardo la serata che ho appena vissuto. Alzo le coperte fin sopra la testa e mi impongo di addormentarmi, senza rimuginare su nulla. Il sonno giunge al mio corpo con lentezza, portandomi via dalla realtà opprimente che sono costretta ad affrontare tutti i giorni, ad ogni mio risveglio.

Sogno tante cose, per la maggior parte confuse e senza senso. Poi in quel garbuglio di immagini si fa spazio una figura, è chiara e comincia a parlarmi. Mi guarda intensamente, trapassando la trama dei sogni e il limite che si oppone tra fantasia e realtà. Mi sfiora una guancia, sorprendendomi con la sua delicatezza. Il suo bagliore è talmente vicino al mio viso che ho paura di accecarmi.

- Sono un mostro - mi sussurra nel sogno.

Io rispondo di no, che il suo luccichio è ancora intatto, che questo significa che non sarà mai un vampiro come tutti gli altri, sarà sempre diverso e il fuoco sacro farà sempre parte di lui e della sua anima, ora scossa.

- Tornerò dai vampiri, da tuo padre. Cercherò di fare parte di loro, ancora una volta -

Ha ascoltato le mie parole, non vuole più nascondersi. Vorrei allungare un braccio e raggiungere il suo volto pallido, infondendogli sicurezza e serenità. Vorrei convincerlo che non è un mostro, che non è colpa sua, che è colpa della vita che l'ha sempre messo alla prova. Mi prende una mano, mi stupisco di come riesca a percepire i suoi tocchi, nonostante non esistano e siano racchiusi nelle mie immaginazioni notturne. Mi sembra un addio, l'ennesimo addio. Il suo luccichio è improvvisamente lontano. No, no torna qui, da me.
Ti sogno da quando sono bambina, non mi hai abbandonata, ti prego non farlo ora.
Ho bisogno di te, anche se sei un sogno, un'assurda fantasia che riempie le mie notti, facendomi dimenticare cosa sia la solitudine.

Ho bisogno di te, Kian.

Sbarro gli occhi, con il fiato corto. Il luccichio è reale, fino a pochi secondi fa era proprio dinanzi ai miei occhi. Guardo la finestra; è aperta e una figura è pronta ad andarsene via. Kian è girato di spalle, per un attimo mi sembra che voglia girarsi e tornare al mio fianco. Non lo fa, si lancia dalla finestra e scompare. Corro a vedere se ci sia ancora, se abbia aspettato che mi affacciassi. Non c'è, è tornato nel bosco, nelle oscurità. Le sue confessioni erano vere, vuole tornare a far parte dei vampiri. Perché questo fatto mi preoccupa così tanto? Dovrei stare tranquilla, mio padre lo aiuterà, lo ha sempre aiutato.

**

E' passato qualche giorno e Kian non si è fatto più vivo. Angie e Lane continuano chiedermi se vada tutto bene, come mai sia così silenziosa. Non so cosa rispondergli, come reagire. Come vorrei potergli rivelare tutta la verità e finire con questa inutile farsa. Un pomeriggio, dopo aver udito il campanello di casa nostra, Angie mi chiama radiosa.
- Tesoro vieni, c'è qua la tua amica che ti vuole vedere -

Amica?

Corro alla porta. E' Joanna.
- Vi lascio sole - dice Angie sorridendomi. Pensa che vogliamo passare uno spensierato pomeriggio insieme, invece so benissimo che Joanna è qui per un motivo preciso, che tra poco la mia vita si sconvolgerà di nuovo. Esco in strada e aspetto trepidante che Joanna cominci a esprimersi.

- Amelie è successa una cosa... -
- Cosa? - mormoro con la gola secca.
- Tuo padre non è più il capo dei vampiri -
- Gli è accaduto qualcosa? - dico in preda all'ansia.
- No, o almeno credo. E' stato sostituito da Spike, il vampiro che aveva preso il posto di Kian -

Milioni di emozioni mi invadono, bloccandomi a terra. Non mi è mai piaciuto quel vampiro e se ha provato a torcere un capello a mio padre non so cosa sarei capace di fare.
- Amelie stanno succedendo strane cose. E' come se i vampiri avessero improvvisamente perduto la quiete, forse Spike li sta fomentando a ribellarsi ancora. Non cosa pensare ma ho trovato giusto avvisarti -
- E mio padre dov'è ora? - chiedo con voce tremante.
Joanna abbassa lo sguardo prima di rispondermi.
- Nessuno di noi licantropi l'ha più visto -

Il mondo mi cade addosso.

- Amelie ora calmati, ti prometto che manderò alcuni dei mie licantropi a scoprire cosa gli sia successo. In questi giorni ti informerò a riguardo. Ora però devi rimanere qui, il bosco è pericoloso, soprattutto adesso. Voglio che tu resti qui al sicuro, va bene? -

Annuisco, anche se non so se riuscirò a tener fede alla promessa. Prima di andare Joanna mi stringe in un forte abbraccio, sussurrandomi che mi vuole bene, che sarà sempre al mio fianco.
Rientro in casa sconvolta.
- Tesoro tutto bene? Dov'è andata la tua amica? -
Guardo Angie, invidiando la sua spensieratezza e il suo modo così umano di affrontare le cose.
- Si tutto ok. Joanna è venuta solo per ricordarmi una cosa - cerco di sorriderle.
Con una scusa mi chiudo in camera mia con i miei pensieri. Come posso restare rinchiusa qui mentre al bosco chissà cosa sta succedendo? Vorrei che mio padre si sia dimesso volontariamente dal suo incarico, che quel certo vampiro Spike non abbia preso il potere con la forza, facendogli del male. E' inevitabile che le mie preoccupazioni corrano anche per Kian, lui che voleva tornare. Spike ha sempre odiato Kian, l'ho compreso fin da subito. Magari tra di loro c'è stato un duello. Che fine avrà fatto Kian senza i suoi poteri a proteggerlo? Devo spegnere il cervello se non voglio impazzire.

Sono due notti che non dormo, ripensando alle parole di Joanna. Ora so che devo tornare, che restare ferma immobile "al sicuro" non è la decisone giusta da intraprendere. Mi dispiace così tanto per Angie e Lane, spero che questa lettera chiarisca tutti i loro dubbi. L'ultima cosa che vorrei è farli soffrire, sono i mie genitori e resteranno per sempre nel mio cuore.

"Cari Angie e Lane,

vi starete chiedendo dove sia finita, di nuovo. Mi dispiace così tanto avervi tenuto all'oscuro di tutto, ma avevo troppa paura di spiegarvi come erano andate veramente le cose. Vi prometto che un giorno tornerò e vi dirò tutta la verità. Non sarà una verità facile, ma sono sicura che comprenderete perché siete delle persone magnifiche. Vi ringrazio infinitamente per tutto quello che avete sempre fatto per me, nonostante non fossi figlia vostra. Ho scoperto tante cose sul mio passato, cose che probabilmente neanche voi avete mai saputo. Avrei voluto vivere la mia vita come una semplice ragazza umana della mia età, ma è impossibile perché il mio mondo è un altro e, ora, questo mondo è in pericolo. Devo tornarci e cercare di salvarlo. Vi prego cercate di capirmi e aspettate il mio ritorno senza chiamare i soccorsi. Vi prometto che un giorno tutto andrà bene.

Vi voglio bene, Amelie."

Commentate in tanti e scrivetemi che ne pensate di questa nuova piega che sta prendendo la storia.
Baciii 💙

L'oscuro mondo di Amelie (COMPLETA)Where stories live. Discover now