Capitolo 28

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-Finalmente ti ho trovata! -
Mi volto di scatto speranzosa che quella voce appartenga a qualcuno che sembra sparito, volatilizzato nel nulla. Invece mi rendo immediatamente conto che la sagoma che avanza lentamente verso di me appartiene a mio padre. Non lo avevo ancora visto da quando mi sono risvegliata. Sta bene e i suoi occhi sono pieni d'affetto. E' come se cercasse di dirmi: "Andrà bene, nonostante tutto."
- Sono un'umana ora, una semplice umana - gli rivelo non riuscendo più a trattenere le parole che cercavano, a tutti i costi, di sgorgare come un fiume in piena.
Mi guarda con amore, come se già lo sapesse, come se fosse stato a conoscenza di tutto fin dall'inizio.
- Non sarai mai una semplice umana, Amelie - e si avvicina ancora, arrivando a sfiorarmi una guancia con la sua mano ruvida.
- Non riesco a capire più nulla, è come se una coltre di nebbia mi stia cospargendo e, qualunque tentativo io faccia per liberarmi da essa, fosse inutile. Perché diventa ogni istante più spessa e io resto imprigionata in questa confusione senza la possibilità di uscirne - sto tremando e il viso di mio padre diviene preoccupato.
- Vieni qui, figlia mia -.
Mi circonda con le sue braccia e mi infonde il calore e la tranquillità che mi serve per affrontare tutto ciò che mi sta accadendo. Mi godo per qualche istante la sensazione benefica del suo abbraccio protettivo, cercando di fingermi una normale adolescente che ha solo bisogno di una stretta paterna. Poi mi scosto e dirigo il mio sguardo nel suo.
- Spiegami cosa è successo a Kian quella notte, quando si è trasformato. Mi aveva confessato che tu eri l'unico a conoscenza dei suoi poteri, l'unico che ricordasse cosa fosse avvenuto realmente -
Sospira profondamente, forse perché preferirebbe lasciare al passato quell'avvenimento che cambiò per sempre la storia dei vampiri.
- E' passato parecchio tempo tesoro -
- Devi sforzarti, devi farlo per me -.

"Si per me, per la figlia che hai perso e poi ritrovato. Me lo devi Cristoph"

-Quella notte tutto era pronto per il sacrificio annuale da donare allo Spirito del vampiro che dimorava nel fuoco sacro. Si dicesse che proteggeva e sorvegliava il popolo dei vampiri e che, avrebbe continuato a farlo, solo sacrificando ogni anno il più piccolo tra i vampiri. Per quei tempi era stato scelto Kian come vittima sacrificale e la morte sarebbe dovuta avvenire tramite la bruciatura del suo corpo, ancora vivo, sul fuoco sacro. Ma invece di iniziare a bruciare, il corpo di Kian, rimaneva intatto e non ardeva; questo fino a quando un'esplosione potentissima non investì tutti i presenti. Lo scoppio era partito da lui, dal suo corpo. Quando ci risvegliammo dal tramortimento, nessuno ricordava l'accaduto, tutti tranne me. Credevano che il fuoco si fosse spento da solo, che lo Spirito avesse deciso di abbandonarli. Kian era sparito, pensai che l'esplosione l'avesse ucciso, riducendolo in cenere. Invece lo trovai, lontano dal covo, nascosto e impaurito più che mai. Mi rivelò che era cambiato, che era come se il fuoco fosse rimasto imprigionato dentro di sé. Decisi di tacere la sua trasformazione e gli insegnai a non mostrare agli altri vampiri i suoi occhi scintillanti. Eravamo gli unici a conoscenza di cosa fosse davvero capitato quella notte. A quell'epoca era molto piccolo, ma crescendo imparò a controllarsi e a vivere come un comune vampiro -

Conoscevo già questa storia, necessitavo sapere altro.

-Perché è stato risparmiato? Perché il fuoco è entrato dentro di lui? -
- Kian non è sempre stato un vampiro -

Cosa?

-Era stato morso da un vampiro che non aveva rispettato le regole, ovvero che era vietato mordere gli umani a meno che questi ultimi non fossero stati un pericolo imminente per il nostro popolo. Molti vampiri trasgrediscono questa regola e condannano alcuni poveri sfortunati a una vita di ombre e sangue -

Non posso fare a meno di pensare ad Ida.

-Lo aiutai ad adattarsi alla nostra vita, cercando di farlo accettare dal resto del nostro popolo. Però, nonostante questo, data la sua essenza umana, per molti vampiri non era degno di vivere con noi. Essendo il più piccolo tra i vampiri, la maggioranza lo scelse come vittima sacrificale. Ero io il capo, ma non potevo oppormi e così mi adeguai alla loro scelta - si prende una pausa.

L'oscuro mondo di Amelie (COMPLETA)Where stories live. Discover now