8- Chapter Eight

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Kit la fece scendere dall'auto ripetendole che doveva stargli attaccata. Bethany si guardò attorno, si trovavano in un parcheggio di un ristorante molto rinomato ed elegante. Con piacere vide che vi erano molte automobili parcheggiate, cosa che la fece sperare, ma si trattenne dal sorridere, tentando di mantenere un'espressione piatta.

Kevin l'affiancò allargando le labbra, come sempre, e presero a camminare tutti e tre verso l'entrata dell'edificio, dove vi era un'insegna luminosa, con il nome del ristorante scritto in corsivo, che la giovane non perse tempo a leggere.

Appena fuori dalla porta i tre furono fermati da due uomini enormi, vestiti in nero. Erano veramente alti, superavano sia Kevin che Kit di molto ed erano tremendamente larghi, cosa che fece leggermente paura a Beth.

<<Buonasera ragazzi>> li salutò Kit sorridendo, sorprendendo la bionda, dato che non le sembrava possibile che il giovane sapesse fare un'espressione alternativa a quella arrabbiata.

<<Ehi amico siete in anticipo>> disse uno dei due colpendogli la spalla amichevolmente, mentre l'altro sorrise, portando l'attenzione su di lei. <<Lo sai che non voglio rischiare di essere in ritardo>> rispose Kit.

<<Ah lo so, lo so..>> disse distrattamente il primo che aveva parlato, cominciando, anche lui, a guardare Bethany che intanto aveva portato la sua attenzione all'ambiente attorno a loro, non volendo sfidare due giganti con lo sguardo.

<<Questa è la Morgan allora..>> continuò poi a dire allungando una mano vesso di lei.<<Fatti vedere fiorellino>> disse prendendole il mento, facendola voltare verso di lui, il quale rise divertito, mostrando un paio di denti dorati.

Lei mosse la testa, cercando di allontanassi e lui perse la presa sul suo volto. Inutile dire che si levò subito il sorriso dalla faccia. Beht sentì Kevin agitarsi leggermente, forse non avrebbe dovuto farlo, ma non le importava.

Subito l'altro uomo che era rimasto a guardare le si avvicinò prendendola per un braccio, facendole premere il corpo contro quello del gigante. Kit lo guardò subito con disapprovazione, stringendo sia i pugni che la mascella, ma cercò di rilassarsi subito dopo, facendo pensare alla giovane di averlo immaginato.

<<Senti bambolina, non siamo di certo qui per giocare>> cominciò a sussurrarle facendole venire i brividi. <<Quindi vedi bene di non tentare di fuggire se no..>> prese la mano della bionda, piccolissima in confronto a quella del gigante e la portò alla sua cintura. Beth chiuse gli occhi sentendo una superficie metallizzata <<Te la dovrai vedere con lei.. e non scherza>> concluse senza mollarla e guardandola dritto negli occhi, in modo che ricordasse bene che lui avesse una pistola nella cintura e non aveva paura di usarla, soprattutto non aveva paura di utilizzarla contro i lei.

L'uomo si allontanò, riavvicinandosi all'altro che sorrise come se non fosse accaduto nulla <<Entriamo? La cena ci attende>> domandò aprendo la porta.

Beth abbassò lo sguardo avvilita, non poteva aver davvero pensato di poter fuggire. Vide la mano di Kit, con l'anello, che le stava per circondare la vita, ma Kevin fu più veloce. <<Non preoccuparti, non ti faranno nulla finché ci saremo noi>> le sussurrò all'orecchio, mentre Bethany vide Kit entrare prima di loro, con la mascella contratta.

Il ristorante era parecchio popolato, cosa che la sorprese, erano pazzi? Infondo lei avrebbe potuto urlare, qualcuno avrebbe potuto aiutarla. Ma come se i suoi pensieri fossero a portata degli altri, l'uomo con la pistola le si avvicinò, allontanando Kevin, il quale non ne fu molto felice, ma poco importò all'uomo.

Una superficie dura venne premuta sulla schiena di Beth; le stava puntando la pistola all'altezza del bacino, ma nessuno poteva notarlo. Forse era per quello che avevano scelto un luogo affollato, così non davano nell'occhio.

The Green LightWhere stories live. Discover now