15- Chapter Fifteen

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Kit fece scivolare piano Bethany dalle sue braccia, abbastanza scioccato alla vista di Eric, il quale li stava osservando con uno strano sorriso in volto.

<<Forse è meglio che prima vi diate una sistemata, non credete?>> disse indicando gli indumenti fradici. Il biondo indietreggiò lievemente, portando lo sguardo in cucina <<Avete dieci minuti se non meno, muovetevi>> affermò lasciandoli da soli in entrata.

I due rimasero silenziosi mentre Kit aiutava la giovane a raggiungere il divano, accanto al camino, dove la mollò. <<E lui?>> chiese Beth in un sussurrò, mentre il riccio si voltava dandole le spalle.

<<Non lo so Morgan>> disse solo, prima di lasciarla lì, dirigersi verso le scale della casa e salire al piano superiore. La bionda rimase appoggiata al divano cercando di non dare peso alla caviglia, stupita dal comportamento di Kit. Ora che c'era Eric l'avrebbe abbandonata così? Si chiese senza distogliere lo sguardo dalle scale.
Scosse velocemente la testa, voltandosi verso il fuoco caldo, cercando di raggiungerlo. Con movimenti lenti e attenti riuscì a sedersi davanti alle fiamme, senza fare troppi danni alla caviglia dolorante. Si tolse l'orribile giubbotto e lo lanciò accanto a lei.
Lo odiava così tanto quell'ammasso di piume, insieme ad Eric.
Portò le mani avanti e si scaldò, mentre le chiazze umide della tuta di Kit e del suo maglione si asciugarono pian piano, al contrario dei capelli, ancora gocciolanti. Decise di farsi quindi una treccia e li avrebbe asciugati successivamente, magari dopo una doccia calda.

<<A tavola>> sentì urlare dalla cucina, quando riuscì ad ultimare la sua interminabile treccia. Si voltò giusto in tempo per vedere Kit arrivare verso di lei, cambiato e profumato. Che egoista, pensò leggermente irritata. Si lasciò comunque aiutare e lentamente raggiunsero la cucina, in quanto il riccio non ci avesse nemmeno provato a prenderla in braccio.

<<Oh bene..>> disse Eric indicando i due posti apparecchiati, dove si sarebbero dovuti sedere.
Non iniziarono neanche a mangiare che Kit ruppe subito il silenzio. <<Dov'è Kevin?>> chiese duramente.
Eric gli sorrise amaramente, spaventando leggermente Beth, la quale iniziò a giocare con la verdura cotta che aveva nel piatto. <<Dove deve essere>> rispose vagamente.

Kit batté un pugno sul tavolo, facendo gelare il sangue nelle vene a Bethany accanto a lui. Vedere un Kit arrabbiato non era mai un piacere.
<<Non mi piacciono i giochetti e lo sai, dove diavolo è mio fratello Eric>> urlò in procinto di alzarsi, si vedeva come i suoi muscoli fremessero di essere mossi, come i pugni che aveva stretti volessero colpire Eric, ma rimase immobile nella sua posizione, guardando il biondo minacciosamente.
L'uomo rimase impassibile di fronte all'irascibilità di Kit. <<Con il resto della tua famiglia, ora è in ostaggio tanto quanto loro, quindi vedi di rimanere calmo e finire la cena, perché sai benissimo quanto poco mi costi prendere il cellulare e fare una chiamata>> lo minacciò in tono tranquillo.

Kit non rispose, rimase in silenzio continuando a fissarlo, poi cedette, non riuscendo a sostenere gli occhi glaciali di Eric e si alzò dal tavolo <<Vado a fumare>> disse lasciando la stanza.

Era veramente furioso, pensò Beth guardandolo andare via. D'altronde lo sarebbe stato chiunque dopo una risposta come quella di Eric. Avrebbero potuto uccidere Kevin, ma a quanto diceva il biondo non lo avevano ancora fatto e questo rincuorò leggermente la giovane, anche se non aveva compreso appieno la minaccia, avevano per caso fatto del male alla madre e la sorella di Kit?.

<<Bethany ti conviene mangiare, devi essere in forze, con la caviglia che ti ritrovi>> le consigliò Eric, cambiando completamente discorso.

<<Che ci fai qui?>> domandò quindi al giovane.

<<Non era chiaro?>> rispose Eric stupito. <<Sono il medico che guarirà la tua caviglia>> dichiarò, facendo stringere ancora di più lo stomaco a Beth.

The Green LightWhere stories live. Discover now