28-Chapter Twenty-eight

1.4K 142 11
                                    

Quei capelli troppo neri e gli stessi occhi scuri, avrebbero dovuto far intuire a Bethany chi fosse la giovane cameriera.
La sorella perduta che aveva cambiato la vita dei suoi due giovani rapinatori, la sorella perduta che aveva fatto trovare la giusta strada a Kit e che aveva messo in pericolo il fratellastro dagli occhi verdi, Kevin.

Eppure c'era qualcosa di ancora innocente in lei, nel modo in cui teneva l'anello dalla pietra verde fra le mani e nel modo in cui sorrise a Bethany quando le diede il permesso di guardarlo attentamente.
Se Simon era riuscito a rovinare Cathy, la giovane dai capelli aranciati che condivideva la stanza di Kevin, la sorella di Kit era rimasta una roccia. C'era del barlume di speranza in quel pozzo scuro di occhi e forse era stata proprio la bionda a farlo rinascere.

<<Lavoravo in un negozio di vestiti>> iniziò a parlare la capo cameriera. <<Principalmente per riuscire a portare a casa qualcosa ed aiutare mia madre a pagare le bollette, troppo salate>> mi guardò sorridendomi appena. <<Certo Kit aiutava, ma ho potuto usare per me i soldi che guadagnavo solo quando arrivò il padre di Kevin a dare una grande mano alla situazione economica della famiglia>> raccontò.

<<Cosa stai cercando di dirmi?>> si permise di chiedere Bethany, notando la piccola pausa di riflessione che si era presa la mora, la quale alzò gli occhi scuri sulla figura della giovane californiana.

<<Era un pomeriggio piovoso, tanto che non riuscivo a vedere la strada fuori dal negozio. Dovevo staccare da li a pochi minuti quando entrò..>> sospirò. <<..quando entrò un giovane dai capelli biondi e gli occhi azzurri chiedendomi se vendessimo ombrelli. Notai subito i suoi abiti firmati umidi e il suo sorriso dolce. Gli indicai il reparto dove li vendevamo e lui mi chiese qualche consiglio su quale potesse scegliere, data la sua giovane età>> la mora rise piano, scuotendo la testa. <<Che sciocca che sono stata eh?>> domandò guardando Bethany. <<Una cosa tira l'altra e uscimmo per primo appuntamento, dove mi baciò , poi ce ne fu un secondo e così via fino a che non mi mostrò questa casa, la sua casa. Un lusso che avevo solo visto nei film e che mai avrei pensato mi travolgesse fino ad intrappolarmici. Il viaggio fino a qui era un regalo, disse, tre giorni per noi in questa villa magnifica. Inutile dire che i giorni divennero settimane, le settimane mesi ed eccomi qua a servire quel mostro che mi ha sedotto, rompendomi in mille pezzi>> concluse.

Bethany prese le mani della giovane, stringendo così anche l'anello di Kit e le sorrise tristemente. Non sapeva che dire o come comportarsi, non sapeva come ci si sentisse ad essere usati, perché era quello che era successo a lei, era stata usata, al contrario di Beth che era stata rapita contro la sua volontà.

<<Beh almeno ho imparato a cavarmela, riuscendo a sopravvivergli, diventando così capo cameriera>> affermò con le labbra tremanti. Tentava di non far sfuggire i ricordi rimasti sepolti per troppo tempo, pensò Bethany, la quale non poteva nemmeno immaginare a quanti orrori abbia dovuto assistere la mora.

<<Io..>> provò a dire Beth, commossa dalla storia della giovane. Si fermò per guardarsi attorno, assicurandosi di essere al sicuro da occhi ed orecchie indiscrete. <<Kit sta arrivando>> sussurrò finalmente, liberandosi di un grande peso.

<<Cosa?>> domandò la mora con voce rotta, guardando Bethany come se fosse pazza.

<<Lui sta venendo a tirarti fuori di qui, ha lottato al lungo per avere il supporto necessario e sono sicura che stia arrivando>>.

<<Se anche fosse vero..>> la riprese quell'altra, senza lasciarsi vincere del tutto dalla speranza. <<..Simon non si farebbe scrupoli a togliergli la vita. Siamo di sua proprietà Bethany, siamo la sua ossessione e se quel pazzo di mio fratello stesse arrivando, spero che abbia un buon piano perché se no lo perderò per sempre>> affermò scuotendo la testa.

The Green LightWhere stories live. Discover now