11- Chapter Eleven

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La spazzola cadde a terra e Beth imprecò a bassa voce. Era di nuovo venerdì e sembrava che quel giorno le andasse tutto storto.

Quella mattina aveva rovesciato la colazione che Kevin le aveva preparato, poi era caduta in mezzo alla neve, quando, tutti e tre, erano andati a fare una passeggiata e aveva fatto ridere i fratelli, soprattutto Kit. A pranzo poi, si stava per strozzare con dell'acqua e nel pomeriggio si era ustionata la lingua con della cioccolata bollente, perché si era scordata di soffiarci sopra.

Si piegò a recuperare la spazzola e continuò a pettinare i capelli lunghi. Avrebbe voluto andare in pigiama a quel dannato incontro, ma Kit le aveva chiesto esplicitamente di indossare un vestito e lei aveva acconsentito. Quella notte se ne sarebbe andata, cosa avrebbe dovuto importarle?.

Aveva infilato un vestito blu, stile anni '60, anche se la gonna non era molto gonfia. Quel colore le donava molto anche se storse il naso una volta davanti allo specchio, la sua carnagione era davvero chiara.

<<Oh andiamo Morgan..>> sentì dire alle sue spalle. La giovane di voltò e vide Kit con un completo elegante della tonalità simile al vestito di Bethany. <<Anche questa volta abbiamo lo stesso colore>> commentò il riccio, rimanendo fuori dalla sua stanza.
<<L'altra volta l'abito lo avevi scelto tu>> rispose lei senza guardarlo, concentrata a trovare il mascara.
<<Giusto>> rispose Kit. La giovane lo sentì entrare nella stanza a passi incerti, per poi fare marcia indietro <<Beh ti lascio alle tue cose>> le disse prima di sparire. Lei si voltò in tempo per vederlo andare via, perché Kit si comportava in modo strano?.

Una ventina di minuti dopo il riccio stava dando l'ordine di uscire dalla casa, Beth si precipitò in entrata sotto gli occhi curiosi di entrambi, soprattutto Kevin che le sorrideva, come suo solito.
<<Vi aspetto in macchina>> aveva detto Kit lasciandoli da soli in entrata.

<<É tutto pronto>> sussurrò Kevin, mentre la aiutava ad infilale il giaccone, il suo fiato sul suo collo le fece venire la pelle d'oca. <<Tornerai a casa>> continuò poco distante da lei la quale chiuse gli occhi sorridendo. Avrebbe riabbracciato tutti, da Henry, ai suoi genitori, anche sua sorella Rose.

<<Sei bellissima, come sempre>> disse Kevin, mentre la raggiunse di fronte, sorridendo e accarezzandole dolcemente il braccio. <<Grazie>> si lasciò sfuggire la giovane guardandolo negli occhi verdi, per fargli spie che gli era riconoscente per tutto.

<<Shh>> disse abbracciandola. <<Lo sai che lo faccio volentieri, ma forse è meglio che mi ringrazi ad opera fatta>>. Le prese il viso e le lasciò un morbido bacio accanto alle sue labbra, prima di prenderla per mano e condurla fuori dalla casa.

Kevin riusciva sempre a stupirla, teneva veramente a lei e forse avrebbe dovuto abbassare un po' la guardia con lui, anche se già lo aveva cominciato a fare. Come aveva fatto ad avvicinarsi così tanto al suo viso se no?.

Appena arrivarono Kit ordinò loro di stargli dietro, senza un apparente motivo, molto probabilmente lo faceva sentire più sicuro. Comunque Kevin prese per la vita Beth, avvicinandola a sé ed aiutandola a camminare con quei trampoli.
Ovviamente il ristorante non era quello dell'ultima volta, avevano cambiato città, anche se  il livello era lo stesso. Troppa eleganza e troppa ricchezza.
In realtà Bethany era stata educata a stare in ambienti del genere, fin da piccola il padre portava la famiglia a cene di beneficenza o incontri molto importanti, questo però non significava che lei si sentisse a suo agio, perché non lo era, odiava gli estremismi, quel ristorante compreso.

Non vedendo nessuno sulla porta ad attenderli i tre entrarono e Kevin non si fece problemi a prendere la mano della giovane. Mi sta dando sostegno, pensò Beth. Kit parlò con il cameriere e la giovane si guardò attorno, notando uomini e donne ben vestiti e non curanti di ciò che li circondava. <<Tutto bene?>> le sussurrò Kevin.
Beth annuì, ancora persa a guardare la stanza molto elegante, troppo. <<Quando daremo le pastiglie a Kit?>> gli chiese lei.
<<Penso che proverò a mettergliene nel piatto qualcuna, poi questa sera, quando arriveremo a casa preparerò una camomilla>> la informò senza guardarla, attento ai movimenti di Kit.
<<Oh certo, non gli farà male vero?>> domandò. Kevin la guardò sorpreso, con un sorriso strano sul volto. <<Non sapevo ti importasse della sua incolumità, anzi credevo volessi farlo fuori>>.
<<Io..no è che..>> iniziò a balbettare alla ricerca di una scusa. <<Non vorrei che risalissero a noi, non voglio andare in prigione per omicidio ecco>> provò a dire, facendo ridere il giovane.

The Green LightWhere stories live. Discover now