<<Non riesco ancora a credere che le abbiano puntato una pistola a tavola>> disse Kevin una volta in macchina, lontani dal ristorante, ignaro che avessero puntato ben due volte la pistola alla bionda, non solo in quell'occasione, a tavola.
Kit non parlava, ma dal modo in cui guidava, duro, accelerato e non morbido come al solito, fece intuire a Bethany quanto fosse arrabbiato. Non aveva tolto gli occhi dalla strada e aveva tutti i muscoli tesi, mentre stringeva il volante in maniera possessiva. Kevin invece era scioccato, non arrabbiato. Continuava a fare affermazioni stupite, senza ricevere risposta, perché nemmeno Beth aveva voglia di parlare.
Era rannicchiata nel sedile accanto a Kit e guardava fuori, malinconica. Continuava a vedere quegli occhi cristallini e freddi, solo il pensiero le faceva venire i brividi. Ricordava tutto ciò che le aveva detto, dalle minacce, alle lusinghe. Voleva solo tornare dalla sua famiglia.
<<Comunque sabato prossimo è Natale>> disse improvvisamente il giovane dagli occhi verdi, facendo emettere un suono di lamento a Kit.
Bethany distolse lo sguardo dal paesaggio buio che li circondava e si voltò verso Kevin. <<Non sarà Natale per me>> disse in tono piatto, senza far trasparire nessun tipo di malinconia o tristezza , era semplicemente stanca. In cuor suo c'era ancora un po' di speranza, ma la razionalità e la sua indole realista, accecavano ogni tipo di barlume che poteva darle forza.
Vide Kevin meravigliarsi della risposta ricevuta, ma non le importò, perché tornò alla sua posizione di prima.
<<Per una volta concordo con la Morgan>> sussurrò Kit. <<Ma se ti renderebbe felice fare qualcosa, la faremo>> continuò. Entrambi lo guardarono perplessi, di più la bionda. Kit provava dei sentimenti? Kit era capace di provare dell'amore fraterno?. <<Non guardarmi così Morgan, non sono un mostro>> le disse poi, tornando ad usare un tono duro, cosa che non la sorprese.
Quando arrivarono alla villa Beth si sbrigò ad entrare volendo chiudersi in camera, ma Kevin riuscì a bloccarla in tempo appena fuori, mentre Kit entrava ignorandoli.
<<Io..vorrei farti davvero passare un Natale piacevole>> le disse.
<<Non avevo dubbi Kevin>> rispose lei provando a rientrare, ma venne bloccata di nuovo.
<<No ascolta..ecco magari potrei organizzare qualcosa di speciale >> insistette il giovane. Lei cominciò a spazientirsi <<Senti Kevin non sarà speciale, quindi evita di scervellarti invano, l'unica cosa speciale che potrei avere è riabbracciare la mia famiglia, riabbracciare la sorella che avevo appena ritrovato>> spiegò Beth, senza urlare, non ce n'era più bisogno.
Kevin cominciò a sorriderle, più di quanto non facesse già e questo, a primo impatto, la irritò parecchio <<E adesso cosa diavolo hai?>> chiese alzando gli occhi al cielo.
<<Non credo possiamo parlarne qui...appena saremo soli ti spiegherò>> le disse allungando una mano verso il suo viso, accarezzandole lievemente lo zigomo, prima di rientrare, lasciandola fuori al freddo.
- - -
Passarono due giorni, due lunghissimi giorni prima che Kevin comparisse alla sua porta, con l'intenzione di parlare. Kit era uscito a fare delle commissioni per la partenza che avrebbero affrontanti l'indomani all'alba. Fino a quel momento il riccio era sempre stato con Kevin, come se immaginasse che stesse per fare qualcosa che non andava fatto.
Il giovane dagli occhi verdi si sedette accanto a lei sul letto, sorridendole <<Hai fame? Non hai mangiato molto a pranzo, potrei preparati qualcosa..>> affermò dolcemente.
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The Green Light
Mystery / ThrillerL.A. California. Bethany Morgan è una ragazza in gamba che studia legge per prendere in mano, in un futuro, il settore legale dell'azienda del padre. La Morgan Company era una catena di concessionarie che si estendevano per tutto lo stato della Cal...