21- Chapter Twenty-one

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[In questo capitolo potrete trovare scene leggermente osé, anzi quasi nulla, ma mi è stato detto che devo avvertire, quindi eccomi qui. Siete stati avvertiti]


I baci non erano più sufficienti. Le labbra non potevano più dar voce alle passioni represse e di certo gli strati di vestiti ancora addosso non aiutavano.
Kit non si era permesso di toccarle la pelle nuda, ma lei aveva capito quanto lo desiderasse, dal modo in cui la sorreggeva, appoggiandola al muro, ed anche dall'insistenza delle sue labbra morbide su quelle di Beth.
Quindi fu lei la prima a muoversi, sfiorando l'orlo del maglioncino verde, ancora umido, del riccio. Non si meravigliò di trovarvici sotto la t shirt, era pur sempre Kit e questo la fece sorridere leggermente. Il coraggio comunque non le mancò quando gli sfilò il maglioncino, mentre altri baci rendevano l'ambiente più caldo.
Kit infatti si era abbassato a mordicchiarle la pelle del collo e le mani della giovane finirono sulla pelle calda del petto del riccio, rivelando finalmente quasi ogni pensiero sul suo corpo.
Gli sfilò anche la t shirt e lasciò che le proprie mani si godessero quel corpo. Mentre Kit sorrise sulle sue labbra. <<Cosa nascondi dietro al tuo aspetto angelico Morgan?>> le sussurrò tornando a baciare il collo.

Bethany trattenne una risata. <<Taci e fa il tuo lavoro>> disse. Detto quello Kit la strinse a sé e facendola successivamente sdraiare sul letto.
Le tolse il maglione umido e la canottiera, lasciandola in reggiseno. Si abbassò in fretta e le baciò i seni coperti, per poi tornare al collo, alla mascella e di nuovo alle labbra.

Sicuramente Bethany non si sarebbe mai aspettata che sarebbero arrivati a quel punto, partendo da un normalissimo bacio, ma non voleva nemmeno fermarsi, ormai il dado era stato tratto, non avrebbe giovato a nessuno dei tue tirarsi indietro, anche se nessuno ci stava pensando.

Non ci volle molto che i due si ritrovassero sopra quel materasso con solo l'intimo addosso, pronti a superare anche il prossimo ostacolo ed approfondire le conoscenze, l'uno dell'atra.
E mentre le labbra di Kit scivolavano sulla pelle della giovane, lei non riusciva a scacciare la sua coscienza che stava cercando in tutti i modi di fermarla.
Conseguenze.
Conseguenze.
Ed ancora conseguenze.
Tutto in lei urlava, ma lo ignorò, lo ignorò completamente, volendosi prendere un momento di pace da quella brutta esperienza. Cercando qualcosa di bello, qualcosa di piacevole. E fu per questo che mise tutto a tacere e ribaltò la situazione, finendo sopra a Kit e piagandosi su di lui come una pantera.

Eppure nemmeno così riuscì ad ottenere ciò che avrebbe voluto, perché come se ci fosse stato lo zampino di qualche forza superiore, cominciarono a bussare alla porta della camera 12, insistentemente.
Bethany si allontano in fretta da Kit e lui la prese di peso, allarmato, portandola in bagno. La mise dentro alla vasca. <<Apri l'acqua, tu ti stai facendo una doccia>> le disse guardandola dritta negli occhi, prima di uscire chiudendo la porta dietro di sé. Lei fece come gli era stato ordinato, ma uscì dalla vasca per non bagnarsi.

Il cuore le batteva a mille, un po' per Kit, per quello che stavano per fare, e un po' per la paura che gli potesse succedere qualcosa, che li stessero osservando e che li avrebbero puniti.
Conseguenze.
Una sciocca, era stata una completa sciocca.
Kit a quanto pare aveva aperto la porta, perché Beth captò due voci maschili, ma dato il rumore dell'acqua non riuscì a distinguere nessuno, né Kit, né il suo interlocutore.
Poggiò l'orecchio sulla porta del bagno, cercando di capire qualcosa, ma nulla. Non sapeva se il riccio fosse in pericolo, non sapeva se poteva uscire, non riusciva a capire cosa stesse succedendo.

Si guardò attorno e ricordò solo in quel momento di aver lasciato gli abiti per terra, da qualche parte nella camera e in quel bagno umido si gelava. Trovò un asciugamano e sperò che fosse pulito e non pieno di chissà quali batteri, si costrinse quindi a non pensarci ed a regolare l'acqua di quella vasca\doccia sul caldo, di modo che almeno l'aria si riscaldasse.

The Green LightWhere stories live. Discover now