10- Chapter Ten

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Bethany Morgan non sorrideva da settimane ed era certa che non lo avrebbe fatto per molto tempo ancora, ma Kevin le aveva fatto cambiare idea.

Avevano cambiato casa, dopo un viaggio lunghissimo, ed erano arrivati all'ennesima villa in mezzo al nulla e l'ennesima camera meravigliosa, piena di cose inutili che per lei non significavano niente. Altri paesaggi freddi, laghi quasi ghiacciati e immette distese di neve.

Bethany adorava quei tipo di ambienti, ma non aveva mai immaginato di poterli vivere nelle condizioni in cui si trovava.
La routine che la sua vita aveva cominciato a prendere non cambiò, lei passava molto tempo in camera sua, o davanti alla televisione; Kit spariva per delle ore e tornava sempre con la cena; mentre Kevin, beh si comportava da Kevin.

Mancavano circa tre giorni a Natale e il giovane si era dato parecchio da fare sull'organizzare il piano di fuga in ogni particolare, non che ci volesse molto in realtà. L' unico intoppo era riuscire ad addormentare Kit, in modo da poter prendere la macchina e fuggire. Quel compito era stato assegnato a Kevin ovviamente, Beth non poteva di certo lasciare l'abitazione per cercare qualcosa, ma magari il giovane ci poteva riuscire in qualche modo e quello era l'unico problema che avevano.

<<Non basterà semplicemente chiederglielo Bethany>> replicò Kevin, mentre i due erano seduti sul divano. Lei alzò gli occhi al cielo, non poteva proprio capire. <<Magri ci stiamo ponendo troppi problemi per nulla, magari la soluzione più semplice è quella..cosa vuoi fare tirargli una padellata in faccia e scappare?>> domandò ironica. Il giovane si portò le mani nei capelli, poggiando i gomiti sulle ginocchia <<Forse è l'unico modo>>.

<<Hai poca fiducia in te stesso>> sputò Beth guardandolo con le braccia incrociate. Lui si voltò ridendo piano, puntandole i suoi occhi verdi <<Dici?>>.

<<Certo!>> ribatté lei, prima di sospirare e guardarsi intorno. Non c'era altra soluzione, perché non capiva?. <<Ascolta..>> cominciò a dirgli avvicinandosi a lui. <<Siete fratelli, non penso ti negherebbe un pomeriggio in città, d'altronde badi a me tutto il giorno, tutti i giorni, più di quanto faccia lui>> provò a spiegargli.

<<Hai ragione, potrei usare questa carta>> pensò ad alta voce, voltandosi verso di lei, la quale annuì per convincerlo. Doveva farlo, se no lei non sarebbe tornata a casa. <<Addormentarlo è l'unica possibilità che abbiamo Kevin>> si lasciò sfuggire la bionda, lasciandosi trasportare dalle emozioni.

Kevin le sorrise portando una mano sul suo viso <<Hai parlato in prima persona plurale>> notò.

Lo aveva fatto davvero?. Lo guardò per qualche istante, poi sorridendogli debolmente si allontanò da lui, non volendo essere coinvolta emotivamente. D'altronde il giovane poteva essere solo un'amico per lei, non era il tipo di persona che aveva mano ferma e lei poteva fargli fare quello che voleva se solo avesse potuto. Di certo non cercava quello in un ipotetico ragazzo, in più lei in quel momento non voleva minimamente pensare ad un ipotetico ragazzo, voleva tornare a casa, fine.

<<Vado in camera>> annunciò quindi, mentre si avviava al corridoio. Quella casa non aveva piani sovrapposti, quindi non avrebbe dovuto fare scale, anche se la sua stanza era stata messa apposta fra quella di Kit e Kevin.

<<Bethany>> la chiamò Kevin facendola fermare, lei si voltò a guardarlo, sperando che non le dicesse nulla di sconveniente.

<<Ce la faremo>> disse soltanto, per poi lasciarla andare.

- - -

<<Morgan>> la chiamò Kit quella sera, dopo cena, prima che riuscisse ad andare nella camera da letto. Lei si fermò in mezzo al salotto e si voltò, laccando ondeggiare le braccia lungo il suo corpo.

The Green LightOnde histórias criam vida. Descubra agora