Piccole soddisfazioni

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04/12/2015

Caro Dario,
Oggi a ricreazione sono andato a trovare la mia ex professoressa di matematica. Lei ogni venerdì a terza ora è in 1D, la classe dove si trova appunto ...

Esco dalla mia classe, la 4B ,che si trova verso la fine del corridoio, avendo in mano il quaderno di matematica ed indossando gli occhiali da vicino.

Nonostante vedessi un po' sfuocato, arrivai alle scale e nelle vicinanze riconobbi un ciuffetto biondo, ma svoltai immediatamente a sinistra e salii le 24 scale che separano il 2 piano dal 3.

Avanzai fino alla 1D, che è la prima classe del corridoio del terzo piano, e vedendo la porta chiusa capii che la professoressa stava interrogando. Ma poco importava poiché sono un po' amico di questa professoressa, e poi era da molto che non assistevo ad una sua interrogazione.

Dunque entrai, soprattutto perché il biondino non c'era.

Come immaginavo la professoressa stava interrogando. Mi sorrise e continuò ad interrogare.

Io mi sedetti su un angolo del primo banco, accanto alla porta alla sinistra della cattedra e di fronte la lavagna.

L'alunna interrogata stava finendo di risolvere un' espressione. Io assistevo guardando la ragazza che si sforzava di risolverla. Ma dovevate vedere la faccia scioccata quando alla fine il risultato era esatto.

La professoressa le fa una domanda facile facile: " Qual è il terzo proporzionale tra 2 e 3 ?" (La risposta è 2:3=3:x → x=9/2)

La ragazza era più confusa che persuasa.

La professoressa, allora le fece un' altra domanda di teoria riguardante due proprietà delle proporzioni: quella dello scomporre [ (a-b):a=(c-d):c oppure ( a-b):b=(c-d):d ] e quella del permutare (b:a=d:c). Io queste cose me le ricordo ancora seppure le ho studiate al primo anno.

Comunque l'interrogazione era solo un' introduzione: dopo che la ragazza fu interrogata la prof le disse di dimenticare completamente le scuole medie perché quando arrivi al liceo la tua vita inizia da zero. Ed anche io le dissi questo.

Fu allora che la professoressa disse:" Ascolta quello che ti dice questo ragazzo, che io l'ho avuto per tre anni ed è davvero un ragazzo studioso. Vero è che lo scritto lo fregava sempre, ma poi recuperava all'orale. Eccome se recuperava! Diglielo Filippo quanto prendevi all'orale"

"Io all' orale prendevo voti come 7, 7+, 7 e 1/2. E prendevo sempre appunti quando la professoressa spiegava"

E la professoressa: " Non solo: si scriveva tutti i miei consigli e suggerimenti. Ed era l'unico, di tutta la classe, che argomentava tutti i passaggi scrivendoli in italiano corretto."

"Infatti professoressa sono qui per farle vedere un esercizio di geometria analitica con applicazioni di trigonometria"

Mostrai l'esercizio anche alla ragazza interrogata, solo per farle vedere come argomentavo i vari passaggi (anche se la ragazza non capì molto xD) e le dissi che queste cose le avrebbe studiate al terzo anno.

Alla professoressa le dissi che era un esercizio di geometria analitica suddiviso in 4 punti ed uno era con applicazioni di trigonometria (formule parametriche: trovare il seno di un angolo in funzione della tangente), ma per la maggior parte era geometria analitica.

La professoressa guardò l'esercizio e dopo mi disse :" È tutto giusto? "

"È tutto giusto, i risultati mi sono venuti a primo colpo."

Sorrise. Evidentemente si ricorda ancora molto bene come argomentassi ogni passaggio.

"Quanto hai preso al compito di matematica con il nuovo professore?"

"Ho preso 5 e 1/2 ma se non avessi sbagliato il vero o falso avrei preso 7 e 1/2."

La prof. fece una faccia come a dirmi "Manciariti i cani" (Ti mangiassero i cani")

Io mi misi a ridere.
Bene, stavamo parlando del più e del meno, quando, subito dopo essere suonata la campana della ricreazione, ecco spuntare il biondino, e con lui anche il mezzo infarto. Non solo: continuavo a parlare con la professoressa e mi passava accanto, facendomi venire infarti continui, accompagnati da sudori freddi.

Alla fine si appoggiò all'armadio alla destra della cattedra. Mentre io stavo per uscire, uno dei compagni di lui mi chiede "Ma tu sei bravo?"

E c'è pure da chiederlo?
"Allora ... Bravo bravo non proprio, ma avevo buoni risultati." (Si ringraziano le ore di culo sulla sedia )

Mentre dicevo tutto questo, il biondino non ha smesso di fissarmi un secondo, alimentando la mia fretta di uscire al più presto da quell'aula, ma non senza prima salutare la professoressa e la classe.

Sinceramente mi h fatto piacere fare una chiacchierata con questa professoressa, dopo tanto tempo, ma ero ugualmente consapevole che sarebbe spuntato il biondino prima o poi.

Comunque è stata una bellissima giornata, infarti a parte, ed avevo un sorriso da ebete perché ero molto felice.

Ora ti do la buonanotte Dario e ci vediamo ad una nuova pagina della mia vita.

Filippo

Caro diario ti scrivo ... pagine di sfogoWhere stories live. Discover now